Questa è la storia del Gioco is it love Nicolae fratello maggiore di Drogo e Peter e della piccola Lorie.
Inizierò dal capitolo due perché devo rifare il capitolo uno.
Il mio scopo è di rigiocare il gioco cercando tutte le combinazioni per sbloccar...
Mentre sprofondo nel sonno, mi lascio cullare dal vento che soffia all'esterno.
Sono così stanca! Mi sembra di galleggiare su una nuvola.
Ormai mi sento talmente avvolta da questo tepore, che ha la meglio non solo sulla mia mente ma anche sul mio corpo.
La poltrona di velluto abbraccia il mio intero corpo. Il libro, ancora sulle mie ginocchia, si fa più leggero.
Improvvisamente sento una strana presenza nella stanca... non sono più sola!
Il cuore sembra uscire dal suo torpore e inizia a battere più forte. Se venissi beccata qui, verrei licenziata!
*SCENA SEGRETA*
Il mio lavoro qui potrebbe avere breve durata! Verrò licenziata prima ancora di incontrare il mio datore di lavoro.
Sollevo lentamente le palpebre, per essere certa di non star sognando.
Non mi sbagliavo, c'è qualcuno. Vedo la sagoma di un uomo, a pochi passi da me.
L'oscurità mi impedisce tuttavia di distinguere il suo volto e vedo solo una forma sfocata.
Scelta -Sono preoccupata.-
-Mi tranquillizzo.- x
Non c'è ragione di entrare nel panico. A prima vista, l'uomo non sembra minaccioso.
Forse Nicolae è semplicemente tornato prima del previsto. Dopotutto mi trovo ancora nella sua stanza.
Le palpebre ancora socchiuse, vedo l'uomo avvicinarsi.
La sua sagoma si muove nella mia direzione, senza che io riesca a vedere con precisione i suoi lineamenti. Come se non fosse reale.
Che stia sognando di nuovo?
Comunque, se si tratta di un sogno, non ha nulla in comune con il precedente. Non mi sento per niente in pericolo...
Anche se non riesco a vedere i suoi lineamenti, l'uomo non mi sembra affatto pericoloso. Al contrario, c'è qualcosa di rassicurante in lui.
Si trova a pochi centimetri da me, ma riesco più a sentirlo che a vederlo.
Mi passa dolcemente una mano tra i capelli, accarezzandone le ciocche, per poi posare le sue mani sulle mie spalle.
Scelta -È sconcertante.-
-È rilassate.- x
Mi lascio andare completamente, godendomi questo tocco rilassante. È esattamente ciò di cui avevo bisogno.
Le mani dell'uomo scivolano sulle mie spalle, e io non riesco a trattenere un tremito.
Allora mi rendo conto di essere completamente gelata.
Mi chiedo se dipenda dalle mani gelate dello sconosciuto, o sia la temperatura della stanza a essersi abbassata.
Come se potesse leggermi la mente, lo sconosciuto mi risistema la coperta sul corpo.
Sono colpita da questa attenzione premurosa. Nessuno si era mai preso cura di me in questo modo.
La curiosità ha la meglio su di me, così cerco di distinguere il volto della persona.
Mi volto verso di lui, sul punto di aprire completamente gli occhi, ma un rumore violento mi fa sussultare immediatamente.
Mi ci vuole qualche minuto per ricordarmi della ragione della mia presenza in questa stanza.
Poi, poco a poco, ogni cosa mi ritorna in mente. Il mio incubo, i rumori in corridoio, la mia escursione notturna e il mio ingresso nella camera di Nicolae...
Ripenso all'uomo che era qui con me e al rumore violento che ho sentito.
Guardandomi attorno, non vedo nessuno. Sono completamente sola nella stanza, come se non fosse accaduto nulla.
Cosa significa? Si è trattato solo di un sogno?
Ripensando a tutto, rabbrividisco, per poi rendermi conto di avere una coperta posata sulle spalle.
Scelta -È un caso.-
-Sono sbalordita.- x
Ma cosa significa?
Se non si è trattato di un sogno, allora dov'è finito l'uomo che mi ha messo questa coperta addosso? Era qui, ne sono sicura.
Scuotendo la testa, mi domando se non sia impazzita definitivamente.
Rimetto la coperta sulla poltrona, accanto al libro sui licantropi, per poi alzarmi e tornare nella mia stanza.
Non posso restare qui un minuto di più. Non voglio che qualcuno si renda conto che ho passato la notte nella stanza di Nicolae.
Ma, mentre mi avvicino alla porta, sento nuovamente il rumore. Piuttosto furtivo, ma assolutamente reale. Proprio dietro alla porta...
Sta volta ne sono certa, c'è qualcuno...
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