L'aeroporto brulica di persone. È come se pulsasse. Ognuno di loro pronte a partire o a tornare a casa. È strano osservare gli uomini e le donne, quanto sono differenti nei più piccoli comportamenti e atteggiamenti. Mi perdo a guardare quelli che mi passano davanti mentre sono seduta appena fuori dal gate dove dovrebbero arrivare la mamma e le sorelle di Clark. Ethan è andato a prendere le loro valige che arrivavano appena prima del volo. Credo in realtà che volesse semplicemente darmi la possibilità di riprendere il fiato, dopo il viaggio in auto in cui non ho smesso per un momento di trattenere il respiro ogni singolo semaforo, non potevo farne a meno quando sentivo lo sguardo di Ethan sul mio viso. Non so ancora come reagire a tutto quello che ho scoperto. Probabilmente non deciderò cosa voglio fare fin quando non sentirò un dottore serio. Non voglio rischiare di illudermi di nuovo. Sono seduta su una sedia fin troppo comoda, potrei veramente restare qui per tutto il pomeriggio.
Non sono l'unica ad aspettare qualcuno, ho notato subito un uomo vestito con un abito molto elegante e un mazzo di margherite in mano, continua a guardare al polso il suo orologio mentre batte il piede contro il freddo parquet del gate. Sorrido a immaginare la scena che probabilmente avverrà una volta atterrato l'aereo. Chissà quanto sarà felice la ragazza o il ragazzo fortunato. Avere qualcuno che ti aspetta senza smettere un attimo dì controllare l'orario o che non riesce a stare fermo tanto vuole rivedere la persona che ama."Hey,stai bene?"sento domandare di colpo. Mi rendo conto di essermi incantata. Ethan è ora davanti a me. Sento gli occhi bruciarmi, stavo davvero piangendo?
"Oh,si scusa ho solo sbadigliato..."mento spudoratamente asciugandomi il viso. Lui ovviamente non mi crede ma lascia correre.
"Dovresti dormire un po' di più stanotte...domani sarà una giornata davvero lunga".
"Nessuna conversazione a cuore aperto allora per favore"dico in risposta ridendo amaramente sentendo l'imbarazzo nella mia stessa voce. Lui si passa una mano dietro al collo e semplicemente sorride abbassando lo sguardo alle valige ai suoi piedi. Non sono molte, sicuramente non intendono rimanere più del necessario. Clark mi aveva detto come preferissero di gran lunga l'Inghilterra.
"Come hai trovato Londra?"mi domanda Ethan facendomi alzare di nuovo gli occhi sul suo viso. Mi sta guardando attentamente come se prevedesse una reazione palese.
"L'ho trovata...fredda"commento io facendolo subito ridere. Non se l'aspettava dato ce la risata gli sale dal petto facendogli aprire la labbra di colpo. E' come un bimbo quando ride.
Preferisco allentare almeno un po' la tensione. Anche se mi sento più pronta a parlargli veramente non ho ancora capito come devo comportarmi con i miei sentimenti per lui. Mi ha praticamente detto che Emily non fa più parte della sua vita, ma è possibile per noi tornare a come eravamo prima? O almeno qualcosa di simile?
"Ma perfetta...cioè...è una città dove è facile vivere; dalle strade ai parchi, ai pub, i cinema,le librerie, i caffè...non so, se non fossi stata così presa dalla mia infelicità penso che sarei stata bene, non so se ha senso"gli rispondo alzando gli occhi alla fine rendendomi conto di aver ancora rovinato tutto.
"Capisco"commenta lui annuendo. E devo ammettere che gli credo.
"Volevo tornarci per ricominciare da capo,sai...provare a rimediare agli errori del passato, volevo tornarci con te"aggiunge poi rendendomi ancora più difficile trattenere le lacrime. Mi volto verso di lui con sguardo interrogativo. Vuole parlarne ora? In un aeroporto.
"Ethan,che stai cercando di fare?"gli domando sentendo la pelle del mio viso scaldarsi più del solito.
"Non voglio più mentire,Jennifer...se è uscito qualcosa di positivo da questi anni di merda e dall'incontro con Emily è che mi sono finalmente deciso a smettere di nascondermi dietro a mille muri che non fanno altro che togliermi l'aria".
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I'll do better
RomanceTutto può cambiare. Potrà sembrare una frase costruita, un modo di dire per provare a credere nelle seconde possibilità, ma la verità è che di possibilità non c'è ne sono solamente due. Possiamo fare infinite scelte, abbiamo una moltitudine di poss...