Questo calore è familiare, travolgente e per un attimo la mia mente cancella tutto. Era un bacio di Harry non di Luke ne di nessun'altro. Il suo profumo, il calore del suo corpo il sapore di menta fresca delle sue labbra. E' esattamente questo che mi è mancato lui che in grado di annullare tutto.
Sembrava essere un momento perfetto ma quando cerco di ricambiare il bacio un flashback di quelle stesse labbra contro quelle di un'altra nel nostro posto si fa spazio in me facendo diventare tutto doloroso. Lo spingo via voltandomi dall'altro lato e lui sembra ancora più confuso.
"Che accidenti fai?" sbotto indispettita e irritata dal suo comportamento.
"Che fai tu, mi hai dato uno schiaffo!" ribatte indicandosi la manata purpurea che ha sulla guancia.
"Questo non ti da il diritto di baciarmi. E non ti azzardare mai più ad alludere a cose del genere, come ti viene in mente. Me e Leon insieme, che idiozia."
"Eri vicino, ero furioso e ti ho baciato sai che dramma!" la situazione inizia ad avere del comico, ha davvero un buffo modo per dimostrarmi la sua rabbia.
"Certo per te non dubito che possa significare qualcosa." ribatto sapendo che oggi lui mi ha solo messo l'ennesimo pensiero ossessivo in testa e mi farà solo più male.
"E' assurdo che tu faccia la predica a me, sei andata via tu, io ti amavo."
"Eri a letto con un'altra il giorno dopo e sei stato tu qualche settimana fa a dirmi che non mi avevi mai amato. Sei tu che porti un'altra nei nostri posti e sei sempre tu che usi il passato. Io sono ancora la cretina che ti ama e a cui manchi tanto." urlo. Mi sento il cuore in gola e lo stomaco in fiamme, odio vedere quel broncio e ancor più odio lui che mi guarda così seriamente.
"Io non ho detto niente, l'hai dedotto tu dal mio silenzio. Ho fatto di te il centro del mio mondo e tu te ne sei andata avrei venduto l'anima al diavolo pur di smetterla di sentirmi a pezzi ed ero anche arrabbiato, Michelle era lì che mi capiva. Io volevo solo te. Credi che non ci sia stato male? Che non ci stia ancora male? Avresti dovuto insistere visto che il danno l'hai fatto tu e invece che hai fatto? Feste e amiche."
"Scusami tanto se dopo due mesi e mezzo passati a disperarmi mentre tu eri a divertirti tra le gambe di un'altra ho deciso di uscire con le mie amiche. Non mi parli se non per trattarmi male e darmi velatamente della sgualdrina. Io ti amo Harry ma amo anche me stessa e non posso farmi trattare così. Ho sbagliato e se mi ami dovresti lasciare Michelle, mettere da parte il tuo orgoglio del cazzo e ricominciare con me prima che io vada avanti per davvero senza di te." suona come un affermazione ma la mia è una domanda, gli sto chiedendo di lasciarci tutto alle spalle e riprovare perché so che funzionerebbe. La sola di andare avanti senza di lui mi svuota ma non posso continuare così. Nessuno di noi può.
Si avvicina di nuovo a me, lo lascio fare mentre socchiudo gli occhi. Le sue labbra sfiorano delicate il mio collo prima incontrarsi con le mie in un bacio lento, dolce e perfetto. Ma quando si stacca non ho bisogno che dica niente per capire che si tratta di un addio. Lo leggo nel suo sguardo e afferro il concetto andando via con il cuore che accusa un duro colpo.
E' definitivo stavolta, lo avverto e il mio cuore ferito dovrà farsene in fretta una ragione. E' solo la conferma di ciò che già sapevo e quello che è successo oggi addolcisce solo un po' la pillola.
La parte peggiore e che mi sento come se mi avesse lasciato e non stavamo nemmeno insieme. L'ironia della sorte oggi è ad alti livelli e mentre finalmente mi sdraio sul letto affrontando la mia insensata paura mi rendo conto che solo una persona è in grado di apprezzare tutto questo e di farmici ridere su anche a me e decido di fare la telefonata.
"Si può sapere che diamine è successo?" nessun saluto, nessun ciao Daya va dritta al punto.
"Lo so, lasciamo perdere gli ho pianto in faccia."
"L'hai lasciato solo come un cretino dopo avergli urlato contro, la gente lo guardava come se fosse uno stupratore, ti ha dato della matta e a quel punto ho dovuto chiudere anche con l'amico perché è vero che non sei normale ma come si permette?" bofonchia lei mentre una folata di vento riberbera nel dispositivo.
"Non ne voglio parlare mai più è patetico e imbarazzante" mormoro soffocandomi nel cuscino.
"Un po' come la tua vita sessuale, sono passati quasi quattro mesi mia cara, Vuoi arrivare a sei e festeggiare forse? Il sei è il declino, già ora non sei messa tanto bene se ti presento quel manzo e gli piangi in faccia. Avresti dovuto scopartelo fino a fargli fumare le orecchie."
"Non ricordarmelo. E poi non farla tragica sono emotivamente non disponibile e poi è appena successa una cosa"
"Sesso bollente con il cupcake?" domanda e riesco a percepire da qui la malizia della sua frase.
"No, mi ha mollato. E sai qual'è la parte migliore? Non siamo mai tornati insieme." la sua risata rimbomba nell'apparecchio, a me decisamente non fa ridere ma capisco l'ilarità che crea questa cosa.
"Fiorellino sei proprio una sfigata. E se continui così finirai nella lista 'proveniente dal pianeta delle infrequentabili' Mettiti qualcosa di carino, c'è la prima di un film stasera e il padre finto giornalista di Naomi ci fa entrare. Occasione da tappeto rosso, nulla di meglio per farsi passare il mal di cuore." Daya aveva deciso non ho tempo per ribattere ha già attaccato ma io ho ancora molto tempo prima delle lezioni e un peso sullo stomaco.
Così prima che possa rendermene conto mi ritrovo a cercare di razionalizzare ciò che è successo, ho uno strano senso di disagio e quasi di delusione verso me stessa.
Harry si aspettava qualcosa, forse una mia parola più dolce, forse che cercassi di convincerlo che non sarei andata di nuovo via spiegandogli cosa provo.
Ma non sono così. A me le parole non mi escono, aprire così tanto il mio cuore a qualcuno non sono in grado di farlo in una situazione tale. Non sarei più me stessa se gli dicessi ciò che sento e quanto mi renda vulnerabile e lui non mi credesse o peggio non gli importasse.
In questo genere di cose basta un attimo dal passare dall'autocommiserarsi allo screditarsi e la differenza tra le due cose è che la prima per quanto umiliante non è un male, la seconda invece sì. E' la cosa peggiora che io possa fare mettere in dubbio me stessa solo per vulnerabilità.
Dopo la rottura le regole sono semplici, non devi chiamarlo, non devi scrivergli o seguirlo o piagnucolare affinché lui torni, e io questo l'avevo già fatto abbastanza. E' tardi, andato anche se fa male.
In qualche modo però queste parole sento che devo fluire e il miglior modo per dirle e tenerle segrete e scriverle in una di quelle lettere che lui non riceverà mai, che farò a pezzettini e che serve solo a me. Per liberare la mente, dire ciò che ad altri non riesco a fare e chiudere per sempre.
Così prendo un paio di fogli bianchi dalla risma nel cassetto. Mi siedo alla scrivania e con una penna rigorosamente blu inizio a scrivere la prima lettera della mia vita.
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Amori sbagliati 2 H.S.
FanfictionTaylor è ancora confusa, Harry è arrabbiato e l'orgoglio di entrambi non è certo una cosa da poco. Harry Styles fanfiction