C.7-2: Il Lupo Dentro

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Al risveglio, allungo un braccio in cerca di Nicolae, e mi rendo conto di essere sola. Deve aver già iniziato la sua giornata, non l'ho nemmeno sentito uscire. Inspiro profondamente, stiracchiandomi e assaporando il piacevole indolenzimento del corpo. Malgrado la notte passata sul divano, mi sento ristorata e so chi devo ringraziare per questo.

Purtroppo è tempo di uscire dalla mia bolla e tornare nel mondo reale, così esco dalla biblioteca facendo attenzione a non farmi vedere, per poi raggiungere in fretta la mia stanza. Come arrivo in camera, getto a terra i vestiti e vado a fare un bagno. Visto che è ancora presto, posso prendermi tutto il tempo che mi serve.

Scivolo nell'acqua calda della mia vasca, godendomi la morbida carezza della schiuma sulla pelle, immaginando il tocco sensuale delle mani di Nicolae. Mi rilasso, sognando ad occhi aperti, beandomi del momento di pura serenità.

Mi asciugo e mi infilo l'uniforme. Già pronta per uscire, esito un istante, appoggio la borsa e torno in bagno per truccarmi un po'. Oggi, voglio sentirmi carina!

Scendo le scale, decisamente più leggera rispetto alla notte scorsa, e quando arrivo in fondo per poco non vado a sbattere contro Peter.

Guardiamo il lato positivo: almeno non è Drogo!

"Oh, buongiorno Peter! Scusami, non ti avevo visto!" dico, sorpresa per essermelo ritrovata davanti all'improvviso.

"Non preoccuparti... ti aspettavo" ora sono anche più sorpresa di prima, cosa evidente dalla mia espressione, perché si affretta subito a spiegare "Nicolae mi ha chiesto di accompagnarti al Campus, stamattina"

Arriccio le labbra, avrei preferito fosse lui stesso ad accompagnarmi, per passare altro tempo insieme. Però trovo carino il fatto che si preoccupi per me e cerchi di rassicurarmi, anche se non sono una ragazzina indifesa.

"Oh, sei stato gentile ad accettare" lui alza le spalle "In ogni caso, ci sto andando anche io. Tanto vale fare la strada insieme" poi la sua espressione si addolcisce, e posandomi una mano sulla spalla dice "Nicola mi ha detto quello che vi è successo. Finché non ne sapremo di più, sarà meglio che tu non rimanga sola" la sua tenerezza mi fa dimenticare la freddezza del suo tocco, e la sua preoccupazione mi commuove. Però, ancora non sappiamo chi fosse il bersaglio, tutto porterebbe a pensare che qualcuno ce l'abbia con la famiglia Bartholy. Vista l'influenza del padre, è una possibilità da non trascurare.

Rabbrividisco ogni volta che ripenso all'incidente... almeno c'è un lato positivo in tutto questo: non è Drogo ad accompagnarmi. Lui mi avrebbe direttamente spinta sotto le ruote della macchina!

Lasciamo il maniero, diretti in università. Peter non è un tipo loquace, e io non ho argomenti di discussione da proporre, perciò facciamo la strada in silenzio. Approfitto della passeggiata, per ripensare al sogno della notte scorsa.

Nicolae sostiene che non ci sia alcun collegamento, ma più ci penso e più mi convinco che quegli studenti abbiano giocato un ruolo fondamentale in questa storia.

Ma perché? E soprattutto, per chi? Un rumore attira la mia attenzione, distraendomi dalle mie congetture. Lancio un'occhiata discreta oltre le mie spalle, non ho il coraggio di girarmi completamente perché Peter mi sta osservando con la coda dell'occhio, ma ho notato una macchina e sono sicura che sia nera. Proprio come quella che ha cercato di investirmi ieri mattina!

Mi sento sbiancare, la saliva azzerata, mentre cerco di reprimere il senso di panico che inizia ad attanagliarmi. Devo smetterla di preoccuparmi, mi dico, non è l'unica macchina nera a girare a Mystery Spell! Ciò nonostante, non riesco proprio a stare tranquilla, e Peter lo nota.

"Va tutto bene, Alice?"

"Io... credo che una macchina ci stia seguendo" Peter aggrotta la fronte "Seguiti?" annuisco "Da quella macchina!" dico, additando l'auto che ho notato e che... è scomparsa. Mi giro per guardare meglio, siamo gli unici in tutta la strada.

Is it Love? NicolaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora