Okay

747 26 0
                                    

POV Jennifer

"Non dirmi che non ha potenziale!"esclama Clark aprendo le braccia in modo teatrale davanti alle porte sprangate del vecchio bar di mio padre. Non sono completamente sicura che sia una buona idea, mio padre passava più tempo qui dentro a ubriacarsi e a fare l'idiota con i suoi "amici" rispetto a quanto ne passava a casa con noi. Aveva tanti diavoli da affrontare, non sapevo tutta la verità io al tempo ma questo non giustificava i suoi comportamenti.

"Se lo demoliste e lo ricostruiste da capo si che ne avrebbe"commento appoggiandomi al cruscotto della macchina di Ethan. Lui è rimasto fermo immobile seduto sul sedile anteriore. Stiamo aspettando che il detective Norton ci porti le chiavi che aveva confiscato durante le indagini.

"Eh dai,Jennifer, sii più positiva!"mi risponde Clark agitando le mani come un bambino.

"Se non vuoi che lo facciamo,Jenn, devi solo dirlo"aggiunge Ethan alzandosi e avvicinandosi me, appoggia le mani ai miei fianchi mentre abbassa il viso per guardarmi negli occhi.

"Non è questo..."mormoro sbuffando leggermente.

"Questo posto mi ricorda troppe cose negative, scusate se non sono molto entusiasta".

"Ma proprio per questo ci servi tu! Ci devi aiutare a farlo diventare un posto degno della memoria delle persone che ci lavoravano prima, un posto dove Freddy sarebbe stato entusiasta di passare le serate dopo il lavoro"mi dice Clark facendomi subito sorridere per il suo modo di fare.

"Devo dire che sei proprio portato Clark...perchè non diventi un agente immobiliare?"gli domanda Ethan con tono sarcastico. Rido lievemente lasciando andare il mio capo contro il suo petto. Subito mi lascia un leggero bacio tra i capelli. So che non ha senso il mio stato d'animo, ma non riesco a non sentirmi a disagio in questo momento.

"Sarei perfetto per ogni tipo di professione,Saint"gli risponde Clark vantandosi. Mentre inizia a camminare avanti e indietro però inciampa nel marciapiedi e quasi cade a terra. Non riusciamo a trattenere le risate che fanno scomparire ogni segno di sorriso dal viso di Clark.

"Non credo che quella del modello sarebbe una possibile carriera"commento io prendendomi la rivincita.

"Ah,ah,ah molto divertente, neanche voi passereste alle selezioni di Tyra Banks".

"Non sono così sicuro...io credo che Ethan li stenderebbe"ribatto spostando lo sguardo al ragazzo davanti a me che in tutta risposta si toglie la maglietta e si gira verso il suo amico ormai con il broncio.

"E' ovvio che tu dica così,Jennifer...tu sei di parte".

"Eccome se lo è"risponde Ethan voltandosi di nuovo e prendendomi il viso tra le mani per baciarmi. Sento in sottofondo qualche insulto da parte di Clark e subito dopo il rumore di un auto in arrivo in lontananza.

"In elegante ritardo come sempre"commenta Clark avvicinandosi a noi. Una macchina nera con i finestrini oscurati si ferma accanto a quella di Ethan e quasi ci investe.

"Buongiorno, Mr. buonumore"scherza Ethan non appena dal posto del guidatore esce il detective Norton.

"Saint non iniziare a tirare la corda, sono qui solo perché me l'ha chiesto Clark con la promessa che sarebbe stato l'ultimo nostro contatto"risponde Richard con voce dura e senza togliersi gli occhiali da sole mentre si avvicina alle porte del vecchio edificio che ho sempre odiato.

"È sempre un piacere vederti"commento io con tono chiaramente ironico. Sento Ethan ridacchiare dietro di me prima di prendermi la mano. Noto subito che lo sguardo del detective cade sulle nostre dita intrecciate.

"Il piacere è talmente sopravvalutato".

Mi volto verso Ethan con sguardo interrogativo e lui mi risponde con un alzata di spalle. Non capisco tutto questo astio nei miei confronti da parte di Richard, è stato grazie a Ethan che è riuscito a risolvere la maggior parte dei casi di spaccio di roga e tutto il resto che succedeva qui a Penton sotto lo sguardo corrotto della polizia.

I'll do betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora