19.
Giulia pov.
Era il 24 sera.
Il giorno del nostro compleanno.
Avevamo organizzato tutto con l'aiuto anche di Alice, dovevamo solo prepararci.
L'appuntamento era a casa di Elena alle 18.
La festa sarebbe iniziata alle 21.
Si anche secondo me 3 ore sono molte, però per sicurezza avevamo deciso di prendercela con comodo.
La scelta del mio vestito non era stata per nulla facile.
Ero stata l'ultima delle quattro a trovarlo, Alice lo aveva gia comprato un mese prima e le altre due la settimana precedente.
Per fortuna due giorni prima, in un negozio non troppo grande, avevo trovato un vestito color porpora abbastanza stretto in vita, con una gonna non troppo corta e senza spalline.
Mi piaceva molto.
Arrivai a casa di Elena alle 18:10.
Stranamente ero in ritardo, ed erano già tutte arrivate.
"Ehi Giulia! Dai forza entra!"
Mi sorrise Elena.
Incominciammo a farci le unghie, poi passammo al trucco e infine ai capelli.
Nel mentre parlavamo di tutto quello che ci passava per la mente.
Di colpo si fecero le 20:40.
Forse non avevamo fatto così tanto male a prendercela con comodo.
Ci mettemmo tutte il vestito e uscimmo di casa.
Fuori trovammo Lucas che ci avrebbe accompagnate al locale.
Entrati in macchina accendemmo la radio.
"Lucas sai se ci sarà anche Andreas? Perché non mi ha avvisata."
Chiese tutto d'un tratto Elena.
Io abbassai lo sguardo sulle mie mani.
"Eh non lo so non mi ha detto nulla. Comunque non credo."
Disse lui guardando la strada.
Continuai a guardarmi le mani, e per non fare notare il mio disagio presi il cellulare.
Ero delusa, ma non dovevo esserlo, perché almeno non lo avrei aspettato tutta la serata per poi rimanerci male.
Dopo un tempo che mi sembrava non passare mai arrivammo finalmente alla sala.
Era gigantesca e l'avevamo addobbata veramente molto bene.
Lì, trovammo Alan con alcuni suoi amici che stavano sistemando le ultime cose.
"Ecco le festeggiate!"
Urlò Alan appena ci vide.
Lo abbracciai e lo ringraziai.
Poco dopo arrivò anche Matt, e verso le 21:30 arrivarono moltissime persone.
Alcune persone non le avevo neanche mai viste ma mi sembravano tutti simpatici e ci stavamo divertendo veramente molto.
"Anche io vorrei essere festeggiata con voi...."
Urlò Alice tristemente mentre stavamo ballando.
Io, Elena e Carola scoppiammo a ridere perché era la decima volta che ce lo diceva.
Erano le 22:15 stavo ancora ballando con le mie amiche quando entrò Occhi Verdi in jeans e camicia bianca.
Mi fermai in mezzo alla pista a guardarlo.
Mi accorsi che non ero l'unica che lo guardava, perché era veramente figo.
Si era sistemato leggermente i capelli e la camicia faceva intravedere il suo fisico mozzafiato.
Non potevo biasimare le ragazze che gli sbavavano dietro, dopotutto stavo facendo lo stesso pure io.
Elena e Carola si avvicinarono a lui salutandolo e ringraziandolo di essere venuto.
Non sapevano niente di quello che era successo, non avevo detto loro nulla perché Carola avrebbe raccontato tutto a Lucas e sarebbe stata una catena.
Mi avvicinai piano, ma ero ancora un po' scossa e lo stavo ancora osservando.
Non era contento, si vedeva.
Mi ripresi da mio stato di trans e mi avvicinai ulteriormente.
"Ehi."
Dissi io abbassando lo sguardo.
Lui mi stava fissando.
"Ciao... Sei ehm... molto bella."
Affermò lui in imbarazzo.
Io rimasi con lo sguardo abbassato.
"Grazie. Anche tu non sei niente male."
Risposi io piano.
Lo sentii ridacchiare.
"Ehi Giulia vieni che è arrivata la torta!"
Urlò Elena tutta eccitata.
La voleva assolutamente, non c'erano stati versi, diceva che non si può chiamare compleanno un festa senza torta.
Io e Carola la avevamo assecondata anche perché una fetta di torta non ci sarebbe sicuramente dispiaciuta.
Sorrisi a Occhi Verdi e raggiunsi Elena e Carola.Andreas pov.
Mi stavo innervosendo.
Pasticcino non la finiva di ballare con Matt e Alan.
Non saprei dire con quale dei due mi dava più fastidio vederla.
Anzi lo sapevo, Alan.
Lo odiavo perché aveva una faccia proprio da sberle.
Ogni tanto notavo che lei mi guardava.
Ero tentato di andare da lei a ballare ma appena la vedevo vicino a uno dei due deficienti mi passava subito la voglia.
Così rimasi all'angolo bar a guardarla.
Non sapevo quanto alcool avevo bevuto, comunque sicuramente non poco.
Ogni volta che mi guardava tiravo giù un drink dopo l'altro.
Non mi ricordo molto di quella sera.
Mi ricordo che un attimo prima ero al bar a guardarla, e l'attimo dopo ero in pista a ballare con alcune ragazze.
Poi vuoto.

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VERT
RomansaAndreas è un ragazzo difficile, cupo e soprattutto pieno di preoccupazioni e di dolore. In questo momento ha un solo obbiettivo: vendetta. Non vuole avere distrazioni, non vuole altri problemi e soprattutto non vuole legarsi ad altre persone. Riusci...