Non appena chiuse la telefonata, Velvet si sentì colta da un senso di panico improvviso.
"Jordan, devi aiutarmi" disse mentre gli dava ancora le spalle.
"Che succede pasticcino?"
"Io non posso spiegarti tutto, ma ti devi fidare. Devo incontrare la madre di Richard e lui non lo deve sapere"
"Perché?" Chiese stranito.
"Te lo spiegherò, te lo giuro. Ma adesso devi dirmi che lei può venire qui e che io posso chiamare Richard dicendo che tarderò perché devo darti una mano"
Quando lo vide annuire con un'espressione seria mai vista prima, tirò un sospiro di sollievo.
"Grazie".Nel frattempo Richard era rimasto a chiacchierare con il suo allenatore senza rendersi conto che il tempo era trascorso così rapidamente. Non era mai stato uno di molte parole o sorrisi, però quel giorno le labbra non volevano saperne di rimanere serrate e questo aveva stupito non poco il suo amico che ora gli stava facendo un interrogatorio infinito.
"Allora dimmi chi è, giuro che non ci proverò con lei quando me la presenterai!"
"Quando te la presenterò? Non ho mai detto che lo avrei fatto" borbottò.
La risposta fu bloccata dalla suoneria del suo cellulare che afferrò subito.
"Pronto?"
"Richard? Sono io" disse una voce timida a telefono che lui non stentò a riconoscere.
"Angelo, dimmi. È successo qualcosa?" Chiese subito allarmato e il breve silenzio dall'altra parte, lo fece subito irrigidire.
"No -sospirò Velvet- però farò più tardi del previsto. Jordan mi ha chiesto di dargli una mano"
"Il tuo capo è uno schiavista" rispose Richard cercando di farla sorridere.
"Lo so" -disse semplicemente lei - i vediamo dopo a casa tua?"
"Ti aspetto. Ho proprio voglia di baciarti" sospirò lui.
"A dopo" ribattè lei velocemente e lui se la immaginò con le guance rosse e una mano sugli occhi.
"Sei proprio andato amico" sentì dire al suo allenatore e non poté fare a meno di sorridere.Nel frattempo Velvet aveva raccontato per grandi linee a Jordan che stava succedendo e si era persino lasciata sfuggire qualche lacrima quando aveva ammesso di sentirsi in colpa perché stava tradendo la sua fiducia.
"Non lo faccio di proposito, non gli farei mai del male. Ma sua madre mi sembrava così disperata, voglio solo ascoltarla".
"Non sentirti in colpa. Certo, gli hai mentito ma non per ferirlo. Ascolta cosa vorrà dirti sua madre e poi parla con lui".
Non riuscì a rispondere oltre perché il campanello all'ingresso fece capire loro che qualcuno era entrato.
Velvet fissò per qualche secondo il suo sguardo su Camille, sempre impeccabile ma col viso più stanco della volta precedente. Una stretta sulla sua mano destra poggiata sul bancone, la fece ridestare.
"Vado di là, se hai bisogno chiama" le disse Jordan sorridendole."Salve" salutò Velvet avvicinandosi a Camille.
"Se vuole, possiamo sederci qui"
La donna annuì e si sedette di fronte alla sedia già occupata da Velvet.
"Lui come sta?"
Velvet la guardò interdetta.
"Sta bene. Da quanto non gli parla?"
"Da quando siamo venuti da voi. Non ha risposto ad una sola delle mie chiamate o a quelle di suo padre o suo fratello. Ci sta tagliando fuori" disse stringendosi le dita in maniera nervosa.
"Non ne sapevo nulla, non l'ho mai visto diverso dal solito, non mi ero accorta che le cose si fossero complocate tanto".
"Richard è diventato così chiuso dal giorno dell'incidente. Se lo avessi conosciuto prima, avresti avuto davanti agli occhi una persona tanto solare da illuminare una stanza intera". Velvet vide la malinconia negli occhi di quella donna e non potè provare una grande pena per lei.
"Richard è una persona fantastica anche adesso e io lo sto capendo piano piano" tentò di rassicurarla ma vide due lacrime solcarle le guance e una morsa le strinse lo stomaco.Camille si asciugò rapidamente le guance.
"Ho saputo che hai parlato con il dottor Collins".
"Si. Mi ha spiegato a grandi linee in cosa consiste l'intervento e.. il costo"
"Non mi interessa dei soldi. Io e mio marito siamo disposti a tutto, pur di vedere nostro figlio di nuovo felice. Venderemo la casa, i gioielli, non importa..."
Velvet bloccò quel fluire di parole.
"Richard sarebbe felice se voi lo accettaste per quello che è".
La donna la fulminò con un solo sguardo. "Tu non sai niente di lui o di noi. Non sai cosa vuol dire essere chiamati nel cuore della notte dall'ospedale e sentire un'infermiera dirti di correre perché tuo figlio è grave. Non sai cosa vuol dire vedere una parte del tuo cuore, che lotta per risvegliarsi dal coma, le ore passate seduta davanti al suo letto a parlargli, a pregarlo di tornare indietro da te. Il dolore, di dovergli spiegare che dovrà cambiare vita perché la sua vista è stata compromessa, e la tragedia che è stata perderlo un pezzo alla volta, vederlo allontanarsi da tutti, vederlo diventare l'ombra dell'uomo che era".Anche gli occhi di Velvet si inumidirono.
"Ha ragione. Io tutto questo non posso saperlo. Però le posso dire che Richard non è solo quello. Ogni volta che lo vedo sorridere, ogni volta che gioca con Kiro o che si apre un pò di più facendomi entrare nel suo mondo, io non penso al fatto che sia cieco. Penso a quanto sono fortunata ad averlo incontrato, a non aver mollato quando mi ha sbattuto la porta in faccia, a quanto potremmo essere felici. Ho deciso di incontrarla oggi perché pensavo di riuscire a farla ragionare, ma le dico questo: per quanto possa essere difficile dimenticare tutto quello che è successo, se non lo farà, non riavrà mai indietro suo figlio e continerà a piangere nel ricordo di chi è stato"Velvet si aspettava di essere mandata a quel paese ma invece la donna le sorrise.
"Adesso capisco perché ti ha lasciato entrare. Non ti arrendi facilmente e combatti per quello che credi. Sei pura Velvet. Ti prego, parlagli: sei l'unica a cui darebbe ascolto. Convincilo ad incontrare il dottor Collins e a prendere in considerazione ciò che lui ha da dirgli. Se non accetterà, io e mio marito, non ne parleremo più".Prima che lei potesse rispondere, Camille di alzò uscendo dal locale mentre si asciugava gli occhi e Velvet si sentì sprofondare immaginando ciò che sarebbe successo, tornata a casa.
Angolo autrice:
Nuovo capitolo, che ne pensate?
Voi da che parte siete: Camille o Velvet?
Cosa vi aspettate succederà nel prossimo capitolo: Velvet dirà a Richard la verità oppure manterrà segreto questo incontro?
Xx
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Mercy - Richard Madden
RomantizmAutrice di: "Little Things - Liam Payne" "No Control - Louis Tomlinson" "If I could fly - Sequel di No Control" #532 in Storie d'amore 21/08/2017 #260 in Storie d'amore 25/08/2017 Questa storia è il frutto di un'idea improvvisa e, spero, riuscita, i...