Non ti lascio sola

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Mi guardo allo specchio e mi detesto per l'aspetto trasandato che ho. Indosso un leggins, una maglia di Matt che ho voluto tenere rigorosamente nascosta da una felpa grigia sformante. Scendo le scale correndo e quando esco dalla porta non sento il solito urlo di mia madre. Mi manca la mia mamma. So che sta soffrendo, ma dovevo essere lei quella che doveva darmi coraggio invece sono io che mi devo dare coraggio, da sola. 

Prendo il pullman e mi dirigo a scuola ascoltando Someone like you di Adele, che mi rispecchia totalmente da ieri, parla di una storia di un amore finito le uniche differenze sono che l'uomo della canzone si è sposato e Matt no, e poi l'amore tra noi non è finito, almeno per me. Scendo dal pullman e da lontano vedo Kate che mi guarda attentamente, vorrei correre da lei e dirle che non pensavo le cose che ho detto, chiederle scusa per averla fatta piangere e che lei è la mia migliore amica e lo sarà per sempre, ma come ho detto non posso, devo tenerla lontana da me e quindi invece di fare tutte le cose che vorrei fare mi alzo il cappuccio della felpa fin sopra la testa e cammino a testa bassa guardandomi i piedi.

Come prima lezione devo affrontare l'ora di matematica e credo che non sarà una passeggiata dato che come compagno di banco ho Josh e davanti a me c'è Matt. 

Arrivo, come al solito, per prima e mi posiziono sulla mia sedia. Sto pensando di cambiare banco quando iniziano ad entrare gli altri studenti con al seguito il professore, Josh e Matt. Alzo lo sguardo e capisco che è la cosa più sbagliata che ho mai scelto di fare. Josh si è seduto al mio fianco, si, ma si è allontanato come se volesse evitarmi, come se fossi malata, in effetti lo sono ma lui non lo sa. Guardo Matt e non vedo più quel senso di dolcezza e protezione nei miei confronti, anzi, preferisce lanciarmi sguardi pieni d'odio. 

Penso che morirò di dolore, nel vederli continuare a guardarmi cosi, prima che mi ammazzi il cancro. 

"Calcoliamo il commutatore con una componente del momento angolare:

Nell'ultimo passaggio abbiamo usato la seguente proprietà del commutatore [a+b,c]=[a,c]+[b,c]}.

Tutte le quantità nelle equazioni sono operatori, quindi la commutazione non è immediata." piega il prof.

A metà lezione mi viene un conato di vomito talmente forte che mi sporgo immediatamente in avanti. Senza dire nulla a nessuno mi alzo ed esco dall'aula. Sono costretta a fermarmi vicino ad un armadietto per un forte giramento di testa e prima che finisca di testa a terra mi afferro ad una superficie che riesce a sostenermi.  Quando mi sono ripresa, cammino molto lentamente al bagno dove arrivo fortunatamente in tempo. Mi piego sul water e svuoto completamente lo stomaco che è pieno di una sostanza giallastra che ha un brutto odore. Sono stremata alla fine e poggio la testa sul braccio sostenuto dal wc. Nemmeno il tempo di poggiare la testa che mi assalta un'altro conato che mi scuote tutta. Delle mani mi accarezzano la faccia e raccolgono i miei capelli in una coda improvvisata. Non mi giro a vedere chi sia, non mi interessa momentaneamente, dopo la ringrazierò certamente, ma ora è meglio che pensi a centrare l'apertura. 

Con l'aiuto delle gambe riesco a trascinarmi fino al muro dove mi ci adagio con la spalla. Davanti mi aspettavo tutti, tranne che lei, pensavo che non mi avrebbe rivolto più la parola e invece mi ha prestato aiuto in un momento di difficoltà anche se mi odia. Kate incrocia per un secondo il mio guardo, ma si gira subito e si dirige al lavandino dove si inizia a lavare le mani.

"Grazie"

Nessuna risposta, me lo aspettavo, come darle torto.

"Il fatto che non siamo più amiche non significa che non ti aiuterò se sei in difficoltà, non sono una persona cattiva" dice, lasciandomi sorpresa che mi abbia rivolto la parola.  

"Non ho mai pensato che tu fossi cattiva" sei la mia migliore amica e anche se lo fossi ti amerei comunque.

"E allora perchè non siamo entrate anche oggi mano nella mano, perchè ieri mi hai cacciato quando sono venuta a trovarti siccome ero preoccupata per te, perchè hai detto quelle brutte parole?!" chiede con gli occhi piene di lacrime.

Nel cuore delle comete #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora