Nel cuore delle comete #WATTYS2019

Uscire allo scoperto

Oggi, dopo la giornata di ieri passata con Matt, ho accettato un passaggio fino a scuola da lui. Dove eravamo rimasti?! Ah si, alla sua proposta. Probabilmente non vi sorprenderà sapere che ho accettato, ho accettato di essere "sua". Inizialmente avevo dubbi sul da farsi, calcolando i precedenti che ci sono stati tra noi, calcolando che ero rimasta abbastanza male quando l'avevo visto insieme alla nostra compagna dopo che il giorno prima aveva baciato me, ma ho capito che quella era solo un bambinata, l'ho capito col senno di poi, ma alla fine ci sono arrivata. Sicuramente lui ha sbagliato in parte, ma anche io perchè non potevo avere nessuna pretesa dopo solo un mezzo bacio. Da oggi, invece, posso avere tutte le pretese che voglio. Al suono del clacson mi fiondo giù per le scale, lasciando a mia madre il piacere di urlare il suo motto.

"Faith, il colloooooo"

La ignoro ed esco di casa, andando incontro al mio ragazzo. Che strane le parole Faith e fidanzato nella stessa frase. Chi lo avrebbe detto che Faith Edwards si sarebbe trovato un ragazzo, bellissimo tra l'altro. A pochi metri dalla macchina inizio a farmi prendere dall'ansia. Come lo saluto? Cosa gli dirò nel tragitto casa-scuola? Come mi devo comportare? Come si fa la fidanzata? Cavoli, cavoletti! Apro lo sportello e entro leggermente insicura. Insicurezza che viene spazzata via quando lui si sporge per baciarmi delicatamente. 

"Ehi, buongiorno" dice dolcemente.

"Buongiorno.."

Immette la marcia e prima di partire mi lancia uno dei suo sorrisi alla bad boy. Durante il tragitto non abbiamo parlato per niente, siamo stati immersi in un totale silenzio che non era per niente imbarazzante, anzi era un silenzio che faceva piacere.  Ora che siamo fermi nel parcheggio, mi rendo conto che probabilmente gli altri ragazzi ci guarderanno a lungo, molto a lungo. Non mi piace, affatto, non voglio nessuna attenzione. Le mani stanno sudando talmente tanto che sembra le abbia appena immerse in una bacinella d'acqua. Per alleviare la pressione strofino energicamente le mani sui miei jeans chiari. Matt scende dalla macchina come se fosse un modello e sprigionando il suo charm fa girare tre ragazze che gli stanno passando davanti. È arrivato il momento di scendere da questa macchina e marcare il territorio. Come non detto! Appena arrivo al suo fianco mi imbarazzo così tanto che la mia faccia sembra un pomodoro gigante con tanto di capelli. Ed è allora che Matt dice una frase che non mi sarei mai aspettata di sentire.

"Stiamo infrangendo comunque le regole ma se devo andare all'inferno.." afferma mettendomi un braccio intorno alle spalle e avviandoci verso la struttura.

Non ci credo! Twilight, lui ha letto o visto il film di twilight. Che sia benedetto, un uomo che ne capisce qualcosa in questo campo. Penso a qualcosa da replicare e poi...

"Sta lontano dal mio collo Matt, non vogliamo incidenti immortali" 

Non era il massimo ma lui ride lo stesso, e apprezzo il suo gesto. La prima lezione della mattinata non l'abbiamo in comune, ma come un vero gentil'uomo mi accompagna in classe. Come ogni mattina ad aspettarmi di fronte la classe c'è Kate. La vedo in mezzo alla folla di ragazzi che corrono in tutte le direzioni per non arrivare tardi a lezione. Ha una aria scocciata, quasi arrabbiata, forse è perchè ieri pomeriggio non ho risposto alle sue duecento chiamate, e non sto esagerando, erano davvero duecento le chiamate, per l'esattezza duecento-tre. Non è che non ho gli risposto per mio volere, ma perchè avevo il cellulare in silenzioso ed ero troppo occupata per guardare anche solo l'orario. Quando gira la testa e incontra le nostre figure il piede che sta sbattendo freneticamente a terra si ferma e gli occhi si sgranano. Come gli altri non si aspettava un avvicinamento tra me e Matt, lei più di tutti siccome al corrente di tutta la situazione. 

"Ehi" la saluto con un bacio sulla guancia. 

Nessuna risposta. Mi viene da ridere e sicuramente lo farò se non smetto di guardare la sua faccia incredula.