Amori Sbagliati (H.S)

46- Amici stramboidi

Con l'arrivo di maggio e dei primi veri raggi tiepidi di sole si comincia a percepire a pieno la primavera.

Il sole oggi è alto e per strada si respira un clima afoso che in combinazione con lo sciopero della metropolitana non ha proprio nulla di piacevole. Arriviamo così a scuola sudati e affannati per esserci fatti largo tra la calca di gente che ha preso di mira come noi gli autobus.

Porto gli occhi al cielo, stufa di vedere Drake e Irina in due punti diversi del giardino, entrambi soli a tenere il broncio. Non parlano da almeno due settimane e sembrano intenzionati a mantenere questa condotta finché uno dei due non cede e nel mentre tocca a me dividermi tra i due. Neanche quando i miei genitori hanno divorziato venivo sballottata così.

"Ma non parlano ancora?" sbuffa Harry.

"Testardi come un mulo. Ti preoccupi per loro?"

"No, mi preoccupo per te che sei sempre pensierosa per colpa di questi due." sbuffa nuovamente mettendosi più vicino a ma. Vorrei spiegargli che non sono pensierosa per la loro lite ma che mi preoccupa sempre di più Irina e la sua storia con karim, è sempre più strana. Alterna momenti di euforia allo sconforto totale e in tutto questo tiene la bocca cucita perché sa che seppur non dico nulla la penso come Drake e non vuole parlarne neppure con me facendomi vorticare la testa su ciò che le capita.

"Lo so, sono fastidiosi ma gli voglio troppo bene." mi giustifico. Fastidiosi per descriverli è un termine riduttivo, Irina così estrosa, esuberante imbranata è un vero e proprio ciclone di scompiglio. Drake invece, è burbero, testardo come un mulo e non è un tipo affettuoso o di mezze misure. L'unica cosa che li accomuna è il loro essere esagerati in tutto e questo sa essere letale ma non sono la persona più adatta io, con tutte le mie stranezze, a poter lamentarmi. Sarà questo che ci fa essere così amici, l'essere degli stramboidi da strapazzo probabilmente.

"Sei una stronza ecco cosa c'è!" la voce alta e burbera di Leon che risuona per tutto il cortile interrompe i miei pensieri. Harry mi rivolge un'occhiata sorpresa come se volesse sapere da me cosa sta succedendo ma io mi stringo nelle spalle.

"Smettila di urlare." ringhia a sua volta Stacey mentre intorno ai due inizia a formarsi un cerchio di gente interessata a cosa sta accadendo.

"Esatto, non alzare mai più la voce con la mia ragazza novellino. Vai a farti una passeggiata che non voglio rovinarti il faccino stamattina." mormora con aria da sbruffone un ragazzo alto con gli occhiali da sole e la sigaretta incastrata sull'orecchio. Mi irrita la sua supponenza ma ancora di più irrita Harry che assottiglia lo sguardo pronto a scattare in avanti e prendere le difese di suo fratello. Quest'ultimo però lo precede scoccando un sonoro pugno in faccia allo sbruffone che finisce con con il sedere a terra e le mani sul naso sotto il boato di tutti.

Harry resta impietrito alla scena, nemmeno lui si aspettava una reazione simile da Leon.

"Ti preoccupi della tua ragazza solo quando c'è il pubblico, preoccupati di quando si fa le storie con me, cretino." continua nero di rabbia mentre l'avversario ormai perde sangue dal naso sotto gli urli spaventati e striduli di Stacey che continua a passargli fazzoletti con le lacrime sul volto.

"Ma cosa sta succedendo? Voi due in presidenza." Arriva la preside facendosi largo a tentoni tra la folla seguita dal vice preside che scorta lo spilungone in medicheria.

"E voi vergognatevi, stare qui a riprendere la scena con i cellulari invece di fermare questo scempio. Se finisce un solo video online scoverò il responsabile e verrà espulso senza se e senza ma sono stata chiara?" urla paonazza di rabbia prima di risistemarsi gli occhiali arcuati sulla punta del naso e girare i tacchi.

"Vieni, dai ti accompagno in presidenza." tiracchio Harry da un braccio, sembra ancora basito dalla scena e parecchio contrariato.

"Cosa gli faranno adesso? Dici che verrà espulso? a mia madre verrà un colpo." sbuffo mentre percorriamo a grandi passi le scale e poi il corridoio.