5- il mio punto di vista

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Nonostante una buona dose di buoni propositi miscelati a una svariata selezione di drink non sono riuscita a trovare qualcuno di interessante. Anche il minimo difetto mi creava fastidio e mi spingeva a desistere, eppure so che il problema non riguardava nessuno di quei ragazzi ma me. Cercavo lui, qualcuno che mi facesse sentire come lui o almeno come prima di averlo incontrato ma questo qualcuno non esiste. 

Così dopo una lunga giornata al sole ascoltando Daya e perfino Naomi raccontarmi delle loro conquiste torno a casa ancora brilla, in ritardo di un giorno e decisamente sfinita con un mal di testa che minaccia di distruggermi il cervello e delle occhiaie che potevano tranquillamente esser scambiate per delle borsette gucci.

Prima di metter piede in casa spengo la sigaretta sapendo che mio padre odia vedermi fumare e che odia sopratutto che lo faccia in casa ed entro.

Gettando un'occhiata allo specchio mi guardo i capelli completamente selvaggi, vaporosi e decisamente indomabili  e il modo in cui sono vestita, con un lungo pareo da cui si intravede il bikini palesemente da spiaggia ma con i tacchi alti ed eleganti, perchè ho dimenticato le ciabatte, e gli occhi da sole a rendermi vagamente guardabile in viso.

"Ti sembra ora di tornare?" Mormora mio padre mettendo in pausa il film.

"Ti ho chiamato. Com'è andata ieri con Jason, non l'ho ancora sentito." mormoro massaggiandomi le tempi con le mani.

"Bene. L'ho invitato a cena con Daniel, mi farà sapere quando. Ma non parlavamo di questo noi due, mi stavo preoccupando, dovevi tornare ieri e hai dimenticato di vestirti oggi? Per l'amor del cielo hai lasciato il buon senso da tua madre?"

"In spiaggia tu vai con la muta? Stasera non ceno, credo andrò in letargo per le prossime dodici ore. " mugolo prima di trascinarmi su per le scale.

"Pensavamo fossi andata di nuovo via." mi blocca Leon allegro, il plurale mi fa trasalire, anche Harry si chiedeva di me? Gli getto un'occhiata ma il modo scocciato mi fa intuire che forse ci sperava e basta.

"No" mormoro in risposta.

"Sei ubriaca? ma è appena pomeriggio!" ridacchia. 

"E' la sbronza di stanotte che ancora persiste, vado a dormire prima che se accorga il vecchio. Buonanotte." la mia voce risulta più un borbottio ma Leon sembra capire mentre mi trascino nella mia camera.

Sono talmente sfinita che per la prima volta dopo mesi mi addormento senza prima fissare il vuoto e pensare Harry. Mi basta gettare il pareo in un angolo e gettarmi sul letto per sprofondare nel materasso. Forse sto davvero iniziando a fare qualche progresso.

Mi risveglio che è abbastanza presto dopo circa dodici ore di sonno ma resto a letto almeno per tutta la mattina fissando il soffitto e continuando a ripetere a me stessa di smetterla di essere così pigra e trasportare il sedere nella doccia, finché una chiamata di Drake mi da la forza per smetterla di poltrire.

"Ciao." mugolo immezzo ad uno sbadiglio sgraziato.

"Ti sei svegliata adesso?" Ribatte lui.

"Più o meno, ho un post-sbornia di due giorni non riesco nemmeno ad aprire gli occhi per quanto mi sento la testa pesante." mugolo tirandomi lentamente fuori dal letto.

"Fammi indovinare, hai preso un palo con Harry?"

"Se vogliamo usare un'eufemismo sì, ma la sbronza e dovuta al fatto che ho tentato di conoscere qualcun'altro e un drink con uno, un drink con un'altro ed eccoci qui." sbadiglio,probabilmente se non avessi trovato difetti in ognuno di loro come una stupida sarebbe stato meglio e più produttivo.

"Ti sei già arresa? Che fine ha fatto la tua determinazione?" domanda stranito.

"Va a letto con Michelle dal giorno in cui sono partita, e non ha mai provato ciò che provavo io. Diciamo che me ne sono fatta una ragione perché l'alternativa era perdere completamente la dignità in modo pubblico perché nel privato credo sia andata da un pezzo." Ogni volta che ci penso mi fa sempre più arrabbiare con me stessa, ma non sembra una csoa tanto negativa visto che mi sento anche sempre più lontana da lui.

Amori sbagliati 2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora