Le lenzuola scivolano sulla mia pelle mentre mi sposto nel letto per abbracciare il corpo del ragazzo accanto a me. Siamo a Giugno qui a Londra, ed essendo in Inghilterra il sole non sta ancora riscaldando la camera da letto.
L'aria fresca riesce ad entrare dalle finestre, ieri sera ci siamo dimenticati di chiudere le serrande.
Provo a scaldarmi solo avvicinandomi di più alla pelle calda del suo petto, nonostante tutto non sono ancora abituata al clima di questa città.
Sbuffo lentamente, lasciando gli occhi chiusi. Odio dovermi alzare prima del dovuto, andare al lavoro al pomeriggio ha come lato positivo il poter stare di più a letto, stare di più con lui. Se mi alzo non mi addormenterò più."Mi alzo io"sento la sua voce far vibrare il suo petto. Subito sorrido lasciando il suo braccio.
Il letto fa un leggero rumore quando si alza e si avvicina alla finestra. Non mi serve aprire gli occhi per sapere il percorso che fa.
Sento il "click" della chiusura delle finestre."Grazie"mormoro passando una mano sulla parte del letto ora vuota.
"Ti conosco troppo bene"mi risponde sdraiandosi ora dietro di me. Le sue mani accarezzano il mio ventre scaldandomi interamente.
"Va meglio così?". Il suo respiro mi solletica il collo libero dai capelli legati in una coda ormai mezza sciolta.
"Mh-mh" mormoro unendo le mie dita alle sue. La sua bocca sfiora la mia pelle facendomi venire voglia di aprire gli occhi dopotutto.
Mi volto lentamente e appoggio le dita sul suo viso, sentendo la sua mascella tendersi.
La sua mano scende al mio fianco, stringe le dita e mi fa svegliare del tutto."Ethan..." mormoro sospirando il suo nome.
Non appena apro gli occhi vedo il suo viso livido e con un taglio profondo sotto l'occhio.
"No!"esclamo presa dal panico.
"Jennifer? Stai bene?".
Mi sveglio e mi rendo conto di non essere a letto con Ethan. Mi rendo conto di stare sognando; l'ennesimo sogno.
"Sto bene, Jared...mi dispiace"dico al ragazzo che è effettivamente accanto a me nel letto a due piazze del suo appartamento.
"Il solito incubo?"mi chiede abbracciandomi per tranquillizzarmi. Non è la prima volta che succede. Ovviamente lui non sa la versione completa. Sa solo che ogni notte vedo il viso di Ethan ridotto uno schifo e il viso di mia sorella insanguinato.
"Mi dispiace tanto, Jared"mormoro di nuovo accarezzandogli il collo.
"Jennifer,abbiamo detto che non avremmo affrontato di nuovo l'argomento,giusto? Non è questo che mi avevi detto?"mi domanda sorridendomi teneramente. Ha ragione. O per lo meno è quello che mi aveva detto la mia terapista, la seconda dalla quale sono stata.
Sono ormai sei anni che mi sono lasciata alle spalle Penton. Non sono mai riuscita a lasciarmi alle spalle Ethan nonostante tutto. Nonostante il dolore che mi ha inflitto, che ci siamo inflitti a vicenda.
Jared si è trasferito qui a Londra tre anni fa, per un tirocinio in uno studio di Soho dove suo padre era stato trasferito.Mi ricordo come se fosse ieri il giorno in cui ho scoperto che Jared si sarebbe trasferito a Londra.
Mi sentivo molto sola, Clark e Lucy se n'erano andati da qualche mese e non sono mai riuscita a legare molto bene con Zayn e Penny qui a Londra. Non perchè non fossero gentili e simpatici con me, anzi. Erano fin troppo gentili. Mi trattavano come se fossi una bambina spaventata che aveva bisogno di protezione.
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I'll do better
RomanceTutto può cambiare. Potrà sembrare una frase costruita, un modo di dire per provare a credere nelle seconde possibilità, ma la verità è che di possibilità non c'è ne sono solamente due. Possiamo fare infinite scelte, abbiamo una moltitudine di poss...