55-Lo faccio per amore

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Mi sveglio in ritardo, appena in tempo per vestirmi in fretta e scendere al piano di sotto, dove ormai non c'è nessuno a parte Marie. Non mi meraviglio vedendo che anche oggi mio padre si è defilato prima del mio arrivo, è ormai il terzo giorno e non sembra ancora intenzionato a parlarmi. 

 Marie mi guarda più truce del solito mentre mi porge un piatto con dei biscotti che prontamente rifiuto.

"Aspetta." mi ferma non appena sto per andarmene, stare in questa casa, avere addosso questi continui sguardi torvi e contrariati diventa sempre più insopportabile come un enorme macigno che minaccia di schiacciarmi e che ogni minuto diventa più pesante. 

"Sono in ritardo."

"Sarò breve" dice ferma. "Harry mi ha detto della novità, credete davvero sia una scelta saggia? Credete davvero che nessuno dei due si pentirà un giorno di tutto questo? Siete troppo giovani non sapete nemmeno cosa vi sta succedendo, magari tra un mese ve ne sarete dimenticati di questa cotta e allora sarà tardi avrete già messo a rischio il vostro futuro. Non vuole più andare all'università, laurearsi e diventare medico quando per tutta la vita non ha desiderato altro. Nessuno lo obbliga ma sono sua madre e anche se fai fatica a crederci sei come una figlia anche tu e non voglio che la mia famiglia arrivi ad odiarsi e rinfacciarsi le cose. Quindi Taylor rifletti su questo: sei sicura che ne vale la pena correre questo rischio? Senza contare che tuo padre è davvero in un momento oscuro per tutto questo."

"Perché io no? Credete di potermi gettare tutto addosso? Possibile che non vedete come stiamo? State scaricando tutto su di me, rimproveri entrambi ma è me che incolpi per tutto è a me che rivolgete le vostre occhiate come se io non avessi dei sentimenti. Non mi meraviglia che Jason se la sia data a gambe levate, sapete essere spietati." sbotto amaramente esasperata da tutta la pressione mentre mi precipito fuori casa. Il vaso è piano, sul punto di traboccare e di tutto il discorso la parte che più mi ha fatto male è stato constatare che Harry mi ha mentito, che l'università è importante per lui e che senza di me starebbe solo meglio.

Non avevo immaginato così l'ultimo giorno a scuola, vorrei riuscire a godermi questa sensazione che non tornerà mai più. Da questo momento e come se iniziasse la vita vera, quella a cui ho auspicato dal primo momento in cui ho messo piede qui e che adesso mi spaventa tanto.

E come se tutto urlasse in coro un: "Sei grande adesso, smettila di fare cazzate." ero grande anche prima ma adesso non posso più far finta di niente.

Tutto cambierà inesorabilmente, solo qualche mese fa non vedevo l'ora di questo cambiamento ma adesso mi sembra troppo e tutto insieme e questo senza nemmeno contare la proposta di Harry di vivere con lui.

"Vi rendete conto che finalmente lo strazio è finito?" esclama esaltata Morgana facendo una giravolta nel cortile.

"Fantastico, abbiamo giusto un mese scarso di libertà prima di dover pensare al college, quasi mi pento di non essermi fatto bocciare." ironizza con poco entusiasmo Drake mentre io accendo l'ennesima sigaretta.

"Tra tutti e due mi fate venire voglia di suicidarmi." sbuffa lei.

"E' stato il discorso di fine anno del preside a fare quest'effetto. Soporifero." provo a dissimulare accennando un lieve sorrisino sommesso.

"Andiamo a prenderci il nostro solito yogurt ciccione di fine anno o tu sei ancora in punizione?"

"Non sono in punizione, mio padre non mi parla quindi nessuno può mettermi in punizione. Marie è adorabile, non si sente in diritto di mettermi in castigo ma può guardarmi disgustata e dirmi che sono sbagliata. Perciò andiamo meno ci sto li dentro meglio mi sento." mi stringo nelle spalle raccattando la mia borsa. Arrivati al cancello vengo raggiunta da Harry il quale mi ferma mentre faccio cenno ai due di andare avanti.

Amori Sbagliati (H.S)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora