Non potevo chiedere amici migliori

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Stamattina non ho avuto alcuna voglia di alzarmi dal mio comodo letto per andare a scuola. Mia madre, stranamente, non si è abbattuta come l'altra volta ed è venuta a chiamarmi dato che ero già in ritardo. Quando mi ha vista sdraia tra le foto ha iniziato a dare di matto, davvero. Con le mani tra i capelli ha camminato per tutta la stanza fino ad arrivare alla conclusione di prendere tutte le foto e riappoggiarle sul comodino. Dopo aver messo le cornici posizionate come prima è uscita dalla stanza come una furia.

Sta diventando pazza a forza di stare dietro a me.

Mi alzo dirigendomi in bagno per prepararmi un bagno profumato e rilassare un po i miei nervi tesi. Riempio la vasca di acqua buttando dentro una bath ball. Rimango incantata a guardare quella palla di sapone sprigionare la sua essenza profumata e colorare l'acqua del suo colore caratteristico.

Mi tolgo i vestiti e immergo il mio esile corpo nell'acqua calda.

Finalmente trovo un po di tranquillità e spensieratezza dentro questa vasca. Sento tutti i nervi sciogliersi, tutte le preoccupazioni allontanarsi momentaneamente.

Dopo trenta minuti di bagno guardo le dita delle mani e mi accorgo che ho la pelle rigrinzita, sono stata troppo tempo in acqua ed è arrivato il momento di uscire. Mi avvolgo una asciugamano intorno al corpo ed uno sulla testa così che i capelli non gocciolino nel tragitto dal bagno alla mia camera.

Dietro la porta ci trovo Polpetta che mi aspetta come un cane da guardia, cosa che non è.

In casa regna un silenzio che quasi mette i brividi.

Mentre indosso la biancheria sento mia madre parlare e solo poco dopo mi accorgo che non c'è l'ha con me, probabilmente sta parlando al telefono. La sua voce è strana, non è quella di sempre, non è dolce, allegra. La sua voce, ora, è fredda, distaccata, arrabbiata, chissà con chi starà parlando?! Prendo un appunto mentale così da ricordarmi di chiedergli informazioni più tardi.

All'ora di pranzo decido di non scendere a mangiare, sarebbe inutile dato che non ho fame e non mangerei nulla.

Sono le 16:00 e sono ancora sul mio letto ad accarezzare Polpetta che non si è allontanata da me nemmeno un secondo se non per mangiare. Sembra quasi che si sia accorta che ho bisogno di lei per non affogare in me stessa. Lo dicono tutti che i cani siano degli animali empatici, che capiscano i tuoi stati d'animo e restino al tuo fianco fedelmente senza abbandonarti mai. La mia Polpetta. Abbraccio la mia cagnolina e la ringrazio infinitamente per quello che sta facendo.

Al suono del campanello che suona scattiamo entrambe con la testa. Lei scende subito le scale saltellando mentre io ci metto un pò più di tempo ad arrivare alla porta.

Kate non mi da nemmeno il tempo di aprire la porta che è già in casa che mi abbraccia e mi trascina sul divano a coccolarci.

Dopo avermi riservato una buona decina di minuti sale le scale per poi ricomparire poco dopo con mia madre al suo fianco. Ci riuniamo tutte e tre intorno al tavolo e chiacchieriamo di tutto e di niente mentre ci mettiamo lo smalto l'un l'altra.

Mentre Kate sta togliendo le cuticole a mia madre sentiamo il campanello suonare.

"Sarà Josh. Gli ho detto che venivo e mi ha detto che sarebbe voluto venire anche lui" interviene Kate.

Come preannunciato dalla mia amica alla porta trovo Josh, che si chiude la porta alle spalle e si dirige in salone raggiungendo le altre due.

Nemmeno il tempo di sedermi alla mia sedia che sento un clacson suonare incessantemente per poi lasciare spazio allo squillo del campanello.

Apro la porta a Derek che mi bacia la fronte prima di raggiungere gli altri.

La mia sedia è stata occupata da Derek che si accorge subito cosa ha appena fatto e come sempre invece di spostarsi mi invita a sedermi sulle sue gambe. Sempre il solito!

I miei amici sono tutti qui, per me, intorno al tavolo a parlare e scherzare. Non potevo chiedere amici migliori, non potevo chiedere di meglio, davvero.

Li guardo uno ad uno e ringrazio il buon Dio che ha deciso di mandarmi delle persone così fantastiche. Kate con la sua allegria che spazza via ogni pensiero, la sua dolcezza che non passa inosservata e la sua tenacia nel combattere quando c'è da farlo. Josh con la sua gentilezza che addolcisce tutti e la sua immensa intelligenza che ti spiazza. Derek con il suo sorriso contagioso e la sua immensa forza che da il coraggio di affrontare qualsiasi cosa. E, infine, mia madre. La mia mamma che è la più forte di tutti.

Vengo tirata fuori dalla mia trance dal campanello che suona e che mi costringe nuovamente ad alzarmi per andare ad aprire la porta.

Matt.

Matt è davanti la porta e diversamente da i miei amici non entra in casa ma resta fermo sul posto con le mani nelle tasche. Con la testa gli faccio cenno di entrare e raggiungere il gruppo. Muove due passi verso l'interno, ma invece di superarmi si ferma a due pollici da me. Con la sua altezza mi sovrasta e mi costringere ad alzare la testa per guardarlo in faccia. Le sue mani escono dalle tasche dei jeans e si posizionano delicatamente sulle mia guance. Senza alcuna pressione si avvicina ancora di più a me e posa un tenero bacio sulle mie labbra. Come attraversata da una scossa prendo il controllo delle braccia che porto subito a stringere il suo busto. Matt si allontana leggermente da me, interrompendo il bacio, solo per guardarmi negli occhi e sorridermi.

"Mi sei mancata. Non ti lascio più" mi sussurra sulle mie labbra facendo risuonare quelle parole come una promessa.

Nell'istante dopo ci siamo abbracciati come a suggellare il tutto.

Raggiungiamo gli altri che rimangono scioccati nel vedere le nostre mani nuovamente intrecciate. Se i miei amici sono rimasti in silenzio davanti a quella scena mia madre si è lasciata sfuggire delle urla accompagnati da dei saltelli. Io l'ho detto che è più felice lei che abbia una relazione con Matt che io.

"Ben tornato nella squadra" lo abbraccia Josh.

"Non siamo più i fantastici quattro. Saremo i fantastici cinque. Ti prometto che troveremo un personaggio anche per te" lo saluta Kate lasciandolo confuso a quelle parole.

Subito dopo faccio le presentazioni ufficiali tra Matt e Derek.

Lascio la stanza per andare a prendere un'altra sedia in cucina e vengo subito raggiunta da Kate e mia madre.

"Allora, state insieme?" chiedono entrambe elettrizzate.

Che impiccione!

"Mi ha baciata"

"AHHHHHHHHHHHH. OH MIO DIO!"

Che sono queste due insieme.

Ritorniamo in salone e tutti prendono posto, l'unica rimasta di nuovo in piedi sono io. Poco dopo le braccia di Matt mi prendo i fianchi e mi fanno sedere sulle sue gambe. Ed ecco subito che ho trovato un posto per me.

Dopo la manicure mia madre ha avuto un'idea geniale, a detta sua, una bella partita a carte. Il risultato è stata una vittoria schiacciante di Derek su tutti, fortunatamente mi sono tirata indietro subito altrimenti anche io starei urlando di rabbia contro di lui per aver perso, proprio come stanno facendo mamma e Kate.

Già, noi donne non sappiamo perdere. O vinciamo o troviamo un modo per vincere.

Il campanello suona ma nessuno se ne accorge oltre a me perchè troppo presi dalla lite. Mi alzo tranquillamente e senza che nessuno se ne accorga mi dirigo verso la porta.

La apro e mi trovo di fronte l'ultima persona che avrei pensato di vedere.

Cosa ci fa qui?

"Papà.."

Nel cuore delle comete #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora