39- Mi sento stupida

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Una sensazione strana e nuova, un calore che dallo stomaco si espande per tutto lo sterno. Come se l'amore e la felicità non fossero solo emozioni, stati mentali e fisiologici ma fossero qualcosa di concreto che sento formicolare sotto la pelle e fanno sentire attonita.

Non mi sono mai buttata con così tanto coraggio in qualcosa, sono sempre troppo obbiettiva cinica e inconsciamente spaventata da ciò che potrebbe succedere se qualcosa andasse storto e in questo caso specifico la lista di contro supera nettamente la lista di pro. 

Obbiettivamente ha tutto l'aria di essere preannunciato disastro ma nessun campanello d'allarme sembra essere abbastanza forte da non poter essere ignorato o sovrastato dalla convinzione che tutto si sistemerà perché qualcosa di così puro non può essere tanto sbagliato.

Stanotte ho faticato ad addormentarmi, nella mia mente vorticava la serata speciale che abbiamo trascorso. Non avrei immaginato qualcosa di così perfetto nemmeno nelle mie più rosee aspettative eppure per assurdo non c'è stato niente di così speciale, abbiamo ascoltato della musica, fatto una passeggiata ma ero totalmente inebriata dalla sensazioni fantastiche che provavo nel sapere di poter finalmente stare con lui. 

Mi sono svegliata, però riposata, tranquilla. Mi sono subito fiondata in bagno, mi sono preparata ma ho preferito fare colazione per strada per evitare eventuali domande sul mio buon umore. Non sorriso spesso senza un motivo, tendo ad avere la faccia il più delle volte annoiata perciò non mi stupisco quando Drake mi domanda se ho una paresi alla faccia con il suo solito tono annoiato. 

"Tutta questi sorrisi e questi cuoricini immaginari che avete intorno tu e Irina mi fanno venire voglia di crepare. Harry a forza di strisciare è riuscito a portarti a letto?" domanda lanciandomi un'occhiata.

"Non siamo stati a letto. Abbiamo deciso di correre il rischio e di stare insieme." cinguetto portando imbarazzata lo sguardo verso il basso per il mio sorriso ebete e smielato.

"Se hai questa faccia e non avete nemmeno fatto sesso deve essere grave e io me ne vado perché non vorrei fosse una qualche malattia contagiosa." Bofonchia storpiando il viso con una smorfia di obbiezione. Nemmeno io avrei mai creduto di poter star così bene con qualcuno tanto da far passare in secondo piano tutto il resto ma è bello, nuovo.

Prendo i libri dall'armadietto e mi reco in classe, Harry è già seduto al suo banco accanto al mio, voltato verso dietro che parlotta con uno dei suoi amici con cui di tanto in tanto lo vedo nei corridoi. Poso le mie cose e lui mi fa passare spostando subito l'attenzione su di me.

"Ehi tutto bene?" domanda con una punta di timore nella voce.

"Sì, perché?" chiedo stranita.

"Stamattina sei sparita, avevo paura mi stessi evitando dopo ieri sera." mormora tenendo il tono ancora più basso per evitare che qualcun'altro senta.

"Assolutamente no, ma ultimamente faccio sempre colazione in giro. E poi ti ho mandato il buongiorno."

"Appunto, mi hai scritto solo buongiorno con un punto ho passato mezz'ora a capire come decifrarlo finché non mi sono sentito un'idiota e ho lasciato perdere anche se il punto alla fine non sembrava un buon segno."

"E' solo punteggiatura Harry. E' per questo che non hai avuto tempo per sistemarti i ricci? Sono davvero dispiaciuta, immagino che per te sia stata una grossa rinuncia." lo prendo in giro soffocando una risatina.

"I miei capelli ti piacciono bambolina, non fingere che non sia così." mi punta addosso la biro come se fosse un arma e nonostante stamane sia più spettinato del solito non posso che adorarlo anche così.

"Assolutamente, sono così sexy." ammetto prima di spostare la mia attenzione sulla lezione lunghissima e asfissiante su cui dovremo fare anche un saggio breve. 

Amori Sbagliati (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora