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Dopo essermi accertata che Jamie è  davvero in viaggio verso il connetticut per un affare di cui parla da tempo e a cui suo padre tiene molto, ed essermi premurata, per ogni evenienza, di dirgli che andavo a fare colazione con mia madre esco di casa con qualche minuto di ritardo, e mi reco nella solita tavola calda sperduta dove andavamo sempre a fare colazione.

Rientrarci mi riporta subito indietro, mi fa strano non avere addosso la divisa della scuola. Perlustro la stanza pur sapendo di trovarlo al tavolino infondo quello un po' nascosto che però permette di guardare l'entrata.

E' li infatti, ha accorciato di nuovo i capelli, proprio adesso che erano cresciuti un po'. Ha un aspetto ordinato e si sorregge la testa con la mano mentre mi guarda son un sorrisino pieno di soddisfazione, non solo è riuscito ad ottenere ciò che voleva ma sono stata io a proporlo. E' un gran giorno per il suo ego.

Imbarazzata raggiungo il tavolo nonostante cerco di non darlo a vedere. Mi saluta mentre la donna con la camicia a quadri e l'aria stanca si avvicina a prendere le ordinazioni. 

"Triplo espresso con muffin al doppio cioccolato e patatine e anelli di cipolla fritti." ordino a differenza sua che prende dei classici pancake allo sciroppo d'acero. La tizia annuisce e prosegue annoiata trascinando i piedi per la sua strada.

" Triplo espresso e anelli di cipolla e patatine?"

"E muffin al doppio cioccolato, la colazione dei campioni."

"Se bevessi un triplo espresso come minimo non dormirei mai più. Ma non siamo qui a parlare del pozzo che è il tuo stomaco. Vuoi parlare della lettera?" domanda e io a mia volta mi chiedo se lo voglio. Vorrei che non lo avesse mai letta mi sento così in imbrazzo è per questo che tengo i mieie sentimenti per me. Sono così abituata a non mostrare troppo, a contenermi che quando mi lasico andare mi sento terribilmente imbrazzata e a disagio.

"Non avresti dovuto leggerla, è imbarazzante."

"E' sincera e sono contento di averla letta. Perchè non puoi semplicemente parlare? Perchè queste cose non me le hai mai dette, nemmeno quando stavamo insieme."

"Perchè sono fatta così, queste cose mi rendono vulnerabile e ci resto male poi. Perchè inizio a chiedermi perchè non hai detto niente come adesso. Dici solo che ti ha fatto piacere. E comunque si da il caso che mi sono aperta molto con te, più di quanto io abbia mai fatto con chiunque altro comunque." Ci provavo sempre a parlare, a dirgli le cose, e a volte ci riuscivo seppur in modo impacciato. Mi imbarazzava, lo fa ancora e sono felice che il cibo arriva così da avere altro su cui concentrarmi mentre lui mi fissa.

"Ti ho odiata a morte quando sei tornata.  Ho passato tutto il tempo che sei stata via a cercare un qualsiasi modo per toglierti dalla testa. Tu eri andata via e il mondo e come se si fosse diviso a metà sotto i piedi. Alla fine credevo di essermi abituato e tu sei riapparsa ed ero fuori di me perchè ti ho visto e ho capito che non era così. Ero arrabbiato perchè mi avevi lasciato, e anche perchè eri tornata e avevi riaperto quella ferita. Perciò ho mentito a me stesso, ho continuato ad uscire con Michelle e non era così male, pensavo di essermi rimesso in sesto dopo averti parlato e poi ti ho visto con Jamie così quando sei andata a vivere con lui mi sono messo a guardare in camera tua, non so che cercavo, ho trovato la lettera e mi sono reso conto di aver fatto una cazzata." Il suo sguardo si addolcisce mentre infilo nervosamente cibo in bocca. Muovo frenetica un piede sotto al tavolino mentre lo ascolto, le sue parole mi agitano. Mi mandano in confusione perchè mi fanno battere il cuore troppo forte per essere qualcuno che fa parte del passato.

"Adesso c'è Jamie. Tengo tanto a lui."

"Sei qui però." suggerisce con un lieve sorriso.

"Lo sai che non mi sei indifferente, ma noi due abbiamo chiuso. Ho incontrato Jamie e stiamo bene. Certo ci sono dei problemi devo ancora abituarmi a un po' di cose, e ci capita di litigare  non sto dicendo che tutto è perfetto ma è bello. E non voglio farmi scappare una cosa per bella. Ti amo ancora ma sento anche che è finita, la nostra storia mi ha consumato Harry e io non volgio più continuare, sono stremata." Dico in un sospriro, dovrei rompere, buttare già  troppo per ricominciare con lui e non ne ho più le forze, di scontrarmi con Jamie, di sopportare le dolorose conseguenze, senza mettere il conto che potrebbe ricadere in quel tunnel. Me l'ha detto chiaramente e io non potrei vivere sapendo di averlo spinto lì.

"Ami me, lui non potrà mai renderti felice finchè provi questo per me." ribadisce il suo sguardo sembra di disperazione, mi prega di non andare e mi sembra di veivere al contrario, ricordo quando ero io a pregarlo.

"NOn si tratta di Jamie, si tratta di noi e io ho chiuso. Ti ho pregato, te lo dicevo che te ne saresti pentito, ora sono andata avanti e non volgio più stare male per questa storia che sta sporcando anche la relazione con Jamie. Lo fa ammattire solo sentirti nominare."

"Hai paura, stai facendo ciò che ho fatto io e lo capisco, ti ci vuole tempo, ma non me frega un accidente di Jamie."

"A me sì, non voglio che torni a drogarsi a causa mia, non voglio che ogni volta che si parli di te lui sparisca per poi tornare a casa stremato di palestra perchè ha pensato di drogarsi e doveva distrarsi." Sbotto esasperata. Odio questa situazione, se solo lo avessi saputo prima di quanto fosse complicato non mi ci serei impelagata, alcuni giorni è esasperante vivere con questo peso.

"Non è tuo padre Taylor, non gli devi niente. Non lo vedi che fa leva sui tuoi sensi di colpa per spingerti a fare ciò che desidera? Lui non ha bisogno di distrarsi dal pensiero della droga perchè lui non ne è mai uscito. Lo sanno tutti, ha solo cambiato droga. Pensaci è ossessivo, possessivo, paranoico. Tentare di salvarlo non cambierà il tuo passato ma rovinerà il tuo futuro." sbotta duramente, le sue parole mi colpisco e mi irritano.

Come può dire una cosa del genere solo per farmi tornare da lui? Calunniare così Jamie solo per gelosia mi sembra eccessivo perfino per Harry ma lui non sembra avere ripensamenti.

"Gli devo tanto invece,  lui mi ha fatto di nuovo stare bene e non ha bisogno di essere salvato ha solo bisogno di appoggio perchè ha smesso ed è una lotta dura." chiarisco offesa.

"Mi hai spezzato il cuore pur di non farmi compromettere il mio futuro e solo adesso inizio a capire cosa ti ha spinto a farlo. E' avvilente vedere chi ami rinunciare hai propri sogni. Non ti lascerò nelle mani di quello lì e le sue macchinazioni." tuona, sembra quasi una minaccia sua mentre scuote la testa risentito.  Si alza, e va via lasciando venti dollari sul bancone. della commessa.

Non è così che immaginavo questo incontro ma forse è meglio . Non dovremmo nemmeno andare d'accordo.

Amori sbagliati 2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora