41- se non sarà la fine

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Alle sei di pomeriggio in punto come da accordo un taxi giallo si ferma dinanzi casa. Ho appena finito di ascoltare i mille messaggi di Jamie in segreteria, per quanto siano convincenti e come se avesse perso ogni ascendente su di me e non mi lascio intenerire.

Prima ancora che riesca a suonare il campanello mi precipito ad aprire la porta. Mi sorride lievemente con le mani nelle tasche del cappotto e ancora gli occhiali nonostante il cielo è volto all'imbrunire.

Si guarda intorno, mentre saliamo in camera mia, è strano averlo qui ma mi piace. Si toglie gli occhiali e il suo sguardo curioso perlustra da cima a fondo. Si sofferma su alcune vecchie foto, sul colore delle pareti e su qualche vecchio libro abbandonato sullo scaffale che tratta per lo più di storia dell'arte o comunque artisti vari.

"E' vuoto qui." constata.

"Già, le mie cose sono sparse in giro, credo andrò a recuperarne qualcuna domani." rispondo con leggerezza.

"Quindi ritorni a stare qui?"

"Sì, ho sempre detestato l'idea di vivere con Jamie, quella casa non fa per me. E' per questo che ho portato lì solo i vestiti e le cose che uso ogni giorno e le ho tenute tutte ammucchiate in un angolo pronte a essere di nuovo infilate in valigia." dico battendo le mani contro le gambe prima di sedermi sul letto.

"Non ti capisco, non vuoi lui, non vuoi viverci insieme. Sono io il problema? Non mi ami più? Se è così dillo e basta non mi far credere di aver qualche speranza.

"Non è questo, è complicato tra noi Harry. Ci siamo detti e fatti a vicenda tante cose e adesso forse è solo tardi. Provo qualcosa per Jamie, sarei una bugiarda a dirti il contrario. Ho creduto perfino di amarlo ad un certo punto. Dal giorno del ringraziamento tutto è andato in malora, ma prima stavamo davvero bene ed è su questo che mi voglio basare. Perchè la situazione è complicata, non posso lasciarlo e basta adesso." dico con tono melenso. Mi sto imponendo tutto questo da sola e conosco alla perfezione il motivo. Devo almeno provare a farmi stare bene la situazione.

"Spiegamela allora, ho bisogno di capire se no divento pazzo."

"Promettimi che non lo dirai a nessuno anche se ti farà infuriare e ti farà dare di matto promettimi che rimarrà tra noi."

"Bella premessa. Va bene resta tra noi. Non ho mai tradito la tua fiducia mi sembra." risponde quasi offeso.

"Potrei essere incinta." vedo diverse, indecifrabili emozioni passare sul suo volto e segnarlo. Aggrotta le sopracciglie mi guarda intensamente, fisso e mi sento morire dalll'imbarazzo.

"Che vuol dire potrei? O lo sei o non sei!" sbotta il suo tono è freddo, roco e carico di rimprovero. L'harry ferito è tornato e io vorrei farmi piccola e sparire.

"Ho smesso di prendere la pillola per un po' non l'ho fatto di proposito ma è così. E' per questo che ieri sono andata dal medico, ma non potrò fare l'esame prima di due settimane. " spiego con imbarazzo.

"Ma potresti non esserlo, magari non lo sei."

"Stamattina avevo la nausea, e l'odore dei fiori mi dava più fastidio del solito. Mi sembrano coincidenze un po' strane e per quanto voglio pensare che sia negativo perchè non minimamente pronta a questo, con Jamie poi. Devo in qualche modo tenere conto del fatto che potrebbe essere positivo. Per questo devo riprovarci con Jamie. Da quando ho saputo della possibilità ho subito pensato che non lo voglio, che odio il fatto che possa crescere dentro di me, che mi rovinerà l'esistenza. Pensa che madre meravigliosa il minimo che posso fare se questo coso esiste e tentare di recuperare le cose con suo padre." in un primo attimo ho pensato che avrei potuto sbarazzarmene, ma non so se ne avrei il coraggio. Ho la sensazione che me ne pentirei, è una cosa grossa, non fa per tutti e ho iniziato a pensare che forse se ne avrò la conferma, passato lo shock non mi sembrerà più così orribile e vedrò le cose diversamente.

Amori sbagliati 2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora