You and Me

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Mi sveglio al solito modo, solito incubo, solito senso di colpa. Jared tuttavia non è a letto con me, e non appena riesco a mettere a fuoco la stanza non lo vedo nemmeno seduto sulla solita cassettiera mentre indossa le scarpe.

Prendo il mio telefono sul comodino e controllo l'ora. È presto, non può essere già andato al lavoro. Con riluttanza scendo dal letto e indosso una maglietta a caso che trovo nell'armadio. Oggi non devo andare al lavoro quindi posso fare tutto con calma. Vado in cucina e finalmente vedo la giacca e gli occhiali da sole di Jared. Di lui nessuna traccia.
Probabilmente sarà sceso a prendere il giornale o qualcosa per fare colazione. Mi siedo sul divano e accendo la televisione. Sicuramente non c'è nulla di interessante a quest'ora, quindi lascio sul canale delle notizie prima di alzarmi e andare alla cucina, apro il frigorifero e prendo uno yogurt e dei cereali dalla credenza.

"Ulteriori aggiornamenti per quanto riguarda uno dei maggiori capi della criminalità organizzata negli Stati Uniti, nel carcere di Huntsville è stata decisa la data dell'esecuzione per il carcerato Wesley Habbot Jones, originario di Londra".

Sento le mie gambe bloccarsi di colpo quando sento la voce del giornalista. Non ho la forza di girarmi, rimango appoggiata al piano della cucina cercando di sentire tutto quello che viene detto.

"...il condannato a morte è stato accusato di innumerevoli crimini contro molte ragazze e molti suoi clienti che erano rimasti in debito con lui, non si trattava solo di traffico di droga o di prostituzione, Habbot ,che era conosciuto con molti altri nomi e soprannomi, organizzava lotte clandestine di pugilato tra suoi affiliati, trafficava ragazze per gli imprenditori della sua zona, e ha commesso anche molti omicidi per mano di sicari o occupandosene in prima persona...tra due giorni verrà liberato dalla sua cella di isolamento, dove era stato messo perchè aggredito da alcuni detenuti del suo stesso blocco, per essere portato all'edificio dove verrà effettuata l'iniezione letale...insieme a lui molti altri ragazzi, anche giovani e ancora frequentanti il liceo sono stati processati e stanno scontando la loro pena al carcere di Penton Hill, contea presso il quale i crimini prendevano forma...".

La voce viene interrotta. Ora sento la solita musica della pubblicità di un ennesima promozione telefonica. Mi giro e vedo Jared che mi guarda con sguardo pietoso.

"Jenn...l'ho saputo ora, mio padre mi ha chiamato per dirmelo affinchè tu lo venissi a sapere da me e non dalla televisione...mi dispiace" mi dice facendo qualche passo verso di lui. Inizio a scuotere la testa lentamente cercando di capire di cosa si stia scusando.

"E di cosa? E' una buona notizia, no? Era questo che volevamo...giustizia...ora siamo al sicuro, è quello che volevamo" dico forzandomi di sorridere. Tuttavia non ce la faccio.

"Non devi fingere, Jenn" mormora Jared abbassando la voce. Posso vedere sul suo viso quanto gli faccio pena, come cerca di trattarmi con gentilezza per non farmi scoppiare.

"Non sto fingendo niente, Jared, ho ucciso mia sorella per colpa di quell'uomo...mi hanno stuprata e sia mia madre che mio padre sono morti...Freddy è stato ucciso...il ragazzo che amavo ha perso tutto a causa di quel mostro..."dico ridendo istericamente. Un miscuglio di emozioni inizia a crescere dentro il mio petto. Che diavolo mi succede? Sento di voler piangere, ma non ho intenzione di piangere per la morte di Wesley, lui mi ha rovinato la vita.

"Jennifer, ti prego" continua Jared arrivando alla fine davanti a me,io lo guardo negli occhi e capisco che l'unica cosa che vuole fare è esserci per me.

"Non ti devi sentire debole se vuoi piangere"sussurra abbracciandomi.

Basta quella frase per farmi scoppiare. Tutto quanto. Tutto viene riversato in questo momento, piango quasi fino a perdere il respiro. I singhiozzi si fanno dolorosi tanto che comincio a tremare tra le braccia di Jared che rimane stretto a me senza parlare, senza farmi sentire una pazza, come in realtà mi sento, completamente pazza. Non riesco a non sentire tutto il dolore di questi anni attraversarmi il cuore di nuovo, portando via tanti pezzetti che ho perso per sempre.

I'll do betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora