Capitolo 4: L'Ironia Del Destino

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Verso molte lacrime prima di riuscire a calmarmi. Esausta resto a fissare le ore che si susseguono inesorabili sulla mia sveglia. Non riesco a prendere sonno.

Domani avrò un aspetto orribile... come quasi ogni giorno ormai.

Ultimamente, faccio davvero fatica a vedere del positivo nella mia vita. Mi sembra tutto confuso e senza senso. La mia mente è ossessionata da Nicolae, dalla sua vita passata. Vorrei togliermelo dalla testa, ma come?

Mi rigiro nel letto, senza riuscire a combinare nulla. Forse dovrei alzarmi, leggere, guardare un film... provo a mettermi a sedere per accendere la luce, ma è come se fossi paralizzata nel corpo e nell'anima. Non riesco a fare alcun movimento. Posso solo continuare a fissare la stanza immersa nell'oscurità, mentre cupi pensieri mi affollano la mente.

Penso alla mia vita qui, a Mystery Spell, al passato di Nicolae, al difficile rapporto con Lorie e soprattutto, alle sue ultime rivelazioni. Più ci penso e più mi viene sonno. Le ombre della stanza si fanno via via più sfocate, i contorni dei mobili e degli oggetti sfumano, rendendo impossibile dire dove termina uno e inizia l'altro. Il chiaro di luna filtra attraverso le tende, creando un'atmosfera tetra. Come se nella stanza si stesse formando un banco di nebbia.

Questa specie di foschia si intensifica, le forme e i contorni svaniscono nella nebbia. Ciò che resta della stanza inizia a vorticare, come se fossi in un sogno ma non sto sognando. Sono completamente sveglia.

Serro forte le palpebre, provando a scacciare questa visione irreale, dicendomi che è solo nella mia testa, ma quando riapro gli occhi, non sono più nella mia stanza.

Mi trovo in una camera, ma non nella mia, anche se ho l'impressione di esserci già stata. La carta da parati e il tappeto, hanno un'aria vagamente familiare.

Solo dopo diverso tempo capisco di essere in un sogno. Questo spiega la sensazione di estraneità. Eppure è diverso da quelli precedenti, perché al contrario degli altri, non ci sono. È come se galleggiassi sulla scena, come fossi la semplice spettatrice di una storia che non mi riguarda.

Ancora avvolta dalla lieve foschia, non sento alcun rumore ma la mia attenzione viene attirata da una luce fioca, dall'altra parte della stanza. Mi avvicino alla luce e più avanzo più l'immagine si fa chiara. Distinguo i contorni di una scrivania, poi vedo diversi fogli sparpagliati e sopra i fogli le mani di un uomo.

Stringo gli occhi per vedere meglio, e se inizialmente la scena appare veloce e confusa, pian piano tutto diventa più chiaro.

So dove mi trovo, sono nella stanza di Nicolae, il mago. È lui l'uomo seduto alla scrivania, sembra pensieroso. Alla fine prende il foglio che teneva tra le mani, lo accartoccia e lo butta a terra. Abbasso gli occhi e noto che il pavimento è pieno di carta appallottolata.

Prende un nuovo foglio, immerge la penna nel calamaio e ricomincia a scrivere. Mi avvicino ancora per guardare meglio. Se all'inizio le parole sono sfocante e indistinte, presto prendono forma davanti a i miei occhi. Riconosco la scrittura tonda ed elegante di Nicolae.

Più che leggere, percepisco il significato delle parole. Rimango ad osservarlo a lungo, mentre annuncia alla sua fidanzata che disobbedirà al volere del padre e la sposerà. Cita il trucco di magia e la presenza dell'asso di cuori.

Questa è la stessa lettera che ho trovato nella scatola di legno sul caminetto in soggiorno.

Leggere queste frasi mi sconvolge perché so che sono indirizzate a me. O meglio, alla donna che sono nei miei sogni. Le sue parole sono travolgenti, colme di un amore puro e sincero. La chiama Mio eterno amore, ed è ironico conoscendo il suo castigo. Quello stesso amore che lo consuma da secoli.

Is it Love? NicolaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora