52- Non siamo niente

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Quando mi sveglio al mattino tutto è particolarmente rumoroso, solitamente al mattino in casa regna molto silenzio interrotto giusto dallo spadellare di Marie ma stamattina dalla cucina proviene solo un gran fracasso. Mi alzo contrariata, sento delle voci urlare ma non capisco bene ciò che dicono così sbadigliando e con i capelli ancora spettinati scendo le scale.

Uno strano odore non particolarmente invitante proviene dalla cucina facendomi storcere il naso, la porta di casa sbatte con forza e mi sorprendo di trovare Leon ai fornelli  che sventola agitato la mano su una padella.

"Che sta succedendo?"

"I nostri genitori sono fuori, la mamma ha lasciato le istruzioni della colazione e nonostante sembri un disastro ti assicuro che è ottima. Non ha un bell'aspetto tutto qui." si mette subito sulla difensiva mescolando una pappetta gialla all'interno della padella.

Non sembra decisamente invitante e nemmeno i pancake al cioccolato hanno un aspetto normale ma essendo un'impedita peggio di lui in cucina lo lascio fare, infondo sembra davvero convinto di ciò che fa. 

Una volta finita la sua opera la dispone con cura nei piatti, l'odore tutto sommato non sembra poi così male ma esattamente mentre sta per mettere tutto sul tavolo Harry compare dalla porta con molti muffin e del caffè.

"Non mangiare quella roba, ho preso qualcosa di buono."

"Oh, piantala, non sono uno chef è normale che siano brutti ma sono buonissimi." Prende un grosso morso dal pancake e lo mangia soddisfatto spingendomi anche solo per ringraziarlo del tempo che vi ha sprecato a fare lo stesso.

Il sapore è però terribile e impiego un po' a deglutirlo.

"Di solito vengono meglio." si lamenta "Qualcosa è andato storto ma possono andare bene."

"Si, come sotto bicchieri. Sanno di morte, ho provato ad apprezzare il tuo gesto ma sono orribili."

"Si è vero ma non volevo dare ragione a lui. Mugola indicando il fratello prima di afferrare seguito da me uno dei suoi muffin sotto il suo sguardo superiore e deliziato.

Getto in una busta la colazione potenzialmente nociva fatta da Leon  poi mi risiedo tranquilla accanto a lui lontano da Harry.

"Paradisiaci." mormora "Sai c'è Tristan che non fa che chiedermi di te." aggiunge subito dopo aver alzato lo sguardo dal telefono alludendo ad un suo eventuale messaggio. Harry sbuffa nascondendo l'espressione corrucciata dietro la tazza fingendo di bere. Ad ogni messaggio di questo tizio è sempre più contrariato, non gli piace e lo capisco bene.

"Mi riempie di messaggi, è pesante. Non voglio fare la snob ma non sono interessata e ti sarei grata se glielo facessi presente." rispondo neutra cercando di dare la colpa all'eccessiva apprensione del ragazzo, piuttosto che al fatto che sono impegnata e che non ho altro per la testa.

"E' pazzo di te, so che non è il tuo tipo ma secondo me dovresti provare ad uscirci una sera e vedere come vi trovate, magari finisce che ti piace. Infondo sei single che hai da perdere?" insiste mettendosi in bocca l'ultimo pezzo del suo muffin. Il suo tono e perentorio e strano e non sembro notarlo solo io.

"Non so perché insisti tanto, ti ha detto che non gli piace, basta. Smettila di giocare a fare cupido"

" A te che importa? Parlavo con Taylor, allora che dici?" insiste continuando ad usare quel tono.

"Non mi interessa, ho altro per la testa Leon. Non mi serve uscirci."

"Sentito? Mettiti l'anima in pace e pensa a gli affari tuoi." sbotta Harry fissandolo intensamente negli occhi. Si sfidano con gli sguardi e io non riesco a dire niente, resto lì a fissarli ebete con un sorrisino cortese e inquietante sul viso.

"E' tutta la settimana che vi osservo, potete anche smetterla di fingere, vi ho visti insieme." ci fredda con una frase. Il suo sguardo è duro, accigliato e il tono di voce è tagliente, non sembra felice, ne in cerca di una spiegazione. E' arrabbiato e io mi sento con la gola secca e in trappola.

"Non so a che ti riferisci ma passiamo sempre tempo insieme, a studiare o parlare, sai che novità?" risponde Harry secco e con leggerezza, sicuro di se come sempre, senza vacillare tanto che perfino io per qualche attimo ho dei dubbi. Magari mi sono immaginata tutto ma poi realizzo che è solo bravo a mentire.

"Ho travisato anche la tua faccia fra le sue gambe? L'ho visto con questi occhi. Ho sperato fosse stata una cosa occasionale ma nell'ultima settimana sono stato più attento e ho capito che non è così? Ma che problema avete? Siete fratelli. Con tutte quelle disponibili, proprio lei?" sbotta lasciando trapelare tutto il suo sgomento e anche un velo di disgusto che mi colpiscono come uno schiaffo rendendomi incapace di agire, tutta la mia spavalderia mi ha abbandonata lasciandomi sopraffatta dalla paura costringendo Harry ad affrontare la battaglia da solo.

 La mia bocca è troppo asciutta e la voce sembra essermi stata rubata, riesco solo a fissare come uno spettatore ciò che succede.

"Non siamo fratelli, non siamo sbagliati Leon. Smettila."

"No siete voi a doverla smettere. Non capite che mettete a rischio tutta la famiglia. Proprio ora che finalmente tutti sembriamo felici. Non pensi alla mamma? o a me? Abbiamo finalmente una famiglia e voi la state mandando all'aria. Siete sbagliati e non importa quanto vi ripetete che non è così." sbotta, le ultime frasi le urla contro le nostre facce facendo accartocciare su stesso il mio stomaco. Harry scatta in piedi sembra furioso ma Leon non si lascia intimorire sbatte il pugno contro il tavolo e dopodiché procede spedito verso la porta andando via senza dimenticarsi di sbatterla con forza.

"Dimentica quello che ha detto." dice duramente Harry vedendo il mio sguardo spento e il viso pallido e smorto per via di tutta la tensione che si è venuta a creare che iniziava a farmi mancare l'aria. Sono stati pochi minuti ma è come se lo scontro fosse durato ore.

"E se avesse ragione? Se nemmeno lui capisce, cosa diranno i nostri genitori?" Non ho idea del perché mi senta tanto il colpa, ma questa situazione mi inquieta e non mi piace per niente

"No, non siamo sbagliati.  Non abbiamo scelto noi di innamorarci ma è successo ed è bellissimo. Solo perché scomodo non ci rende sbagliati e lo capiranno. Quando sarà più calmo andremo a parlarci gli spiegheremo le cose e vedrai che lo capirà, non posso chiudere con te Taylor, il pensiero mi fa male a livello fisico e non la credevo nemmeno possibile una cosa del genere, dobbiamo spiegargli questo e sono certo che lo capiranno, è la nostra famiglia." E' deciso come sempre, sicuro di se abbastanza da convincere anche me, ma è inutile negare che le parole di Leon mi hanno ferito. 

Non pensavo mi sarei legata tanto a lui, in qualche modo lo sento come un fratellino più piccolo, ho imparato a volergli bene e mi ferisce sentirmi dire quelle cose. Se me le avesse dette qualcun'altro avrei lasciato correre ma quando vuoi bene a qualcuno le critiche sono sempre più dolorose.

"Questa cosa mi terrorizza, pensavo che Leon ne sarebbe rimasto indifferente, è stato l'ultimo dei mie pensieri, pensavo che ci avrebbe appoggiati e invece non ha capito nemmeno lui. Che speranza ho con i miei genitori o mio fratello? Ho così paura che sparisca di nuovo, lui è così testardo." mugolo e non se sto ancora parlando con Harry ma mi sento sopraffatta. Sapevo sarebbe stato difficile ma ho sempre sperato per il meglio e adesso ho appena realizzato che potrebbe non andare come desidero e non mi aspettavo mi avrebbe sopraffatto così l'idea che tutto l'amore e la felicità che ho provato in questi mesi con lui possano distruggere tutto, inclusi noi.

"Insieme un modo per risolvere tutto lo troviamo. Non farti prendere dal panico. Vai a cambiarti, è sabato siamo soli e passeremo la giornata insieme, dimenticandoci di Leon e di ciò che ha detto. Oggi ci siamo solo noi." una parte di me vorrebbe rifiutare ma so già che solo Harry può alleviare questa ferita, pertanto gli sorrido flebile prima di sparire al piano di sopra.

Per tutto il giorno, mi dimentico di pensare al resto, c'è solo lui, nessun problema. Ci confondiamo tra le gente e smettiamo di essere i problematici Harry e Taylor. Siamo solo due ragazzi come tanti in un mare di gente, non siamo più sbagliati, non siamo più fratelli, non siamo niente se non due ragazzi che si amano.


Amori Sbagliati (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora