Jungkook's Pov
"Eomma" chiamo Jin, al volante, mentre aspettiamo che scenda anche Jimin, visto che oggi abbiamo deciso di non andare a scuola, per poter andare con lui, per questo controllo, poichè, conoscendolo si starà già affezionando a quello che sarà suo figlio, e se dovesse scoprire che il test abbia sbagliato, probabilmente avrebbe un crollo psicologico.
"Che c'è?" risponde Jin, mentre io faccio il labbruccio, sporgendomi verso i sedili anteriori, così da poterlo guardare.
"Voglio il gelato, ma Tae non vuole che lo mangi!" dico, indicando il mio ragazzo, che sta ridacchiando osservandomi."Ma è quasi marzo" dice Jin, concordando con Tae, mentre io sbuffo, incrociando le braccia al petto, e tornando con la schiena contro il sedile.
"Dai, piccoletto, prometto che mi farò perdonare" sussurra Tae al mio orecchio, mentre io annuisco, felice, avendo capito cosa voglia fare.
"Maniaco" commenta divertito, e sottovoce, ma abbastanza forte da poterlo sentire."Zitto, che hai un culo perfetto" sussurro al suo orecchio, facendolo arrossire, e mordersi il labbro a disagio.
"Ragazzi, non vorrei interrompere il vostro sussurrarvi cose sporche all'orecchio, ma penso che dovreste imparare a parlare molto più piano, visto che sento praticamente tutto." dice Jin, mentre noi scoppiamo a ridere, e in quel momento la portiera del passeggero si apre, rivelando la figura di Jimin.
"Ciao ragazzi" ci saluta, sorridente.
"Ciao Jiminnie" lo saluto io, seguito dagli altri due, mentre Jin mette in moto, e Jimin riprende a parlare al telefono."Come chi sono i ragazzi? Jin, Kook e Tae!" dice con fare ovvio, dopodichè, fa uno sguardo confuso, e si gira verso di me, e allunga la mano per passarmi il telefono che io prendo subito.
"Yoongi ha detto che vuole parlarti" spiega e io annuisco portando il telefono all'orecchio, mentre Jimin parla con Jin e Tae mi osserva.
"Pronto?" dico, sentendo un sospiro dall'altra parte.
"Sei un coglione" dice, e io corrugo le sopracciglia, in una smorfia confusa.
"Che ho fatto?" chiedo divertito, mentre mi mordo il labbro."Ieri, ho dovuto cercare di calmare Tae, perchè tu non eri ancora tornato a casa! Ma dico io: un messaggio potevi lasciarlo, no?" chiede, e io mi giro istintivamente verso il mio ragazzo, che continua ad osservarmi.
"Che ti ha detto?" chiedo, cercando di non sorridere per il modo in cui si preoccupa per me.
"Stava semplicemente iniziando a farsi paranoie, del tipo che volessi lasciarlo, ma non avendo il coraggio, te ne sei semplicemente andato. A volte, penso sia psicopatico, poi mi ricordo che anch'io penserei la stessa cosa, se fossi al suo posto, e semplicemente mi ritrovo a concordare con lui" spiega, facendomi ridacchiare."Beh, allora sei riuscito nel tuo intento, visto che non aveva niente, quando l'ho visto" dico, e lui sbuffa.
"Ci credo, dopo un'ora mi ha mandato un messaggio, nel quale diceva che sei tornato" ride, dopodichè si sente un'altra voce chiamarlo.
"Aish, devo andare. Ciao, e passami Jimin" dice, facendomi ridere per l'ultima frase, mentre passo nuovamente il telefono a Jimin.Mi avvicino a Tae, e poso la testa sulla sua spalla, dopo avergli dato un bacio sulla guancia, facendolo arrossire, mentre mi guarda confuso.
"Perchè?" chiede, e io sorrido scuotendo la testa, facendogli capire che non glielo dirò adesso.
"Aish, smettila. Non dovevi andare?" ci porta con i piedi per terra, Jimin, che sta ancora parlando al telefono.
"Stupido, vai se ti chiamano" continua.
STAI LEGGENDO
Butterfly |Taekook-Yoonmin|
FanfictionJeon Jungkook è un ragazzo di soli 17 anni. Frequenta il quarto anno della Seoul High School, insieme al suo migliore amico, Park Jimin. A Jungkook piace moltissimo fotografare cose, ma la cosa che più gli piace fotografare, sono le farfalle. Esse...