Il trio

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Sono passati due mesi da quel giorno, da quella notte in cui ho dato tutto il mio cuore, tutta la mia anima, tutta me stessa al mio ragazzo. La nostra relazione va alla grande e stranamente tutto mi sembra rose e fiori, quel ragazzo non fa altro che farmi bene. Oggi forse è l'unico giorno in cui non staremo insieme da un'anno a questa parte. 

Ho promesso a mia madre una giornata solo donne e quindi ora mi ritrovo a fare un viaggio con lei e Kate, che è praticamente diventata sua figlia. 

Mia madre e la mia amica hanno legato così tanto che siamo diventate un trio che è libero di parlare di qualsiasi cosa. Nella maggior parte dei casi ci raccontiamo i gossip di cui veniamo a conoscenza, io e Kate le raccontiamo delle novità scolastiche, delle nuove coppie e di quelle che secondo noi finiranno per mettersi insieme, le raccontiamo anche della nostra rendita scolastica anche perchè non c'è nulla da nascondere dato che entrambe siamo eccellenti nello studio, lei, invece, ci racconta delle novità del quartiere e di cosa succede a lavoro e molte volte sfoga la sua frustrazione lavorativa dipingendo dipinti astratti insieme a noi. Ormai, come avrete capito, Kate è sempre a casa mia e quando mia madre è fuori casa dorme da me, così siamo tutte più tranquille. 

Siamo in macchina già da tre ore e come meta abbiamo una giornata intera in una spa dove si prenderanno cura di noi, poi andremo da un parrucchiere che è molto rinomato per la sua bravura e per concludere shopping, tanto e devastante shopping. 

La parte che più mi terrorizza è proprio l'ultima siccome ora sono in due a scagliarsi contro il "mio brutto stile", secondo loro. Dovrò inventarmi qualcosa per quel momento, devo scappare assolutamente lontano da loro. Sono intenzionata a fare spese, ma per conto mio, che pensino a loro quelle due pazze. 

In macchina risuona la voce di Ed Sheeran in una delle sue canzoni più belle, e noi cantiamo seguendo a caso le note.

"So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
Maybe we found love right where we are"

Che sia benedetto il giorno in cui è venuto al mondo questo formidabile artista.

Arriviamo piene di energie e quasi senza voce dopo aver cantato tutte le canzoni che passavano a squarciagola, come delle matte. Nella maggior parte dei casi facevamo le cretine, come al nostro solito, in altri momenti cantavamo serie, e in altri ancora preferivamo non rovinare la canzone con le nostre voci stridule rimanendo semplicemente in silenzio.

La prima cosa che facciamo è andare alla reception e avvisare del nostro arrivo di modo che ci possano assegnare i nostri armadietti con i rispettivi asciugamani. 

Io, come prima cosa decido di andare a fare un bel massaggio cosi che posso finalmente sciogliere i nervi che mi bloccano il collo e le spalle. È stata una delle migliori idee che ho avuto. A praticare il massaggio paradisiaco è un ragazzo, anche detto fusto, che accarezza ogni centimetro di pelle e sciogli quei nodi che ho lungo la schiena. Ad un certo punto mi afferra e mi gira al lato opposto delle gambe. Si sente subito un bruttissimo rumore di ossa che si spezzano tra loro, ma ne ottengo solo beneficio, infatti mi sento molto più rilassata e leggera. 

Come seconda scelta ho deciso di andare direttamente dall'estetista e farmi fare un pedicure e una manicure completa. Ed anche questa è stata un ottima scelta. L'estetista mi coccola fino al limite del piacere. Mentre mi fa immergere in piedi in una vaschetta piene d'acqua con dentro quei pesciolini che mangiano la pelle morta, si occupa delle mie mani e dopo averle limate e dato una forma, cosa che le mie unghia non hanno, mi informa che sta per far un semi-permanente di un colore che secondo lei sta benissimo con la mia carnagione: rosa cipria. Inizialmente non ne sono molto convinta ma a lavoro finito sono molto più che soddisfatta. Monika aveva ragione, questo colore si abbina perfettamente alla mia carnagione e da l'impressione che sia un fiore delicato. Ai piedi, invece, vuole dare un attimo di luce in più come colore predominante utilizza un bordeaux a metà con il prugna, è davvero favoloso. 

Come ultima scelta prima di andare a fare shopping ho deciso di concedermi un po di calore, direzione sauna.  Appena apro la porta vengo investita da un'ondata calda che quasi mi sciolgo sul pavimento. Entro con cautela domandandomi se abbia fatto la scelta giusto come nei casi precedenti. Mi siedo sulla panca di legno e solo dopo dieci minuti mi accorgo che c'è un altre persona nella stanza. Quasi salto dallo spavento quando all'improvviso sento qualcuno tossire così forte da far allontanare la nube di calore e darmi così modo di intravedere chi sta condividendo con me la stanza. Il signore è seduto proprio di fronte a me ed è un'uomo che ha più o meno una cinquantina di anni, è grasso e pelato e sembra avere un'aspetto trasandato, infatti anche con la nube riesco a intravedere il moccio scendere dal naso. Orripilante! Quando vedo che i miei capelli si sono bagnati completamente ed io sto sudando come se avessi appena fatto sette vasche in piscina, capisco che è il momento di alzarmi e andare a fare una bella doccia rinfrescante. Saluto il signore con un cordiale "Buona giornata" ed esco da quel calorifero. 

Mentre cammino verso la doccia mi viene un forte capogiro che mi costringe a fermarmi e ad appoggiarmi alle mattonelle del muro. Subito dopo essermi ripresa continuo a camminare verso le docce e mi viene spontaneo pensare che quel capogiro è dovuto sicuramente al troppo calore con cui sono stata a contatto e il cambio temperatura non mi ha fatto di certo bene. 

La doccia mi è stata assolutamente di aiuto, mi ha rigenerata ed anche ora a distanza di ore ormai sento gli effetti di leggerezza del massaggio. Che liberazione essermi tolta tutti quei nodi di nervi che mi portavo sulle spalle.

Mi dirigo al bar dove ci siamo date appuntamento con mia madre e Kate così dopo possiamo fare finalmente un po di spese pazze. 

E con un'ora e mezza di ritardo le vedo arrivare come delle dive di Hollywood, con tanto di occhiali sulla testa e camminata sexy a rallentatore. 

"Finalmente, ma che cavolo?! È un'ora e mezza che vi sto aspettando, dove eravate andate?"

"Calma tesoro, non tutti hanno la fortuna tua, gente normale come noi ha bisogno spesso di deforestarsi"

Ah già, mia madre pensa che io non sia normale perchè non ho bisogno di fare ceretta ovunque ogni due settimane poichè priva di peli dalla nascita. Non l'ha capito che non sono un mostro, anzi ancora continua a definirmi tale. 

"Pronte per dello sfrenato shopping?" chiede urlando Kate, che attira l'attenzione di tutti. 

Una signora ha persino guardato il marito al suo fianco e gli ha urlato il perchè non gliele facesse anche lui quelle domande. Come unica risposta ha ricevuto una misera scrollata di spalle. Povera!

Tra una corsa e l'altra, da un negozio all'altro mi ritrovo più di una volta a fermarmi per riprendere fiato. Non so cosa mi stia succedendo ma probabilmente è solo tanta stanchezza, d'altronde siamo sveglie da stamattina presto e non abbiamo avuto un'attimo di riposo. Le mie gambe sono molli e doloranti, i polmoni bruciano, la testa è sul punto di scoppiare e sono anche sul punto di vomitare quel poco panino che sono riuscita a mettere sotto i denti. 

Faccio un ultimo sforzo e seguo mia madre nell'unico negozio in cui non siamo entrate, sperando che dopo si decida a tornare a casa. Come al mio solito trovo fortuna proprio in quest'ultimo negozio dove trovo un vestitino niente male, un jeans, una maglietta attillata e un cappello dell'adidas. Non nascondo che ho speso abbastanza da farmi stare bene per un mese, forse.

Entrando in macchina la prima cosa che faccio è tirare un sospiro di sollievo dando pace ai miei polmoni che bruciano. Porca vacca sicuramente mi sta venendo una polmonite per il caldo e il freddo a cui mi sono esposta. 

Nel viaggio di ritorno gli occhi non riescono a rimanere aperti e cado tra le braccia di Morfeo.

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