I let you drift away

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Jared mi apre la porta del locale che ormai è un posto abitudinario dato che è a pochi passi dalla libreria dove lavoro, Talia dietro al bancone ci saluta e dice subito le nostre solite ordinazioni. Stringo le dita intorno alla tracolla della mia borsa di nuoto, prima di iniziare il mio turno voglio andare alla piscina e fare qualche vasca per cercare di sfogarmi

"Ieri ha telefonato tua zia..." inizia a dirmi Jared avvicinando la sedia alla mia per farsi sentire solo da me. A quelle sue parole abbasso lo sguardo alle mie dita che tengo ancora incrociate.

"Mi ha chiesto se ti sarebbe piaciuto andare a stare a New York per un pò quest'estate".

Rimango in silenzio intenta a togliere una pellicina al bordo dell'unghia del mio dito indice. Non sento mia zia da qualche tempo. L'ultima volta che le ho parlato di persona è stato al mio compleanno di due anni fa. Jared mi aveva fatto una sorpresa facendo venire qui a Londra Haily con Roland ed Eve. Erano tutti al suo appartamento, compresi Zayn e Penny con Maisy. Ricordo solo che quella sera ho avuto una delle mie crisi. Mentre mia zia mi diceva quanto fossi stata coraggiosa ad allontanarmi da Penton e dal pericolo che Ethan rappresentava ho iniziato a ridere come una persona isterica. Non smettevo più, fino a che ho cominciato a piangere e a urlarle contro che non sapeva nulla, che non doveva permettersi di nominare Ethan. Non è stata una bella scena. Dopo quella sera non ho più avuto il coraggio di parlarle e quindi lei ha cominciato ad usare Jared come intermediario.

"Non me la sento, Jared...io avrei voluto andare via da qualche parte, solo noi due" gli rispondo onestamente alzando lo sguardo nel suo. Lui mi sorride prendendo la mia mano nella sua.

"Non devi decidere ora, potremmo anche solo fare una piccola sosta a New York e poi andare in un posto lontano per staccare da tutto, ti piacerebbe?"mi chiede sfiorandomi la pelle e calmando subito i miei nervi. Annuisco con un sorriso sereno che mi tira le labbra. I nostri cappuccini arrivano insieme ai soliti pancakes che ci dividiamo equamente.

Nonostante tutto posso sentire perfettamente che Jared non sarà mai come era Ethan. Non sto con lui solo perchè è semplice, sento che è la cosa giusta da fare,sento di amarlo, di volerlo accanto a me. Mi ci è voluto molto per anche solo prendere in considerazione il fatto di dover iniziare a dimenticare Ethan. Non dimenticare tutto quello che abbiamo fatto e quello che mi ha fatto provare o la ragazza che mi ha fatto diventare. Solo l'idea di stare di nuovo con lui. Credo che dopo quattro anni di silenzio e di assenza io non potessi che andare avanti. In più Jared ha fatto tanto per tenermi al sicuro in questi anni, non è solo accontentarsi.

Wesley non è ancora stato giustiziato. Quasi non ci credevo quando il giudice aveva detto che ci sarebbero voluti anni prima di portare a termine la cosa. Non ci sono rimasta sorpresa per il fatto che volessi che morisse al più presto, ma perchè mi sembrava una cosa crudele più del necessario. Rimane il fatto che io non riuscivo a sentirmi al sicuro. Nemmeno con l'idea che Brian fosse da qualche parte in un'istituto psichiatrico. Non era abbastanza.

"Pensi che riusciremo a fare finalmente una vacanza insieme solo tu ed io?" aggiunge avvicinando il viso al mio e facendomi un buffetto sul naso. A volte mi stupisco ancora di questo suo lato tenero, da fuori ora sembra un avvocato di successo, quasi sempre con giacca e cravatta e una bella valigetta di pelle che gli avevo regalato due anni fa alla sua promozione.

"Mi piacerebbe" gli rispondo sorridendogli, con la consapevolezza di essere arrossita. Non sono molto abituata alle sue attenzioni in pubblico. Non perchè lui non voglia, ma sono io di solito che mi sento in imbarazzo. Mi sento sempre e comunque inadeguata.

"Che ne diresti delle Hawaii" mi dice bevendo l'ultimo sorso di cappuccino e sporcandosi il labbro di schiuma. Annuisco ridendo del suo aspetto buffo.

I'll do betterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora