Accosto la porta della mia camera, mi siedo sul letto e mi guardo intorno per un po'. Le mie tele sono accatastate in modo approssimativo sull'armadio. I pennelli sono sempre nel loro angolo insieme ai colori sono io a non esserci con la testa.
Prendo le tele, getto dapprima un occhiata a quelle complete, nulla di rilevante, il mio senso critico le scarta pietà, troppo banali, piatte e ricordo perfettamente che anche il mio umore era tale quando le ho fatte.
Il mio occhio ricade sulle ultime che ho fatte, scure, tristi ma priva di un'identità, sembrano esattamente ciò che sono: vernice buttata a caso per cerare di sputare fuori il nodo che avevo alla stomaco.
L'unica che sento davvero appartenermi è quella riguardante Harry, rosa, verde, marrone un paesaggio a tratti astratto e di fantasia di cui tutti i colori ricordano noi. E' caldo intenso ma incompleto e io non so davvero come finirlo senza rovinarlo. Quelle sensazioni sono così lontane, so di essere stata felice, di aver avuto lo stomaco aggrovigliato e il cuore in fiamme e che era bello ma anche ripensandoci non riesco a rivivere quella sensazione in modo da poterla mettere qui dentro.
La lascio sulla scrivania, poggiata contro il muro ben in vista in attesa di trovare il modo per finirlo e metto tutto il resto in angolo. Non sono all'altezza ma mi piace conservarli come se fossero una sorta di diario segreto che posso leggere solo io.
La porta della mia camera si spalanca con forza, resto perplessa per la poca grazia usata, ma tutto si fa più chiaro quando sulla soglia appare Harry con le labbra strette in una linea sottile accigliato più del solito.
Non faccio in tempo ad aprire bocca che sbuca anche Leon con un sorrisino isterico sul volto e l'aria agitata che inizia a farmi preoccupare.
"Scusa ho dovuto dirglielo." brontola quest'ultimo.
"Traditore, da quanto lo sapevi? E perché mi segui, ti avevo detto di non farlo." sbotta autoritario Harry. Non capisco, cerco di seguire il discorso ma mi pare difficile.
"Hai detto anche che volevi ammazzare qualcuno, per questo ti ho seguito."
"E' un modo di dire santo cielo! Come ti viene in mente che possa farle male?" sbotta incredulo.
"E io che ne so, dai di matto per nulla." sbotta il fratello lasciando cadere le braccia lungo i fianchi.
"Qualcuno mi spiega perché siete piombati in camera mia come se ci fosse una bomba in soggiorno?" domando.
"Da quanto ci stai insieme? C'era qualcosa anche prima vero? Andavi a letto con lui già prima?" sbotta Harry e io sbuffo gettandomi sul letto.
"Prima quando? Stiamo insieme da un mese e prima di allora non c'era mai stato niente. Ma che vuoi io non te l'ho chiesto riguardo Michelle."
"Perché era ovvio che tra me e lei non c'era niente. Ti piaceva già me la ricordo la giacca sulle spalle a quella festa."
"Mi sembra fuori dal mondo che io debba darti spiegazioni ma comunque non è così eravamo solo conoscenti, è successo per caso e non vedo cosa te ne importi."
"Me ne importa, devo sapere con chi sono stato ed è scorretto che tu chieda a mio fratello di stare dalla tua parte."
"Non l'ho fatto! Non gli ho chiesto io di non dirtelo. Non mi importa che tu lo sappia o meno perché la mia relazione non è dipeso da te."
"Quel tipo non mi piace, non dovresti frequentarlo." sbotta quasi offeso puntandomi il dito contro prima di andare via. E' irrazionale in tutto ciò che fa ultimamente e io fatico a capirlo.
"Sono arrivati dei fiori per te comunque." annuisco a Leon nonostante la mia perplessa e lui esce dalla stanza accostando delicatamente la porta al posto di sbatterla come ha precedentemente fatto il fratello.
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Amori sbagliati 2 H.S.
FanficTaylor è ancora confusa, Harry è arrabbiato e l'orgoglio di entrambi non è certo una cosa da poco. Harry Styles fanfiction