Esco di casa, fa freddo oggi in città, c'è odore di neve e il clima è decisamente secco. Raggiungo la stazione della metro, scanso il tipo viscido che tenta di seguirmi grazie all'aiuto di un sorvegliante e riesco tutto sommato a raggiungere la meta con il naso arrossato, mezza congelata ma puntuale.
Percorro il viale con nostalgia, non credo lo ammetterò mai ma mi manca un po'. Sulla porta sono tentata di usare le chiavi ma non sembrandomi opportuno suono.
Viene ad aprirmi Harry, non posso fare a meno di notare il sorriso compiaciuto nel vedermi sola, odio dargli questa soddisfazione, Jamie avrebbe dovuto essere qui, dimostrargli che siamo felici noi due.
"Sei sola? Il principe azzurro non c'è?"
"Ha avuto un'imprevisto a lavoro, non può venire."
"Oh che gran peccato, ci mancherà tanto. C'è tua madre." mi avvisa mordendo la carota che ha in mano mentre si sposta su un lato.
"Mia madre? E' in Giappone."
"C'è una donna che è identica a te, con la tua stessa voce di la in soggiorno che continua a fissarmi con l'aria di una che sa molte cose su di me o è tua madre oppure ti hanno clonato. Io mi preoccuperei. Che gli hai detto su di me?" chiede sottovoce. Mi affaccio al soggiorno, è proprio lei e temo che questa sia un'imboscata.
"Tutte cose carine e troppo imbarazzanti per essere ripetute. Se mai dovesse dirtele voglio specificare che ero emotivamente fragile per via del fatto che mio padre mi ha etichettato come quella che gli rovina la vita. Perciò ero priva di amor proprio e potrei aver farfugliato cose sconnesse su i tuoi capelli, gli occhi, e forse le fossette. Oh, sì e la farfalla, ma solo perché adora i tatuaggi con le farfalle." biascico che sapendo che mia madre è dannatamente propensa a farmi fare pessime figure sopratutto davanti alla gente meno indicata, è fatta così non la fa di proposito anche se per un dato periodo ho avuto il forte sospetto che qualcuno la pagasse.
"Dovevi stare davvero male. Ora che so che mi trovi bellissimo, perché non vieni con me a cena? Dobbiamo dirci così tante cose, faccio il bravo se proprio vuoi, mani apposto e niente baci." sbuffo sonoramente e piuttosto che ascoltarlo e ripetergli per l'ennesima volta la solita risposta, entro nel salone. Preferisco mia madre che sarà feroce come un puma.
"Mamma!" esclamo subito con un sorriso.
"Come sapevi che ero qui? Sei sola?" mormora avvicinandosi per stamparmi un bacio in fronte.
"Ha fatto la spia, colpa sua." dico immediatamente indicando Harry.
"Sì è sola al principe azzurro gli si è azzoppato il cavallo."
"Jamie" inizio a denti stretti folgorando con lo sguardo Harry che ridacchia continuando a rosicchiare la carota. "ha avuto un contrattempo a lavoro, una cosa uscita all'ultimo con un investitore, sapete di che parlo no? Si scusa molto." mento spudoratamente, aggiunto un sorrisino finale per renderlo il più veritiero possibile ma a loro non importa, ne sembrano anche felici.
"Parliamo del perché sei qui invece non dovevi tornare il mese prossimo?"
"Già ma a quanto pare mia figlia vuole farmi venire una sincope ed è andata a vivere con un tizio assurdo che conosce da un mese e mi sembrava doveroso ritornare visto che tuo padre ha deciso di dare retta alla sua terapista che è chiaramente una pazza visto che le sembra tutto normale."
"Chi l'avrebbe mai detto, papà è quello ragionevole. So che sei preoccupata, ma se solo smetteste di vedere il lato droga per un attimo che fa parte del suo passato, vi piacerebbe. Lavora, studia economia, i suoi genitori vanno a genio a papà, ed è fantastico." sbotto.
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Amori sbagliati 2 H.S.
FanfictionTaylor è ancora confusa, Harry è arrabbiato e l'orgoglio di entrambi non è certo una cosa da poco. Harry Styles fanfiction