Ho iniziato tardi a parlare per bene, intorno ai due anni e mezzo ed era chiaro fin d'allora che non sarei stata una grande chiacchierona. Non è per una questione di timidezza, a volte so avere la faccia più dura del marmo tanto più perché non ne ho voglia. E' faticoso avere a che fare con la gente e io non ho mai avuto in animo così tanta pazienza.
Per questo l'idea di questo ricevimento di Natale mi è parsa subito pessima. Trovo inutile sprecare tempo a fatica a conoscere persone che non rivedrò mai più e fingere di essere una persona conciliante solo per educazione ma mio padre sembra pensarla in maniera diversa. Gli piace avere amicizie ovunque perché fanno sempre comodo e non posso che accontentarlo.
Il castello che al di fuori e grigio e lugubre ricoperto per metà da piante rampicanti e muschio all'interno, almeno per ciò che ne concerne la sala dove si tiene la festa, è luminoso, addobbato divinamente e sembra appena stato disegnato da Walt Disney in persona. Tende dorate e sontuose, tavoli imbanditi di pietanze , argenteria e porcellane splendenti e tutto è così pulito e brillante che è impossibile non sentirsi a disagio. Camerieri perfetti nelle loro uniformi stirate a puntino che trotterellano tra gli ospiti assicurandosi che nessuno sa sprovvisto di tartine e nessun bicchiere sia vuoto.
L'unica nota negativa e che sono tutti anziani e i pochi ragazzi della nostra età rimasti sono talmente ingessati e seri da mostrare comunque il portamento da ottantenni.
"Queste tartine fanno schifo." mormora contrito Leon sputando la tartina del fazzoletto con una smorfia di disgusto sul volto talmente raccapricciante da farmi mollare la mia al primo cameriere che vedo.
"Non credo di essere mai stato in un posto così. Dove siamo finiti?" continua lui guardandosi intorno esattamente come me ed Harry più silenzioso del solito.
"Questa gente è troppo perfetta. Più li guardo più mi danno la sensazione che ci faranno a pezzi e nessuno troverà mai i nostri corpi. Tipo in quel film: Hostel. Dove i ricchi annoiati pagavano per uccidere la gente in modi fantasiosi o una cosa del genere." mormora Harry esponendo con precisione quello è anche il mio pensiero. Sarà il posto sperduto a mettere in soggezione.
Avanziamo lentamente e con cautela verso mio padre e Marie che bevono ridacchiando con altri commensali felici e allegri. Sembra si stiano divertendo molto come immaginavo del resto sono abbastanza monotoni e piatti esattamente come tutti gli altri.
Passiamo accanto a loro gran parte della serata, ammorbandoci con i discorsi noiosi di finanza, politica, e qualche battuta di discutibile gusto vecchia di qualche anno. Siamo rimasti fino alla fine, e quando finalmente entriamo in auto io e Harry tiriamo quasi un sospiro di sollievo contenti di andare finalmente via di lì.
"Vi siete divertiti."
"Inizialmente credevo che ci avrebbero ucciso e serviti a fette al resto degli ospiti, poi dopo la seconda battuta del signor Woolis l'ho sperato, sarebbe stato più divertente." borbotta Harry trovando me e Leon subito d'accordo con lui. La svolta horror sarebbe stata quasi più piacevole.
"Invece doveva essere un'esperienza diversa. Non vi ha fatto venire qualche idea su cosa fare del vostro futuro vedere tanta gente che discute con una cultura così vasta"
"L'unica cosa che ho capito è che tutte le brutte cose che i loro padri defunti gli dicevano da piccoli, probabilmente sono vere." Ho sentito almeno una decina di persone commentare dei dipinti in dei modi talmente rozzi, superficiali e tristi fingendosi grandi intenditori che mi mi hanno fatto rabbrividire come nemmeno Hithcock era riuscito a fare e interiormente mi piangeva il cuore sopratutto perché chiunque avesse acquistato tale magnificenza di dipinti doveva al contrario avere molto buon gusto. Da quello che ho capito si tratta di uno dei prozii del signor Woolis, l'attuale padrone di casa, il cui figlio si è dilettato per gran parte della serata a mostrare la sua sproporzionata scultura che vorrebbe vendere a qualche intenditore, pavoneggiandosi per cercare di raccattare qualche ragazza più che qualche compratore.
"Certo che le frecce avvelenate non ti mancano mai eh?." risponde mio padre trattenendo un lieve sorrisino
"Sono realista." ribatto seriamente.
Percorriamo in auto la stradina scoscesa che porta alla baita a velocità bassa per via del ghiaccio formatosi sulle strada e del buio intenso che non permette molta visibilità, ma arriviamo comunque presto visto la poca distanza.
Mi rintano subito in camera per togliere via i tacchi estremamente alti che hanno reso i piedi simili a degli Hamburger e le caviglie gonfie come salami e vengo seguita da Harry che sembra da tutto il giorno smanioso di parlare.
Entra e lancia il papillon insieme alla giacca a ridosso della sua valigia che non sembra aver intenzione di disfare e sbottona i primi due bottoni della camicia.
"Possiamo chiarire un'attimo la questione di ieri sera? Anche perché mi sembra davvero assurdo che per te sia normale farsi vedere nuda ma dai a me del pervertito quando mi trovi accidentalmente con delle mutande interdentali in mano." mormora lui con aria seria e mi mordo le labbra per non ridere.
"Perché è da pervertiti stare lì a fissare delle mutande, è stoffa e chiaramente voi due ci stavate commentando sopra insieme e comunque non me la sono presa mi ha solo messo a disagio, sopratutto il fatto che hai coinvolto tuo fratello, con te ho più confidenza e ormai lo so che sei un cretino."
"Sono capitate tra le mani di Leon, ha iniziato a fare il cretino e ho tentato di farlo smettere perché anche se mi piace scherzare con te, rispetto le tue cose. Ma alla fine mi sono lasciato trascinare e l'ho ammetto ma come vedi sono innocente io. Mi dispiace se ti abbiamo messo a disagio e ti prego non dirlo a tuo padre, sono troppo carino per morire." fa gli occhi dolci sull'ultima parte e quasi mi viene da ridere per l'espressione buffa che assume.
"Sai che non lo farei mai ma non posso assicurarti che non farò del male a tuo fratello se non la smette di fare allusioni sulle mie mutande. Che poi, che avranno mai di strano?"
"Sono minimal, molta poca stoffa." risponde con un risolino sulle labbra compiaciuto. Gli lancio contro il cuscino che lui afferra al volo e ridacchia prima di raccogliere il guanto della sfida e avvicinarsi a me con un sorrisino armato di cuscino. Inizia a colpirmi sulle gambe con esso e io mi allungo a prendere il suo per cercare di difendermi finendo con il fare una lotta di cuscini e solletico che ci porta ad essere molto vicini nello stesso letto.
Rido fino ad avere male all'addome, e lui con me. La sua risata è così bella, che metterebbe allegria in ogni caso e io lo guardo cotta a puntino inspirando il suo profumo alla menta e godendomi il calore della sua vicinanza.
"Interrompo qualcosa?" dice imbarazzato Leon sulla soglia spostando il peso da un piede all'altro.
"No." rispondiamo all'unisono mentre lui si rialza da mio letto lasciando sulla mia pelle la sensazione di vuoto. Eravamo così vicini che avrei potuto baciarlo e forse avrei dovuto farlo, rischiare ma non ne ho avuto il coraggio.
"Taylor, domani ti andrebbe di studiare un po' insieme? Sono indietro con i compiti." Mi domanda con ancora il suo bel sorriso stampato in volto e non posso far altro che annuire, come potrei ritrarmi dal passare del tempo con lui quando non desidero altro? Magari riesco a capire ciò che gli passa per la testa. e se riuscirò ad avere una qualche speranza con lui. Ultimamente sembra ben disposto nei miei riguardi e da quando mi ha rilevato di avere dei dubbi riguardo Charlotte non posso fare a meno che pensarci.
Magari non è necessario levarmelo per forza dalla testa se anche lui prova qualcosa per me.
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IMPORTANTE!!!
Non scrivo mai, sono pessima me ne rendo conto. La buona notizia però e che ho finito interamente la storia e anche il sequel, perché questo periodo è folle e ho rotto gli occhiali perciò sono cieca come una talpa nell'attesa che arrivino i nuovi. Perciò appena ho tempo di correggerli li pubblico mano mano.Ho iniziato una nuova storia, e al momento mi piace davvero, ed è la prima volta in tutte le mie otto storie.
La trovate sul mio profilo sotto il nome Like I Would- Zayn Malik Ovviamente è una FF su Zayn che se ancora non si fosse capito e l'amore della mia vita.
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Amori Sbagliati (H.S)
FanficDovevano essere solo fratelli ma... Fanfiction su Harry Styles e Taylor Hill