I Shot on everything I love

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Apro gli occhi non appena la luce entra dalla finestra della camera. Posso sentire i segni del mascara secco che mi è colato dagli occhi ieri sera. Non ce la facevo a fingere. So che non avrei dovuto dire così quelle cose.

Se c'è una cosa che ho capito di me stessa è che non imparo dall'esperienza, questo è sicuro. Tuttavia,forse,è un bene che io mi sia sfogata.
Non dovevo farlo davanti a delle persone che non centravano niente, ma non sono riuscita a frenare la lingua quando ho sentito il commento su Ethan. Nonostante tutti buoni propositi che mi faccio, non riesco a non provare niente quando qualcuno lo nomina o se succede qualcosa che mi ricorda lui.
Ho bisogno di parlare di lui con qualcuno, non con Jared, l'ho ferito già abbastanza e anche se credo fermamente di volerlo accanto a me nella mia vita, con lui non riuscirò mai a sentirmi come mi sentivo prima. Ethan era il mio vero amore, non posso negarlo a me stessa. Tutto l'odio e la rabbia che provo verso di lui anche dopo cinque anni è la prova che non riuscirò mai a perdonarlo per quello che mi ha fatto, ma è anche un segno che rimarrà dentro di me per sempre. E quello che mi ha detto Roland? È stata solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Perché non ha chiamato me? Perché mi ha fatto questo?

Prendo il telefono e anche se sono le 5 di mattina compongo il numero di Lucy.

"Pronto,Jenn? Stai bene, cosa è successo?" mi chiede lei non appena inizia la chiamata.

"Lucy, penso che questa sera saremo a Penton"le rispondo cercando di nascondere il più possibile la mia voce tremolante per il pianto.

"Ma che è successo? Non dovevate stare a New York per qualche giorno? I tuoi zii vengono al matrimonio? Non sa quante cose dobbiamo ancora organizzare anche se sarà una cosa semplice..." divaga Lucy dopo essere uscita dalla camera da letto probabilmente dato che sento una porta chiudersi dalla sua parte del telefono. È strano pensare che lei è di nuovo in quel posto dalla quale tutto noi volevamo scappare e che nonostante tutto non riusciamo a dimenticare.

"Ho detto tutto a mia zia...l'ho fatta sentire ancora peggio di come avevo fatto l'ultima volta...non credo che ci saranno" rispondo alzandomi dal letto e affacciandomi alla finestra che da su Central Park.

"Jenn...mi dispiace...non avresti dovuto buttarle tutto addosso, non sa che cosa c'era dietro a quello che è successo".

"Ha pensato subito che Ethan mi avesse abbandonato da sola con il bambino...ha pensato fosse un mostro"dico abbassando lo sguardo alle mie cicatrici sulle gambe.

"Non conosceva bene mio fratello...è normale Jennifer,lei ti vede soffrire per causa sua...è normale che dia la colpa a lui".

"Riuscirò mai a dimenticarlo?"le chiedo tirando su col naso come una bambina.
Non mi risponde, sento dei piccoli singhiozzi.

"Non riusciremo mai, e non dovremmo".

"Non riuscirò mai ad andare avanti in questo modo,Lucy...manca ad ogni fibra del mio corpo...e poi c'è Jared e non riesco più a capire cosa provo, ogni volta che penso ad un futuro con lui mi sento in colpa e ho paura di star facendo la cosa sbagliata, che devo fare? E se Ethan fosse lì a Penton?"dico abbandonando ogni tentativo di non piangere.

"Jenn?!"sento chiamarmi dall'altra stanza. Non ho lasciato la porta aperta sono sicura.

Vado in soggiorno e trovo Jared seduto sul divano con le mani tra i capelli.

"Jared...non sono ancora pronta"gli dico asciugandomi gli occhi prima di chiudere la telefonata con Lucy.


Lui alza lo sguardo su di me e per un attimo provo una sensazione strana alla bocca dello stomaco. È come se non sapessi di cosa avere paura in questo momento, di lui o di quello che probabilmente è venuto a dirmi.

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