17-Buon compleanno Taylor

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La porta di camera mia si spalanca lentamente emettendo un piccolo cigolio che mi spinge ad abbandonare il libro di fisica sulla scrivania per voltarmi verso essa. 

Harry è come al solito poggiato allo stipite, senza maglietta e con i pantaloni sbottonati. Ha i capelli scompigliati ed è più bello del solito. I suoi tatuaggio spiccano sulla pelle chiara e il modo in cui i Jeans poggiano sui fianchi mettono in risalto l'addominale basso. 

"Studi anche il giorno del tuo compleanno?" mormora divertito scuotendo la testa prima di avvicinarsi a me. Sento la spalla premere contro il torso, percepisco il suo profumo fresco e familiare e mi rilasso a quel contatto. Infila le dita nei miei capelli spostandoli su di un lato. Un gesto totalmente insolito per lui che mi lascia interdetta ma stavolta non si allontana anzi, accorcia le distanze chinandosi lentamente verso di me e poggia le sue contro le mie. Sono morbide esattamente come sembrano, sanno anch'esse di menta fresca per via della gomma che mastica sempre. Sorrido contro le sue labbra. E' così piacevole assaggiarle sentirle contro le mie.

Ma il piacere dura poco,  proprio quando entriamo in sintonia e il bacio è sempre più intenso qualcuno mi scuote bruscamente e io sobbalzo realizzando di aver fatto un sogno. Ho sognato Harry, i suoi maledetti ricci e il sapore delle sue labbra. Sobbalzo mettendomi a sedere con gli occhi spalancati e l'aria stravolta di chi ha appena visto un fantasma mentre una stupida canzoncina di compleanno mi risuona in testa. 

Ho bisogno di stropicciarmi gli occhi prima di scorgere infondo alla stanza mio padre con un Cupcake infilzato da una candelina accesa e Marie.

"Perché non fai come tutti i genitori e per punirmi non mi fai uscire per una settimana. Buttarmi giù dal letto così è credule." piagnucolo gettandomi nuovamente contro il materasso e posizionandomi un cuscino in faccia.

"Non è un punizione mi sembrava carino svegliarti così. Con Harry e Leon lo facciamo sempre e anche con te quando eri piccola e ti piaceva un sacco."

"Sono le sei del mattino, non mi farebbe piacere nemmeno se a cantarmi buon compleanno ci fosse Leonardo Di Caprio a torso nudo figurati se lo fai tu con quella vestaglia dalla fantasia inquietante." Mugolo contro il cuscino sbadigliando in modo sgraziato. Sento Marie ridacchiare e concordare sulla vestaglia di dubbio gusto di mio padre e lui mormorare qualcosa sul fatto che nessun uomo entrerà qui a torso nudo nemmeno se fosse Leonardo Di Caprio.

"Mi vesto e scendo." mormoro tirandomi in piedi controvoglia e prendendo il cupcake dalle sue mani. Soffio sulla candelina per poi farci un canestro e tiro un morso al dolcetto che è interamente al cioccolato con le noccioline dentro il mio gusto preferito.

"Niente desiderio quindi. Benissimo. Fai presto, partiamo tra mezz'ora ma prima volevamo fare colazione tutti insieme." mormora e prima che possa rispondere escono dalla mia camera. Non ricordo che mio padre mi abbia mai svegliato così ma per quanto fastidioso possa essere svegliarsi con quel lamento, mi ha fatto piacere nonostante preferisca tenermelo per me.

Faccio una doccia veloce giusto per togliermi il torpore delle coperte di dosso, lego i capelli e indosso dei jeans e un maglione caldo e comodo. 

"Arrivo" sbuffo quando sento bussare alla porta, ma quest'ultima si apre cigolando e mostrando Harry. Trasalisco un attimo per via del sogno di stamattina ma poi rimembro lo screzio di ieri sera e torno in me.

"Che vuoi?" dico atona mentre spruzzo addosso un po' di profumo.

"Non ho ancora ben capito perché sei arrabbiata con me, ma volevo chiederti scusa lo stesso e farti gli auguri." mormora freddo come al solito ma nel suo sguardo vedo che gli dispiace che io me la sia presa tanto e mi addolcisco un po'.

Amori Sbagliati (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora