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Alle nove del mattino, quando la mamma è appena uscita per andare a lavoro e io mi ritrovo seduta a fare colazione non riesco a reprimere la strana nausea che mi attanaglia lo stomaco.

ci metto qualche attimo ad elaborare il sintomo che mi fa cadere nello sconforto. Tutto sembra avversi sotto i miei occhi e io non posso fare niente mentre cerco di capire come tutto questo non mi rovinerà la vita.

Bevo una tisana, mangio qualche biscotto e mi vado a rintanare nella mia camera nascondendomi nella felpa di Harry e crogiolandomi nei miei problemi e in una serie di infite lamentele fatte da me stessa nei confronti di me stessa. Niente è meglio di un po' di commiserazione e odio verso la propria vita per iniziare la giornata.

Il telefono squilla, prima di rispondere osservo bene di chi si tratta è Drake perciò rispondo sapendo che comunque c'è la remota possibilità che mi chiami per conto di Jamie. Solitamente non chiama mai di mattina.

"Ciao straniera."

"Ciao straniero."  lo imito.

"Che si dice da quelle parti?" chiede fingendo indefferenza.

"Nulla di nuovo, e da te?"

"Oh, nulla." risponde monocordo trascinando un po' a disagio le parole. Probabilmente si aspettava gli parlassi di Jamie così che potesse attaccarsi al discorso.

"Hai parlato con Jamie vero? Arriva al dunque Drake." sbuffo sicura di me.

"Oh, al diavolo è così. E' distrutto Taylor, non l'ho mai visto così nel panico. Pensava saresti tornata a casa, è preoccupato e hai bloccato il suo numero. So che ho detto che non mi sarei immischiato ma non ho potuto evitarlo." mormora cercado di giustificarsi.

"Sto benissimo, sono da mia madre ma gradirei che non venisse qui. Non tornerò a casa, è questa casa mia. Non so se ti ha detto che ha preso a pugni Harry senza un apparente motivo, ed è sul serio convinto che ha fatto bene e dovrei ringraziarlo per avermi messo in un'orribile situazione con la mia famiglia che non era già il suo più accanito fan club. In più mi ha spaventato, ha perso la testa ieri sembrava fuori controllo." gli spiego con indignazione nel tono. Mi chiedo quando sono finita così, gli ho lasciato correre troppe cose è ho i sospetto avesse ragione Daya quando mi ha detto che ero impazzita, ho mollato tutto per lui e mi chiedo perchè l'ho fatto se non lo amo nemmeno.

 Senza dubbio provo qualcosa di forte ma non è amore, adesso lo so.

"Io non ero lì, perciò prendi le mie parole con le pinze perchè potrei sbagliarmi e l'ultima cosa che voglio è difendere qualcuno che effettivamente voleva spaventarti ma Jamie è esagerato in tutto, credimi ha capito che ha sbagliato anche con Harry, non ha fatto altro che ripeterlo e ci tiene tanto a te, non credo a prescindere da me che si arrenderà finchè non lo ascolterai. Sai che è caparbio e sfiancante. Comunque io non sto dalla sua parte mi ha chiesto solo di mettere una buona parola e mi sono sentito di farlo perchè è un gigante buono. E' fuori di testa, irritabile ma è buono." Ascolto il suo monologo, annuisco come se potesse vedermi mentre mi avvicino alla porta visto che qualcuno ha appena suonato. E' un ottimo amico ma mi preservo la scelta per me.

Ho il diritto di essere ancora arrabbiata e di non volergli parlare visto il modo in cui mi ha parlato, messo all'angolo e sopraffatto.

"Una firma qui, perfavore" Mormora il corriere porgendomi una sorta di palmare corredato di pennino. Così faccio mettendo un attimo in pausa Drake e lui mi consegna un grosso pacco dorato di forma cubica che porto dentro con i piedi.

Nonostante sia molto grande è leggero e non faccio fatica.

"Se devo essere onesta non lo so cosa gli è preso ultimamente e dal ringraziamento che è diventato un'altro. Stavamo bene ma lui ha rovinato tutto. Mi sento in prigione in quella casa." sbuffo mentre tengo il telefono incastrato tra la spalla e la testa cercando di aprire il pacco. Tolgo la carta dorata sotto di essa vi è un pacco nero lucido con coperchio. Quasi faccio cadere il telefono per aprirlo. 

Amori sbagliati 2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora