Jungkook's Pov
Esco dalla casa di mia madre, confuso da quello che è appena successo, e mentre mi dirigo da Tae, continuo a pensare.
C'era mio padre, sì, ma non come le altre volte. Non era ubriaco. Ha detto di essersi curato, e che gli dispiace per tutte le volte che mi ha picchiato senza motivo. E lui e mia madre si sposeranno, di nuovo, perchè lui ha capito di non aver mai smesso di farlo.
Sospirando, entro in casa, trovando il corridoio, il soggiorno e la cucina in completo buio, e silenzio, ciò vuol dire che probabilmente Tae sta dormendo, visto che sono tornata un po' dopo le undici.
Salgo le scale, attento a non fare tanto rumore, cosa che faccio anche quando apro la porta, per non svegliarlo. Ma mi sorprendo appena lo vedo seduto, che guarda la tv, che di solito teniamo spenta.
Entro nella stanza, dirigendomi verso di lui, che adesso mi sta guardando, e mi abbasso per lasciargli un bacio a stampo. O forse due. Ok, lo ammetto, tre.
"Pensavo non tornassi più" sorride leggermente, mentre io gli pizzico una guancia.
"Lo so, mi dispiace, è successo un casino" dico, scompigliandogli i capelli, e allontanandomi per prendere il pigiama."Non fa niente, almeno sei qui. Cos'è successo?" chiede, mentre io mi abbottono la camicia del pigiama.
"C'era mio padre-" inizio, ma mi blocco appena lo vedo spalancare gli occhi, mentre il labbro inizia a tremargli."Fammi finire, non mi ha fatto niente" dico e lui butta un sospiro di sollievo, mentre mi siedo accanto a lui, e gli circondo la vita con una mano.
"Sono arrivato lì, e mi ha detto che non devo avere paura, e che non mi avrebbe fatto niente. Mi sono seduto, e mi ha detto che si è curato, e mi ha chiesto scusa per tutte le volte in cui mi ha ricoperto di lividi" dico, e lui si gira verso di me, facendomi attendere un commento.
"Non vorrei interromperti, ma sappiamo entrambi che lo avrei fatto, comunque: anch'io mi merito delle scuse! Sai come ci si sente, nel vederti tornare con lividi!? Cioè, preferirei averli io che vederli su di te" dice, facendomi sorridere, mentre gli do un bacio sulla guancia, vedendolo sospirare.
"Continua" mi incita, giocando con le mie dita, che gli cingono i fianchi.
"Sai che lui e mia madre avevano divorziato, no? Ecco, hanno deciso di risposarsi, perchè, da quello che ha detto lui, non ha mai smesso di amarla, e mia madre lo stesso. E poi, beh, mi ha detto che con mia sorella hanno già parlato, e volevano parlare anche a me, visto che sono quello che ha 'sofferto' di più" dico, facendo le virgolette, mentre lui annuisce.
"Mi ha anche detto di voler riallacciare i rapporti con me!" sbotto, mentre lui passa una mano sulla mia schiena, accarezzandola, così da calmarmi, vedendo il mio stato.
"Piccoletto, io penso che dovresti provarci. D'altronde è tuo padre, e se te l'ha detto, e si è anche curato, vuol dire che davvero gli dispiace." dice sorridendomi leggermente, mentre io annuisco, mordendomi il labbro.
"L'ho pensato anch'io. Per questo, gli ho detto che ha una sola possibilità, perchè sai benissimo che io non ne do altre." dico, facendolo annuire contento.
"Aspetta, non ti ho detto un'altra cosa" dico, sorridendo, immaginandomi una sua possibile reazione.
"Mi ha chiesto se ci fosse qualche ragazza o ragazzo che mi piace.." inizio, vedendolo sgranare gli occhi.
"Ragazzo?" chiede e io annuisco."Ero sorpreso anch'io, ma poi mi ha detto che, dopo tutto quello che mi ha fatto passare, l'ultima cosa che farebbe, sarebbe quella di dirmi chi dovrei amare. Poi.. beh, sì, gli ho detto di te" dico, sorridendo, mentre lui mi guarda sbalordito sbattendo velocemente gli occhi.
"E ha detto che vorrebbe incontrarti" continuo, ma lui non si muove.
"Quindi dopodomani, ti farò conoscere ai miei" finisco, mentre lui apre la bocca, e boccheggia in risposta.
"Niente da dire?" rido, e lui si fionda su di me, abbracciandomi e affondando la testa nell'incavo del mio collo."Ti amo, tanto tanto tanto" dice, sembrando un bambino, mentre io sorrido, e gli stampo l'ennesimo bacio sulle labbra, appena si allontana.
"Ma adesso, parliamo dell'altro problema" dico, facendogli corrugare lo sguardo.
"Jimin. Dimmi, avrò un nipotino o no?" chiedo e lui annuisce titubante.
"Ha detto che vuole tenerlo, ma ho paura che fosse solo l'euforia del momento.." sussurra, quasi come se avesse paura a dire qualcosa di sbagliato."Non penso, Jimin si affezionerebbe subito. Ma aspetta: è di Yoongi il bambino, sì?" scherzo, facendolo scoppiare a ridere, e annuire allo stesso tempo.
"L'ho detto anch'io" continua a ridere, facendomi sorridere immediatamente."Vabbè, stavo dicendo.." inizia, una volta calmate le risate
"Domani non vado a scuola, voglio accompagnarlo dal dottore. E verrà anche Jin" dice, prima che io risponda con un "E verrò anche io""Bene, anche perchè con 'me', intendevo anche te" dice sorridendo, e io inclino la testa di lato.
"Ormai, siamo una cosa sola" dico, vedendo le sue guance diventare rosse immediatamente, e il suo sorriso ampliarsi."Grazie, TaeTae" dico, mettendo anche l'altra mano sulla sua vita, e facendo scontrare i nostri fianchi, mentre gli do un bacio sulla guancia.
"Ma non ho fatto niente.." commenta, leggermente confuso."Era un 'grazie' generale. Perchè sei sempre al mio fianco" dico, vedendolo tornare a sorridere immediatamente.
"Beh, allora anche io ti ringrazio, perchè mi ami e so che non mi abbandonerai nel momento del bisogno" dice, per poi far scontrare le nostre labbra in un bacio molto più lungo degli altri, e anche molto più dolce.
STAI LEGGENDO
Butterfly |Taekook-Yoonmin|
FanfictionJeon Jungkook è un ragazzo di soli 17 anni. Frequenta il quarto anno della Seoul High School, insieme al suo migliore amico, Park Jimin. A Jungkook piace moltissimo fotografare cose, ma la cosa che più gli piace fotografare, sono le farfalle. Esse...