C.1.5: Tutti Odiano I Bartholy

1.5K 57 0
                                    

Per distendere l'atmosfera, Sarah si offre di mostrarmi la palestra del campus. Mi fa strada lungo diversi corridoio – tutti simili – fino a ritrovarci di fronte ad un pesante portone. Non so se sarò in grado di tornarci da sola. Ad ogni modo, la sala è piuttosto classica. Delle gradinate circondano un campo di basket e su un lato della palestra c'è tutto il necessario per gli allenamenti di football.

Ci buttiamo su due materassini e sdraiate in questo modo, complice forse l'atmosfera più intima per ritrovarci in un luogo chiuso e isolato, inizio a raccontarle del mio sogno.

Parlarne mi farà bene e mi piacerebbe anche avere un'opinione esterna in merito. Così le racconto della fuga dalla foresta e del lupo dagli occhi insolitamente umani. Le spiego della sensazione di trovarmi in un'altra epoca e dell'incontro con Ludwig. Lei minimizza scherzando sul fatto che potrei aver incontrato uno studente carino in facoltà e quindi averlo poi sognato nella notte. Anche se è una spiegazione logica, la trovo improbabile perché lui non aveva nulla a che fare con i ragazzi che si incontrano di solito. È stata proprio la sua unicità ad intrigarmi.

Anche in questo caso, sento che Sarah mi nasconde qualcosa, o comunque non mi sta dicendo tutto. Cosa sa che io non so, che mi sfugge? Spero di riuscire a tirarle fuori qualcosa dicendole del particolare del medaglione. In effetti questo risveglia la sua curiosità, così mi azzardo a dire qualcosa di più.

"... Ma la cosa più sconvolgente è che l'uomo che ho visto nel ritratto all'interno del ciondolo, mi è apparso per davvero! ed è la persona che ho incrociato questa mattina dai Bartholy, prima di venire in facoltà" nel confidare questa parte, mi rendo conto di quanto sembri tutto inverosimile.

Ma non ho dubbi a riguardo, i due volti erano identici!

Sarah però ritorna a farsi scontrosa "Se vuoi la mia opinione, stai facendo questi sogni a causa di quella famiglia... i Bartholy... e non è affatto sorprendente!" ancora una volta non si fa problemi a mostrare il suo disprezzo per la famiglia per cui lavoro. Persino il semplice nominarli le fa apparire una smorfia sul viso, come se pronunciare la parola Bartholy le lasciasse un cattivo sapore in bocca. Vedendo la mia espressione sempre più perplessa, prosegue "Non devi prenderla alla leggera Alice. Questi sogni mi sembrano più incubi... hai mai fatto dei sogni tanto contorti prima di venire qui?"

Torno a guardare il soffitto della palestra. Devo ammettere di si.

Dopo la morte dei miei genitori, nelle seguenti settimane, ho fatto degli strani sogni. Mi apparivano ogni notte vivi... finché non si trasformavano in esseri pallidi e senza vita... come zombi. Mi svegliavo di soprassalto con le lacrime agli occhi tanto era reale... era disturbante.

Tuttavia, non mi sento ancora pronta di raccontarle di quella parte della mia vita. Non le ho mai parlato dei miei genitori e non ho intenzione di farlo ora. È un po' troppo presto. Fortunatamente rompe il silenzio senza aspettare la mia risposta "I Bartholy sono diversi. Non puoi considerarli come noi. Non si comportano allo stesso modo"

"Che intendi dire?"

"Sono diversi punto! È tutto quello che ti serve sapere per il momento!" sinceramente tutte queste sue allusioni e mezze verità, stanno iniziando ad irritarmi, così come i suoi sbalzi d'umore quando si parla dei Bartholy. Sembra quasi che voglia lasciarmi nel dubbio di proposito. Sto per dirglielo quando vediamo Peter uscire dagli spogliatoi insieme ad altri studenti.

Sarah mette velocemente fine alla nostra conversazione e scappa via. Si odiano a tal punto?

*****

L'uscita di scena frettolosa di Sarah, mi da l'opportunità di avvicinarmi a Peter. Lui mi rivolge un timido sorriso che ricambio mentre mi alzo dal materassino per andare verso di lui. Questa è la prima volta che ci incontriamo fuori dal maniero. Sia lui che Drogo frequentano l'università. Nicolae, da quello che ho capito, ha altre preoccupazioni.

Is it Love? NicolaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora