Mi risveglio nella stessa posizione in cui mi sono addormentata, solo più ingarbugliata nella trapunta grigia e più incastrata a Jamie. Il suo braccio mi cinge per la vita tenendomi ancorata a lui e una delle mie gambe è tra le sue.
Con cautela inizio a staccarmi da quella morsa, non sono mai stata un tipa da coccole tutte la notte, mi piacciono ma in piccole dosi, mi sento sempre soffocare.
Faccio il più piano possibile, cercando di non svegliarlo ma il suo braccio muscoloso pesa parecchio. Dalle sue labbra esce un lamento mentre riesco a rotolare via.
Perlustro la camera alla ricerca di un orologio ma non trovandone nemmeno traccia, decido che forse è il caso di mettere qualcosa addosso e andare a prendere il telefono nelle borsa.
Riesco appena a posare la punta di un piede sul pavimento che la sua mano grande mi riagguanta per la vita e mi fa ricascare sul letto.
"Dove credi di andare?" mi canzona riattaccandomi a lui, cerco di divincolarmi ma è come un grosso orso e io sono solo un ramoscello secco stretto tra le sue zampe.
"Mi serve il telefono." mugolo.
"Non è vero, tutto ciò che ti serve è già qui."
"Va bene resto ma staccati, mi sento soffocare." mugolo allontanandomi di qualche centimetro da lui che mi guarda con una buffa espressione allentando la presa. Ovviamente non gli do retta, appena mi libera scatto in piedi sotto il suo sguardo accigliato e vado dritta in soggiorno a cercare nella borsa il cellulare.
Trovo un paio di chiamate perse ma nessuna sembra importante, qualche messaggio di Drake che mi avverte sarà qui per qualche giorno la settimana prossima e basta. Guardo l'ora, è abbastanza presto, ma voglio comunque aver il tempo di passare a casa stamattina.
Sento i passi di Jamie che mi raggiunge alle mie spalle, prima che possa girarmi e dirgli qualcosa mi ha già caricato in spalla come se fossi un pacchetto di farina dandomi una pacca sul sedere.
Mi getta sul letto facendomi rimbalzare per poi mettersi a cavalcioni sopra di me per sfilarmi di mano il cellulare.
"Questo non ti serve." mormora serio posandolo sul comodino. Mi agguanta per la vita e fa scendere i suoi palmi caldi sui glutei e poi sulle cosce portandosi via le mie mutande.
"E queste, certamente non ti servono." mormora prima di lasciare un bacio sulla mia gamba.
"Mi terrai qui per sempre?" domando scherzosa.
"Sto vagliando l'idea. Sei mia." dice serio.
"Quando dici che sono tua, mi sento come un soprammobile carino."
"Ma io non intendo questo. Intendo che da oggi ci penso io a te, e anche che se qualcun'altro ti mette gli occhi addosso glieli cavo."
"Molto diplomatico."lo prendo in giro.
"Sono umano ho dei difetti." fa spallucce. Non gliene frega di niente che sia esagerato è fatto così.
"Non pensi che dovrei essere io a decidere se voglio o meno qualcun'altro addosso? Usciamo insieme da poco e ti conosco appena." lo provoco. Mi guarda serio, rotola al mio fianco e mi fissa minaccioso.
"Taylor, non farmi incazzare. Stai con me ora e l'unico uomo che avrai addosso sono io. Gli altri si accontenteranno di guardarti da lontano." il suo tono è severo, non sta scherzando e i suoi occhi ardenti sono più autoritari che mai.
"Sto con te? Pensavo fossi un'aggiunta al tuo Arem del sesso."
"Non voglio nessun'altra voglio te e mi sembrava di avertelo detto. Quindi si stiamo insieme piccola insolente." risponde prontamente, stiamo insieme ha deciso lui e questa presa di posizione così netta anziché indispettirmi mi piace. Vago sempre nel dubbio, nelle incertezze forse mi serve davvero qualcuno come lui che sa ciò vuole e se lo prende. Ripenso a ciò che ha detto prima di consumarmi contro il parquet, lo aveva detto sul serio ma io non gli ho dato troppa retta.
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Amori sbagliati 2 H.S.
Fiksi PenggemarTaylor è ancora confusa, Harry è arrabbiato e l'orgoglio di entrambi non è certo una cosa da poco. Harry Styles fanfiction