Is it Love? Nicolae

C.8-2: Il Seme Del Dubbio

 Una volta al sicuro, tra le confortevoli quattro mura della mia stanza, mi getto sul letto in preda a mille dubbi. Alzo le braccia sopra la testa, pensando alla mia relazione con Nicolae.

È davvero sostenibile?

Che cerchi solo di proteggersi da sé stesso? Nascondendo ciò che si trova nel suo profondo, si assicura di non mostrare la propria fragilità. Dopo la morte della sua fidanzata, ha fatto di tutto per diventare più forte, arrivando al punto di cacciare delle creature probabilmente innocenti. Come posso io, una semplice umana dalla vita banale, permettermi di dare delle lezioni a lui, un vampiro centenario colpito dalle prove del tempo?

Contorcendomi sul letto, ho un furioso desiderio di esprimere la mia frustrazione, ma alla fine mi trattengo. Non servirebbe a cambiare la situazione, e tutta questa tensione mi ha sfinita...

Sentendo le palpebre pesanti, lascio che la stanchezza si impadronisca di me e, pian piano, mi addormento.

Un piacevole tepore mi scalda il viso, accarezzato da una leggera brezza. Apro gli occhi, ritrovandomi nel parco dell'Università di Londra. Il mio sguardo si perde nella contemplazione delle foglie che ondeggiano al vento, e io provo la stessa sensazione di leggerezza, sentendomi felice e innamorata.

"Alice? Siete con me?" sussulto, colta di sorpresa, dalla voce di Ludwig, e riporto subito lo sguardo su di lui. Ho la sensazione di essere tutta rossa in viso.

"Scusate..." dico, sbattendo le ciglia per non mostrare il mio imbarazzo "Certo... che sono con voi" Ludwig si lascia sfuggire un sospiro che è per metà una risata di fronte al mio broncio arrossato. Serro le labbra per non sorridere a mia volta. Lui è sempre così gentile con me! Ogni volta penso a quanto sia fortunata ad averlo come amico.

"Amo quando mi guardate così... con quegli occhi" alla sua affermazione, non riesco proprio a trattenermi dal ridacchiare come una ragazzina.

"Non vedo l'ora di vedervi nel vostro abito, al ballo..."

Il ballo... il mio cuore palpita di gioia, anche se l'idea di andarci con lui mi rende stranamente inquieta. Ludwig posa la mano sulla mia, e il calore della sua pelle mi tranquillizza.

"Non vedo l'ora che arrivi il momento in cui potrò accompagnarvi sulla pista da ballo, per danzare di fronte a tutti" il mio respiro si fa più intenso nel sentirmi le guance avvampare per l'imbarazzo. Non so come reagire.

"Vedo che siete preoccupata..." alzo lo sguardo incontrando il suo viso, mentre si avvicina per picchiettarmi la punta del naso con l'indice "Vi si arriccia il nasino quando siete in ansia. Ma scacciate quei pensieri cupi! Non ho intenzione di lasciare la padrona del mio cuore ad affrontare questa prova tutta da sola" inclino la testa per concentrarmi su ogni dettaglio del suo bel viso: i capelli castani e setosi mossi dal vento, i suoi occhi brillanti di allegria e dolcezza, la linea decisa del suo naso, la bianca cicatrice che gli accarezza la guancia... è davvero un gran bel ragazzo, ma soprattutto è mio amico.

"Fareste meglio a trovare in fretta il vostro sorriso, o dovrò andarlo a cercare" dice, richiamandomi, ancora una volta, dai miei pensieri. Sospiro a causa del dolce desiderio che sento nei suoi confronti. Vorrei che mi baciasse, ma allo stesso tempo, ho paura di mettere a rischio la nostra amicizia.

"Dovete scusarmi, Ludwig" dico, infine, abbassando lo sguardo sulle mie mani "Non sono di grande compagnia, oggi. Credo... di pensare un po' troppo"

"Non scusatevi di essere voi stessa, quando siete con me. Anche se, si, oggi sembrate proprio distratta!" gli assesto un lieve colpo alla spalla e ci lasciamo andare in una risata. Per alcuni secondi, che sembrano durare un'eternità, restiamo a guardarci in silenzio. Poi torno in me, e ristabilisco una giusta distanza.