Capitolo 39

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Giulia pov.

Non credevo che gli amici di Andreas potessero essere così simpatici.
Avevo fatto amicizia con tutti e mi avevano raccontato moltissimi aneddoti su Occhi Verdi.
Il giorno dopo il suo compleanno, dopo essere stata a scuola, andammo a vedere tutti insieme un film e poi a mangiare una pizza.
Inutile dire che mi sono divertita moltissimo e che non ero mai stata così contenta in vita mia.
L'aver reso Andreas felice mi riempiva il cuore di gioia.
Quella sera purtroppo dovetti andare a casa perché il giorno seguente avrei avuto compito di matematica e dovevo ancora studiare.
Per fortuna il compito andò bene e si concluse anche quella settimana.
Era tutta la notte che pensavo al fatto che saremmo stati da soli io e Andreas in casa.
Sapevo cosa poteva implicare.
Mi sentivo pronta.
Diamine lo volevo ogni volta che stavamo insieme.
Però avevo paura.
Era la mia prima volta, quindi non sapevo nulla.
Certo, avevo letto dei libri e sapevo le basi, ma di certo non avevo esperienza.
Se non fossi stata abbastanza per lui?
Mi dovevo calmare, io mi fidavo di Andreas e sarebbe andato tutto bene.
Il tempo con lui era passato velocissimo, ormai stavamo insieme da quasi tre mesi.
Feci un respiro profondo e uscii da scuola andando al parcheggio incontro alla moto di Occhi Verdi.
"Oh ma buongiorno, chi è questa meravigliosa ragazza?"
Chiese lui facendo il confuso.
"Mi chiamo Giulia, piacere di conoscerti."
Gli porsi la mano sorridendo.
Un altro aspetto che amavo moltissimo di Occhi Verdi era che mi faceva ridere.
Mi sentivo estremamente fortunata ad avere un fidanzato bello e simpatico allo stesso tempo.
"Giulia è un nome delizioso. Posso offrirti un passaggio a casa?"
Chiese Occhi Verdi alzando le spalle.
"Eh in realtà dovrebbe venirmi a prendere il mio ragazzo. Credo si arrabbierebbe... sarà qua a momenti..."
Affermai io avvicinandomi e facendo la faccia da cucciolo bastonato.
"O ma il tuo ragazzo non si arrabbierà mica, potresti dirgli che sei uscita in anticipo e che sei già a casa..."
Disse lui a bassa voce e abbassandosi alla mia altezza.
Una volta il mio professore ci aveva spiegato, che il piacere, la maggior parte delle volte, sta nell'attesa o nell'immaginazione di esso.
In quel momento pensai che avesse proprio ragione.
Capitava molto spesso che io e Occhi Verdi prima di baciarci rimanevamo alcuni secondi a pochi centimetri di distanza, per vedere quale dei due resisteva di più.
Forse quei momenti erano ancora più belli dei baci stessi.
Dico forse perché quando, quella volta per sua mancata pazienza, unimmo le nostre labbra, fu una sensazione pazzesca.
Ecco perché dico forse.
Perché essere migliore rispetto a quei baci era abbastanza difficile.
"Oh... questo non piacerebbe proprio al mio ragazzo..."
Sussurrai io staccandomi solo per un secondo.
Andreas sorrise sulle mie labbra quando ricominciai a baciarlo.

"È stato veramente un piacere conoscerti Giulia, spero verrete a trovarci presto..."
Mi salutò Katrine, dandomi un abbraccio.
Era veramente un tesoro di ragazza.
In quei pochi giorni passati assieme mi aveva trattata veramente bene.
Eravamo all'aeroporto e stavamo salutando tutti quanti.
Mi abbracciarono tutti e furono tutti molto gentili nei miei confronti.
Quando salutai l'ultimo, Nick, ritornai vicino a Occhi Verdi che ci stava scrutando abbastanza male.
"Tranquillo Andre, non ti ha detto Nick che si è fidanzato?"
Urlò Filip in tedesco guardando il diretto interessato.
La maggior parte delle volte cercavano di non parlare in tedesco.
Ma per fortuna io lo capivo piuttosto bene.
"A si? E chi sarebbe la sfortunata?"
Chiese il mio ragazzo ridendo curioso.
Vidi Katrine abbassare lo sguardo e diventare per un attimo rossa in viso.
"Non ce lo vuole dire... dice che è una cosa sua e che non è una cosa seria. Io incomincio a dubitare anche di questa esistenza."
Katrine strabuzzò gli occhi a quelle parole e decise di appoggiare la borsa alla valigia e andarsene, presumevo in bagno.
Vidi Nick fare finta di sorridere alla battuta del suo amico e guardare preoccupato Katrine.
C'era qualcosa che mi puzzava, immaginavo che questa povera ragazza con cui stava Nick, di cui non si sapeva il nome, fosse proprio Katrine.
In quei giorni infatti, non ero stata per niente gelosa di lei, perché avevo notato che fosse interessata solo a Nick.
"Fai il misterioso quindi eh?"
Disse Occhi Verdi dandogli un pacca sulla spalla.
La conversazione finì lì e dopo che Katrine fu tornata, si allontanarono tutti per raggiungere il loro aereo.

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