Sorpresa!

66 7 0
                                    

Mi guardo intorno e penso che sia perfetto, davvero, ma manca quel tocco in più, quel qualcosa che faccia la differenza. Ho le idee confuse è dir poco. Cosa manca su questo benedetto tavolo che non mi convince? Ci sono! I bicchieri vanno messi a piramide e non uno sopra l'altro come se fosse la torre di Pisa. Ci ho messo settimane a organizzare mentalmente l'evento in modo perfetto e voglio che sia così anche nella vita reale. è il primo compleanno di Matt che festeggiamo insieme e non voglio assolutamente che pensi che sono una di quelle fidanzate che dimostrano il loro amore con un semplice regalo che metterà a stento due volte in tutta la sua vita e poi lo lascerà ad arrugginirsi in un angolo, no signore. Io, con solo le mie forze, gli ho organizzato una festa a sorpresa con tutti i suoi amici della squadra di football, Josh e Kate, gli amici dei suoi amici e ancora gli amici degli amici dei suoi amici. Forse avrei fatto prima a dire che ho invitato tutti per festeggiare il suo compleanno. Si compiono una sola volta i vent'anni, infondo. Non ho invitato le nostre madri, altrimenti avrebbero fatto da guardia a tutti e molti non si potranno sbronzare, altri non potranno fumare erba e altri non si potranno chiudere a chiave nelle stanze per fare cose che solo Dio sa. In poche parole, sarebbero state solo di impiccio.

Guardo l'orologio e quasi svengo, sono già le 20:00 e gli invitati saranno qui tra un'ora. Devo ancora finire di aggiustare casa e mi devo ancora preparare. Matt, ovviamente, non sa nulla della festa, ma verrà comunque a prendermi alle 21:00 poichè aveva organizzato una cena al "Onda blu", un ristorante di pesce, solo per noi due. 

"Il mio compleanno voglio festeggiarlo con te, non mi serve altro" queste erano state le sue parole.

Io, però, avevo già iniziato avvisare le persone e a comprare oggetti utili per la festa quindi non potevo disdire tutto per una prenotazione a ristorante. Da brava ragazza, ho chiamato al ristorante per disdire l'ordine del signor Kelly, in modo che quelle povere persone non ci avrebbero aspettati invano per tutta la sera. 

Corro in camera mia e mi lancio dritta nella doccia. Non è rimasto molto tempo quindi è arrivato il momento di trasformarsi in flash e correre per ogni angolo della casa alla velocità della luce. Mentre corro per la stanza con addosso solo un'asciugamano, sento il campanello suonare e mi faccio prendere dall'ansia. Matt ha questo brutto vizio a volte di anticipare volontariamente i nostri appuntamenti ed è per questo che sono sempre io quella che ha la nomina di "ritardataria". Fortunatamente, questo non è uno di quei giorni, infatti alla porta era Kate che ora è davanti alla porta della mia stanza che fa zig-zag con gli occhi per seguire i miei movimenti.  

Prendo il vestito che ho scelto dall'armadio e lo indosso in fretta e furia, tanto che in un determinato momento sento uno strano rumore, CRACK. Ti prego dimmi che non si è strappato, dimmi che non si è strappato. Mi giro a rallenti con le gocce d'acqua che imperlando la fronte, le mani tremanti e gli occhi chiusi. Prendo la stoffa tra le mani e mi accerto che... NON si è strappato. SI! Lascio il vestito e ricomincio da capo a impazzire. Cosa manca? Le scarpe, le calze, i capelli, il trucco. Oh santo cielo, non ce la farò mai!

Mi sento tirare per le braccia e poi racchiudere la faccia tra le mani.

"Calmati, ti aiuto io" mi sostiene Kate.

Mi siedo sullo sgabello di fronte lo specchio e mi lascio coccolare dalla mia amica. Lei mi acconcia i capelli lasciandoli sciolti e mostrando la loro lunghezza, gli da un tocco in più con dei boccoli alle punte. Al trucco ci penso io perchè preferisco qualcosa di semplice, piuttosto che quei trucchi complicati che sa fare lei. Prendo le calze color carne che ho lasciato sulla scrivania e le indosso. Non riesco a tirarle nemmeno tutte sopra che si strappano dall'inizio alla fine. Ma dai, non ci credo! Stava andando tutto troppo bene. Apro tutti i cassetti del settimanale e vado alla ricerca di calze, calze che non si distruggono possibilmente. Ne trovo un paio, ma non sono color carne come volevo io, sono nere. Quando le indosso appuro che mi piacciono lo stesso gli accostamenti di colore. 

Sono le 21:00 e Matt non è ancora arrivato. Strano. Mentre lo aspetto vedo le persone entrare dal retro della casa per non farsi scoprire. È divertente come cosa da vedere. Sento il campanello suonare e scendo le scale di "corsa", si fa per dire. Stupendo! Non gli do nemmeno il tempo di lasciarmi guardare che gli salto tra le braccia e lo stringo forte a me, lo bacio e gli faccio i miei auguri. 

Mi prende la mano e mi fa salire sulla sua auto. A dieci minuti da casa cerco una scusa per non farlo arrivare mai a ristorante e tornare a casa per dare inizio ai festeggiamenti. 

"Non ci credo. Amore, scusa, possiamo tornare a casa che ho dimenticato il cellulare sulla scrivania."

"Certo piccola" mi dice con calma.

Perfetto. Non sospetta di nulla e non ha fatto nemmeno storie per tornare indietro. Quando siamo a pochi chilometri da casa mi inizio a tormentare le pellicine delle mani tanto è il nervoso. Solo ora mi sto domandando se gli farà piacere la festa che gli ho organizzato?! Perchè cavolo non me le faccio prima queste domande. 

Prendo le chiavi dentro la borsetta e sparisco dentro casa, sperando che non vedendomi tornare Matt mi venga a cercare.

Tutti in casa sono accovacciati dietro il tavolo, il divano, i muri insomma un pò dappertutto. Come ho immaginato, Matt dopo cinque minuti bussa alla porta ed io, a differenza degli altri, non mi nascondo ma sono al centro della stanza in attesa che giri la maniglia ed entri in casa.

La porta si sta aprendo lentamente e il mio cuore batte all'impazzata. 

1, 2, 3...

"SORPRESA!"

La faccia di Matt è immobile, invece i ragazzi sorridono mentre urlano e ridono. Il mio ragazzo si sveglia dalla trance e sorride felice a tutte le persone che gli vanno incontro per fargli gli auguri. Quando sono finite le persone, dopo una ventina di minuti, muove i primi passi verso di me.

"Grazie" dice stringendomi forte tra le sue braccia.

"Non sei arrabbiato?"

"Assolutamente no! Hai organizzato tutto questo per me, come potrei avercela con te?!" bacia le mie guance piene. "Ora devo solo chiamare il ristorante per disdire l'ordine"

"In realtà, ci ho già pensato io a questo"

Mi guarda con faccia stranita.

"Me lo sarei dovuto aspettare che avresti pensato a tutto" sorride.

La sera passa tra urla, risate, balli e foto, tantissime foto. Tutti si divertono, specialmente il mio Matt che non ha smesso di sorridere nemmeno per un secondo, probabilmente gli si è bloccata la mascella per essere stato troppo tempo in quella posizione. 

Kate, arriva con la torta tra le mani. Naturalmente la torta l'ho fatta preparare ad una pasticciera, altrimenti avremmo rovinato la serata avvelenando tutti gli invitati se l'avessimo preparato io e mia madre. 

Matt si posiziona dietro la torta e come da manuale, per farlo vergognare, gli cantiamo 'Tanti auguri' mentre spegne le candeline. Con la mano mi fa segno di raggiungerlo per fare qualche scatto. Non me lo faccio ripetere due volte e lo raggiungo. Scattiamo un paio di foto e poi mentre lo guardo mi lascio sfuggire un flebile:

"Ti amo"

Nel cuore delle comete #WATTYS2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora