50- La famiglia felice

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La vigilia di natale in un modo quasi inevitabile ha portato un po' di calore familiare, sarà l'odore dei dolci, sarà stato addobbare la casa e fare la grande spesa per il giorno di Natale o più semplicemente l'arrivo di Roman che è rimasto direttamente da noi a dare colore alla casa.

Ma iniziamo davvero a sembrare una famiglia, un po' strana e anticonvenzionale ma una famiglia. Roman è tornato pieno di regali, l'albero è circondato da pacchetti dalla carta rossa scintillante con sopra un mucchio di coccarde colare che ci fanno fremere le mani.

Io e la mamma dobbiamo rimproverarci a vicenda per non andare ad aprirli e non passa giorno in cui qualcuno non si aggiri furtivo intorno all'albero o che non si metta a scuotere qualche pacchetto cercando di capirne il contenuto. Perfino Jason passa più tempo qui insieme a Dan.

Il Natale lo rammollisce ma non lo prendo in giro per il solo fatto che mi piace quando è smielato e appiccicoso, visto che ha la tendenza a sparire di tanto in tanto.

L'unico con il broncio è papà che brontola per via di Roman, trova ingiusto che io passi tutte le feste con quello, a suo dire sconosciuto e che a lui tocchi a stento la cena della vigilia.

Oggi rivedrò Harry e per quanto io sia stata brava a non pensarci ad un certo punto è diventato il mio chiodo fisso temendo che la situazione si faccia imbarazzante. Più di quanto non lo sia già.

"Non capisco, perchè hai accettato di venire, non ne hai abbastanza di papà?" domando a mia madre mentre attendo che abbia finito con il rossetto, così che possa metterlo anch'io.

"Gli ho detto che non avevamo impegni, e ci ha invitato che potevo fare? Roman si è sentito in obbligo di accettare e io lo stesso. Non me la sentita di fargli notare che non avevamo preso impegni per stare chiusi a doppia mandata in camera." gli mostro una smorfia di disgusto che lei osserva ridendo attraverso lo specchio facendo spallucce.

"A lui non te la sei sentita ma a me si? Comunque credo l'avesse intuito, ma pur di poter studiare indisturbato Roman sarebbe stato capace di calpestare bambini. Sopratutto perchè a lui tocca la vigilia di Natale e voi due il Natale." le spiego cantilenante passandole il mascara e prendendo il rossetto che finalmente ha finito di monopolizzare.

"Il solito bambino, vorrà dire che ceneremo in fretta e torneremo a casa, infondo mi risparmio di dover preparare. Dovresti comprare dei trucchi ogni tanto." brontola quando le rubo la cipria da sotto il naso.

"Disse quella che indossa i miei orecchini." ribatto ironica. Possiedo abbastanza trucchi in realtà ma fin da bambina quelli della mamma mi attirano, non era raro infatti trovarmi impiastricciata di rossetto fino ai capelli o con il mascara in fronte dopo aver frugato nella sua borsa.

"Taylor si può sapere che hai fatto alle gambe?" domanda subito allarmata, e l'orribile sensazione che mi lascia quel ricordo mi paralizza un attimo, mentre osservo il livido ancora ben visibile sulla gamba. Quelli più piccoli sono fortunatamente andati via, ma evidentemente qui il colpo è stato più forte. Senza contare di tutte le varie escoriazioni, secche ma ben visibili. La realtà e che le mie gambe sembrano uscite da una lotta con un procione.

"Ma nulla, i tombini diventano scivolosi con questo freddo e io avevo la testa tra le nuvole, sta già andando via. Volevo mettere i pantaloni neri ma non li trovo da nessuna parte. Con le calze si noterà meno, spero." gesticolo frivola, preoccupandomi per il vestito e il mio aspetto facendo finta di nulla.

"Questo è perchè stai sempre a quel telefono." brontola scuotendo la testa mentre mi tuffo nell'armadio alla ricerca dei collant neri. Mio malgrado, i segni sono ancora visibili ma passano abbastanza inosservati.

E' la prima volta che indosso la gonna da quel giorno, e per la prima volta mi sento strana, in soggezione nonostante non sia per niente corta anzi è lunga per i miei standard. Il pensiero dovrebbe farmi riflette eppure non mi ci soffermo preferisco decidere quale scarpe accostare al vestito rigorosamente a maniche lunghe.

Amori sbagliati 2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora