L'attesa a questo punto è diventata estenuante a livello fisico. Riesco a percepire alla bocca dello stomaco tutto il pieno significato dell'ansia. Le mani ad ogni minuti sembrano più sudate e il cuore mi sembra di sentirlo nel cervello.
Passeggio per lo studio medico, Daya mi osserva silenziosa sapendo che basterebbe una parola per farmi scattare, sono decisamente troppo nervosa. Sfoglia distrattamente una rivista in attesa come me che il paziente esca. Sembra di rivivere un Dejavù, poco più di due settimane fa ero qui in questa stessa sala, ma la paura non era la stessa.
Ha tutte le mie ansie si era aggiunta la certezza che Jamie non sarebbe capace di badare nemmeno a se stesso, è fuori controllo e io non saprei proprio che fare se fossi incinta. Il solo pensiero di rivederlo mi fa salire la bile, figuriamoci avere in qualche modo la certezza di doverlo sopportare tutta la vita. Scuoto la testa al solo pensiero mentre sento la porta dell'ambulatorio aprirsi e l'anziana signora ringraziare facendomi subito cenno di entrare.
Non me lo lascio ripetere due volte, a falcate raggiungo l'ingresso, mentre Daya mi attende fuori facendomi un'occhiolino incoraggiante.
MI siedo alla poltrona davanti la scrivania, lascio muovere le gambe mentre l'assistente porge la cartella con il referto al dottore. Non impiega che un paio di secondi a leggere i fogli ma a me sembrano interminabili ore che portato il battito del mio cuore ad avanzare vertiginosamente.
"Il laboratorio li ha appena mandati, freschi di stampa!" sorride agitandoli in aria, e il mio sguardo poco incline ai convenevoli e alle battute sembra apparirgli chiaro poiché passa subito al sodo.
"Senza alcun dubbio negativo." si pronuncia.
"Ne è sicuro? Perché i sintomi ci sono tutti."
"Te lo garantisco, non sei incinta. Probabilmente i sintomi non sono altro che la risposta del tuo corpo allo stress per la presunta gravidanza." quelle parole mi fanno sorridere. Potrei anche potuto abbracciarlo ma non è il caso, perciò mi limito a sentire la sua predica sui contraccettivi mentre compilava al computer la ricetta per le mie pillole. Dopo questo spavento nessuno si sarebbe avvicinato a me, non prima di essermi assicurata che tutto sia come deve essere.
Esco dallo studio con un peso in meno addosso, adesso posso sul serio andare avanti.
"Negativo." dico soltanto a Daya che molla la rivista e tira un sospiro di sollievo più grande del mio.
"Finalmente posso dirtelo, avrei dato di matto se entrambe le mie migliori amiche avessero dei marmocchi a cui badare, li detesto, vomitano, sporcano, e riesco a sopportare appena Anne, giusto perchè ancora non l'ho sentita frignare. Non avrei retto un altro pargolo. Ho un altro giro in uno di quegli stupidi negozi per lattanti." mormora prendendomi sotto braccio facendomi ridacchiare. Nulla che non conoscevo già, ma sapevo che Daya in qualche modo doveva dirlo.
"E adesso sei anche single! possiamo tornare a fare baldoria." ammicca sorridente cercando di incentivarmi.
"Io si ma tu no a quanto vedo. Non me l'hai confermato ma tu e Leon sembrate proprio una coppia."
"Lo siamo, avevi ragione, ci ho parlato e lui è incredibilmente maturo. Ma adesso che sei più tranquilla perchè non mi racconti davvero cosa è successo con Jamie. Possibilmente la versione che mi possa spiegare il livido sul braccio." ribatte seria e mi colpisce proprio dove sono più vulnerabile. Mi infastidisco subito, ma lei non sembra voler cedere.
"Senti non ho nessun livido, ho solo capito che ciò che dicevate su di lui è vero, non ha smesso di drogarsi e usato le mie debolezze a riguardo per manipolarmi e farmi fare ciò che voleva. Tutto qui, non mi va di parlarne. Adesso scusa ma devo andare a scrivere un saggio, domani è l'ultimo giorno prima delle vacanze di natale e devo consegnarlo." Non le lascio il tempo per la risposta proseguo a passo spedito sotto il tuo sguardo compassionevole. Detesto essere guardata così, non sa nemmeno che cose è successo e se avessi voluto parlarne lo avrei fatto da sola. Voglio lasciarmelo alle spalle e parlarne non ne aiuta.
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Amori sbagliati 2 H.S.
FanfictionTaylor è ancora confusa, Harry è arrabbiato e l'orgoglio di entrambi non è certo una cosa da poco. Harry Styles fanfiction