The other side.

713 27 6
                                    

La mia gamba non vuole stare ferma, nonostante il dolore ,o forse proprio per quello, non lo so più ormai,non capisco più niente.
Siamo in macchina da solo venti minuti, la strada per la casa al lago è molto più lunga di quello che mi ricordavo.

"Jenn? Stai bene?"mi chiede Zayn allungando indietro la mano per attirare la mia attenzione.
Scuoto leggermente il capo prima di tornare a guardare fuori dal finestrino.

"Tutto andrà bene,Jennifer...Denunceremo Jared per quello che ha fatto se non ci penserà prima Ethan".

"Ha già avuto la sua pena, e non vale neanche la metà del tempo che ha perso Ethan per colpa sua...chi vogliamo prendere in giro, è figlio di uno degli avvocati più importanti di New York degli ultimi cinque anni, non c'è giustizia, questo dovremmo averlo capito ormai"rispondo io ridendo amaramente appoggiando la fronte al vetro fresco che per poco mi aiuta a schiarirmi le idee.

"Facciamo tanti errori quando vogliamo che le cose vadano come più ci fanno comodo, dovremmo imparare a lasciare che la vita abbia il suo corso"dico poi chiudendo gli occhi.

Se non avessi ficcato il naso negli affari di mia sorella tutto questo non sarebbe successo. Se non avessi costretto Ethan a fare gli eroi della situazione probabilmente ora sarei in un college a Londra con una vita semplice e felice. E invece no. Ho voluto giocare a fare Dio e adesso tutti ne paghiamo le conseguenze.

"È giusto lottare perché le cose sbagliate cambino, Jennifer, non è giusto ferire le persone per ottenere quello che si vuole...c'è differenza"commenta Zayn prima di fare segno a Clark di svoltare a sinistra.

Adesso che usciamo dalla autostrada inizio a riconoscere un po' i paesaggi. Gli alberi alti e fitti che nascondono alla nostra vista il lago, le case di legno iniziano a farsi posto nella visuale. Un tempo queste strade le sapevo a memoria. C'è stato un periodo ,prima della serata più brutta della mia vita, che abbiamo vissuto ogni giorno in quella casa piena di ricordi di Freddy , poi miei e di Ethan.

"Credi che potremo entrare?"chiedo io di colpo rendendomi conto che non so se la pena di Ethan quindi sia finita o no.

"Jenn...Ethan non è più agli arresti domiciliari"mi risponde Zayn confermando i miei timori.

"Da quanto tempo?".

La risposta tende a tardare adesso. Probabilmente avrei preferito che fosse ancora sotto costrizione, per quanto sia una cosa orribile da pensare, ma almeno fare pace alla mia mente è al mio cuore. Pensare che sia stato Ethan a scegliere di non venire a Londra è ancora peggio.

"Quasi un anno"mi dice infine Clark prima di accendere la radio e darmi la possibilità di piangere senza sentirmi in obbligo a tenere i singhiozzi a basso volume.

Continuo a ripetere dentro di me che il motivo è stato Wesley. Non poteva rischiare di compromettere tutto mentre era ancora in vita. Tutti i suoi sforzi per allontanarci sono stati per metterci al sicuro e ha smesso di mandare lettere o telefonare perché non poteva, faceva parte della sua condanna.

"Siamo quasi arrivati"annuncia Clark dopo un'altra mezz'ora di viaggio tra le stradine di campagna che il navigatore ci aveva obbligato a fare.

"Jennifer,pensa solo al fatto che lo rivedrai, lo potremmo rivedere tutti adesso, lasciamo le domande ad un altro momento magari".

"Ora come ora non so nemmeno se riuscirò a spiccicare parola,Zayn...non riesco nemmeno a immaginare cosa...io spero di non svenire,ecco"ribatto ridendo amaramente cercando di sferzare la tensione.

"Vedrai che saprai cosa fare"cerca di tranquillizzarmi Clark girando dentro nel viale della casa.

Non appena la macchina si ferma sento di poter scoppiare letteralmente in questo momento. Il cuore mi batte all impazzata e respiro a fatica. Clark e Zayn escono dall'auto e mi aspettano, non mi mettono fretta. Devo smetterla di comportarmi in questo modo. Smetterla di essere codarda. Mi asciugo le lacrime sul viso e mi guardò per un attimo nello specchietto della macchina. Prendo un respiro profondo ed esco.
Il giardino è quasi perfettamente curato e la casa sembra nuova, ha un colore diverso, due sedie e un tavolino sotto il portico. Mi sembra come un universo parallelo.

I'll do betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora