Restare con i capelli bagnati non è stata l'idea più intelligente che potessi avere, mi sono buscata fin dalla sera, un terribile mal di testa che al mattino è diventata una febbre alta. Sono così rimasta a casa per tutta la successiva settimana con un raffreddore da incubo, la gola in fiamme e la testa che minaccia di esplodermi.
A stento sono riuscita studiare qualche pagina ma per mia fortuna con la scuola ormai agli sgoccioli non è altro che un approfondimento di ciò che abbiamo già fatto.
Di giorno in casa, mi annoio terribilmente, da sola a fare nulla se non stare a poltrire sul divano a guardare la televisione e ingerire le medicine datemi dal medico. Non credevo avrei mai potuto essere stanca di poltrire ma mi sento come un canarino in gabbia e non faccio altro che guardare fuori dalla finestra in attesa di poter uscire. Oggi sto di gran lunga meglio e se fosse stato per me sarei corsa a scuola ma mio padre e perfino mia madre in diretta dal Giappone me lo hanno categoricamente vietato.
L'unico momento che mi sono davvero goduta in questa settimana è quando Harry, ogni pomeriggio mi porta il gelato, unico alimento che fino a pochi giorni fa ero in grado di mangiare viste le condizioni della mia gola, rigorosamente banana e menta per me e vaniglia per lui.
Drake è passato a trovarmi in settimana con la scusa di portarmi i compiti delle materie che frequentiamo insieme. Harry non ne sembrava particolarmente entusiasta sopratutto del fatto che fosse in camera mia al contrario di mio padre che era invece stranamente tranquillo. Il fatto che fossi un cadavere probabilmente lo ha rassicurato sul fatto che non sarebbe potuto succedere nulla. Una volta qui però sono riuscita a scucirgli qualche informazione su Irina che ha deciso di non rivolgergli più la parola.
Trovo assurdo che questi due siano così cocciuti ma sopratutto questo mi fa essere ancora più in pensiero per lei. In questi giorni sto cercando di essere più presente cercando di capire che succede e cercare di evitare che si cacci nei guai ma la realtà è che relegata a letto posso fare ben poco.
Non riesco proprio a togliermi dalla testa le parole di Drake, ciò che sarebbe potuto accedere e il modo in cui questo tizio sia privo di rispetto. A volte mi viene voglia di andare da Irina e schiaffeggiarla per farle recuperate il senno ma poi realizzo che la decisione è sua e non posso decidere per lei come comportarsi nonostante Drake la pensi diversamente. Lui è come una macchina da guerra pronto pure ad asfaltarla pur di farle capire a tutti i costi che deve lasciare quel tizio.
La serratura che scatta mi distrae dai miei pensieri, sono le sei del pomeriggio ma papà sembra esser rientrato prima del previsto oggi. Posa la busta che ha tra le mani sul bancone di marmo e ripone prima il pane poi l'insalata e la carne in frigo.
"Come ti senti?"
"Bene, sono guarita." mormoro avvicinandomi al bancone scivolando sullo sgabello. Sono così annoiata che perfino la prospettiva di parlare con mio padre non mi sembra male.
"Hai parecchia fretta di tornare a scuola eh? Sicura di essere mia figlia?" scherza.
"L'ho chiesto spesso alla mamma, a quanto pare non ci sono dubbi." respiro frustrata.
"Quali dubbi avrebbero dovuto esserci? Eravamo sposati ti ricordo. Hai sentito Jason?" domanda di rimando, sembra iniziare ad abituarsi all'idea di sentir parlare di lui senza aver poi la faccia da cane bastonato o forse è diventato più bravo a fingere.
"Poco, sta lavorando ad un Musical."
"Ne sarà entusiasta. Avrebbe potuto venire a tenerti compagnia, anche se non mi vuole parlare può venire qui ed evitarmi quando vuole."
"E' più improbabile di un canguro con le piume." borbotto quasi tra me. Jason piuttosto che venire qui e correre il rischio di incontrare uno di loro si taglierebbe entrambi i piedi. E' troppo orgoglioso e scontroso per avvicinarsi in un qualsiasi modo a mio padre.
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Amori Sbagliati (H.S)
FanfictionDovevano essere solo fratelli ma... Fanfiction su Harry Styles e Taylor Hill