Pronto anche l'ultimo scatolone, la mia camera appare subito vuota, non sono rimaste molte cianfrusaglie in giro ma solo quelle inutili.
Ho aspettato tanto di andare via, sopratutto inizialmente non desideravo altro e adesso è così strano farlo per davvero. Probabilmente sta succedendo troppo in fretta ma con Jamie non si può rallentare il passo.
"Stai già andando?" domanda mio padre sull'uscio della porta, sembra così triste ma pare essersi rassegnato.
"Sì, posso lasciare qui gli scatoloni? Pensavo di prenderli quando mi servono." dico.
"E' casa tua, lascia quello che vuoi. Magari tu e Jamie potete venire a cena ogni tanto." suggerisce e io sono molto sorpresa da questo.
"Odi solo l'idea di lui, perchè mai lo vorresti qui?"
"Perchè lo vuoi tu, vuoi stare con lui e non posso farci niente se non sperare che io mi sbagli e che tu abbia ragione. Non allontiamoci ancora di più Taylor. ti prego" dice cercando si essere conciliante.
"Verremo a cena ogni tanto." confermo.Non riesco proprio a dirgli di no e per quanto torbidi non volgio che inostri rapporti si deteriorino ulteriormente.
"Bene, rispondi a tua madre sai che si preoccupa." annuisco mentre lui si volta per scendere al pino di sotto. La mamma non è felice, Jason non lo è. Nessuno sembra approvare questa deicisione nonostante continuino a starmi vicino. E' tutto il gionro che tentano di dissuadermi e mi chiedo perchè non provino almeno a conoscerlo prima ma mi consola sapere che ci sarà tempo.
Quando Jamie mi avvisa di esser sotto prendo solo in borsone con i vestiti e scendo, con mio padre ci scambiamo solo un rapido saluto, sembra sul punto di piangere e io non sono brava a consolare la gente poi non è un addio, ci rivredremo spesso sopratutto per via delle nostre sedute.
Jamie mi aspetta entusiasta poggiato alla macchina, L'unico che conta è felice e questo mi basta per esserlo a mia volta.
"Tutto qui? Non hai altro?" domanda stranito.
"Ho altro, ma mio padre ha iniziato a fare il nostalgico così ho deciso di prendere le cose un po' alla volta così non gli prende un colpo. E' tutto inscatolato però." mento, lo faccio senza pudore con un sorriso e spero che lui non se ne renda conto. SOno io troppa nostalgica e lasciare lì delle cose mi da almeno l'illusione che tutto sia graduale.
"Ti ho fatto spazio, non vedo l'ora di vedere casa nostra con tutte le tue cose in giro." dice ruffiano lasciandomi un bacio sul collo prima di fare il giro dell'auto e mettersi dentro. Faccio lo stesso e mi lascio contagiare dal suo entusiasmo.
Man mano che ci allontimao e ascolto lui parlarmi della sua giornata fino ad ora lascio che la mia mente si liberi da tutto il resto. Nonostante non mi sento tranquilla come al solito, ho già passato dei giorni da lui ma trasferirmi lì mi sembra una cosa così definitiva. Se da un lato mi rende euforica a volte alcuni piccoli pensieri mi fanno sentire limitata nelle mie scelte ma ognoro quel lato di me.
Arriviamo a casa, porta su il mio bagaglio e trascina letteralmente anche me. Spalanca con Orgoglio l'armadio vuoto e sembra entusiasta man mano che mettiamo in ordine i vestiti e lo vede riempirsi.
"Devo scappare a lavoro." dico una volta finito di mettere tutto a posto, è così strano stare qui, è casa mia adesso.
"Ma avevi detto che lo lasciavi." brontola accigliato.
"Non posso mollare tutto e basta ho un preavviso di dieci giorni da dare."
"Ma se non ti ha ancora fatto nemmeno il contratto, mollalo e basta."
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Amori sbagliati 2 H.S.
FanfictionTaylor è ancora confusa, Harry è arrabbiato e l'orgoglio di entrambi non è certo una cosa da poco. Harry Styles fanfiction