54- Tutto si è capovolto

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Passo la notte in bianco, i pochi momenti in cui riesco a chiudere occhio non sono comunque abbastanza tranquilla per riposare sul serio.

Mando via la tensione con una doccia calda prima di cambiarmi e scendere al piano di sotto con in cuor mio la speranza di parlare con mio padre. Purtroppo però di lui non c'è traccia, è andato in ufficio all'alba e so che l'ha fatto per causa mia. La casa profuma di biscotti e torte.

Marie è fredda, mi rivolge a stento qualche parola in modo forzato e rimane concentrata nel dare una forma ai biscotti. Si respira il gelo nella stanza, lei e mio padre hanno parlato e non sembra nemmeno lei felice.

Mi siedo al mio posto, sotto lo sguardo della donna, mi viene istintivo però allontanarmi leggermente da Harry sentendomi tremendamente a disagio anche a condividere il tavolo con lui.

"Proprio quello che volevo evitare. E' tornata a fare dolci, sai che non è buon segno." mormora Leon con uno sbuffo mantenendo la voce appena udibile per non far sentire nulla alla madre. Lo sguardo di Harry si rattrista e io mi sento tremendamente in colpa, travolta in pieno da questo fiume di tensione. Vederlo stare male, essere preoccupato a causa della nostra relazione mi fa male fino a dentro le ossa.

Provo a chiamare mio padre, a cercare di chiarire perché so che gran parte dell'arrabbiatura di Marie e anche dovuta al fatto che mio padre per colpa mia non vuole rimanere a casa. Lo chiamo e lo richiamo ma non ha voglia di rispondere, attacca tutte le volte lasciandomi con lo sconforto.

"Non risponde?" domanda Marie senza alzare gli occhi dai biscotti. Deglutisco rumorosamente e scuoto la testa.

"Io... volevo solo spiegare." mormoro con voce stanca.

"Ci avete preso in giro, non avete tenuto conto di questa famiglia il cui equilibrio adesso è totalmente scombinato. L'unica cosa che dovete fare è cercare di assumervi le vostre responsabilità. Come potevate anche solo pensare che sarebbe finita bene? Per giunta avete fatto tutto questo in casa nostra. E' così sbagliato da risultare a tratti disgustoso." dice duramente infilando l'ennesima teglia nel forno chiudendolo poi con forza lasciando trafelata la stanza.

Non capiranno, non gli passa nemmeno per la testa e Marie ha voluto sottolinearlo per togliere ogni dubbio. Mi sento totalmente fuori posto adesso in questa casa dalle pareti che sembrano restringersi ad ogni respiro togliendomi l'aria.

"Io vado a scuola." dico semplicemente staccando i soldi per il pranzo dal frigo.

"Non fai colazione? Non hai mangiato nulla nemmeno ieri." scatta subito Harry, preoccupato.

"No. Ho lo stomaco così ingarbugliato che non riesco nemmeno a pensare di mangiare."

"Si risolverà tutto, serve solo pazienza" prova a consolarmi afferrando la mia mano per infondermi coraggio portandosela alle labbra per lasciare un bacio sul palmo che mi fa prendere fiato per qualche momento.

"No, non avremmo mai il loro appoggio. Se prima era una sensazione adesso è una cosa certa." Libero la mano dalla sua presa e mi avvio alla porta con la consapevolezza che a breve lo verrà a sapere anche mia madre. Ormai neanche spero più nella sua comprensione.

Si arrabbierà, sarà delusa e penserà anche lei che lo faccio come dispetto a mio padre e la parte peggiore e che stavolta non può guardarmi negli occhi e capire, quanto tutto questo mi ferisce e quanto adesso avrei bisogno di passare una di quelle serate tristi che ci accompagnavano sopratutto i primi tempi che mio padre era andato in riabilitazione, in cui mi intrecciava i capelli dicendo che che tutti prima o poi avrebbero smesso di parlare e dire cose tanto perfide.

Arrivo a scuola in anticipo, trovando Drake al cancello che aspetta me e Irina. Mi avvicino facendo un sorriso il più sincero possibile cercando di camuffare tutto, non ho voglia di parlare ma a lui basta uno sguardo per capire che non sono di buon umore.

Amori Sbagliati (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora