16-Non stavolta

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Il vento mi fa svolazzare i capelli rendendoli ancora più indomabili di quanto non lo erano già grazie a Jamie. Oggi mi sento allegra, e me la prendo comoda per tornare a casa godendomi i raggi tiepidi del sole.

Giunta a destinazione, non c'è l'auto di mio padre né quella di Marie segno che entrambi sono a lavoro. Infilo la chiave nella toppa e faccio girare. Appendo la borsa all'appendi abiti insieme al giubbotto e procedo in cucina per tappare il buco che ho nello stomaco.

Mi accorgo della tv accesa ma non faccio caso se c'è qualcuno che la guarda, procedo direttamente verso il piano cottura, prendo del pane in cassetta insieme a del burro d'arachidi e della marmellata e inizio già a pregustare il mio panino.

"Taylor, si può sapere che fine avevi fatto?" sobbalzo quando sento la voce di Daya e mi ricordo che le avevo dato appuntamento per poi dimenticarmene. Il pane che ho tra le mani cade dal lato della farcitura sul ripiano sporcando le mie dita e la superficie. Mi volto cercando di fare una faccia dispiaciuta ma lei più che arrabbiata ha un'aria rassegnata.

"Scusa, mi sono dimenticata ho avuto una giornata impegnativa a lezione." mento spudorata mentre gettando l'occhio vedo Harry, Michelle e Leon che segue Daya.

"Le tue lezioni sono finite un'ora e mezza fa." mugola facendomi intuire che non si beve questa stronzata.

"SI ma mi sono messa a parlare, il professore doveva spiegarmi alcune cose e mi è passato di mente." trotterello con un sorriso imburrando un'altra delle mie fette di pane per poi cospargerle di marmellata.

"Nel mentre ho pensato al regalo, se fossi io quella con un pargolo in arrivo vorrei avere una gabbietta dove metterlo così che non si uccida mentre guardo la tv o cose del genere. Ho scoperto che esiste davvero si chiama box. E' carino, con dei giochi dentro ma è pur sempre una gabbietta per poppanti." spiega picchiettando le unghie laccate contro il ripiano mentre io mastico riflettendo sull'idea, non è male.

"Se ne troviamo uno rosa confetto è fatta. Oppure pensavo al dondolino, quando frignano li metti li dentro e si rimbambiscono con il dondolio e le apine che si muovono sopra la testa." borbotto prendo un'altro morso dal panino.

"Non le avete ancora preso il regalo?" chiede Leon stupido e quasi con rimprovero.

"Non c'eravamo ancora viste e non ne capiamo nulla di bambini in caso non te ne fossi accorto."

"Io l'ho già preso. Lo vedrete è bellissimo." Daya lo guarda scuotendo la testa, secondo lei diventerà un padre single prima dei ventitré anni o peggio sposato con una mezza matta ma lui non è del tutto sicuro, adora i bambini ma li adoro anch'io quando ridono e stanno buoni e zitti.

"Io ho dato buca al mio appuntamento perciò, possiamo andare oggi, prima che inizi il turno."

"Perché gli hai dato buca? Non hai detto che ti piaceva?"

"Sì perché era semplice, ha iniziato ad uscirsene con frasi ambigue tipo, week-end fuori città, ti vedrei bene a parlare con i miei amici, credo di essermi innamorato e quindi mi ha fatto piacere ma non è il caso di continuare."

"Davvero una persona orribile. Quale mostro senza cuore è capace di dire delle cose del genere? Il tutto splendore niente fatica non esiste, nemmeno quando lo leggi sui prodotti per pulire il gabinetto, credimi." rispondo ironica. "Hai solo paura di impegnarti."

"Pensa alla tua di paura, comici ad avere le ragnatele, di questo passo neanche la porta ti sbatterà più sul culo." brontola ma non mi offendo, sorrido e finisco il mio panino con calma.

Sento lo sguardo di Harry addosso e parallelamente anche quello di Michelle che si è accorta di questo e mi guarda con fare arcigno. Non capisco che voglia Harry.

Amori sbagliati 2 H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora