Capitolo 3: Una Mattina Serena

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Mi sveglio con la luce del sole che filtra dalle finestre. Stanotte nessun sogno ha disturbato il mio sonno, e mi sento in piena forma.

Salto giù dal letto, stiracchio gambe e braccia e prendo profondo respiro. Spalanco la finestra per far entrare un po' d'aria fresca e crogiolarmi nel calore di questa bellissima giornata.

Voglio assolutamente dimenticare i problemi legati ai Bartholy e concentrarmi sulla mia vita. In fondo, sono arrivata a Mystery Spell proprio per ricominciare da capo!

Piena d'energia, grazie ad un vero sonno ristoratore, faccio una bella doccia e mi preparo per l'università.

Nel scendere le scale per andare in sala da pranzo, inizio a sentire una lieve tensione. Mi sento nervosa all'idea di incontrare Nicolae dopo l'episodio di ieri sera.

Fortunatamente la sala è vuota e riesco a fare colazione tranquilla. Mentre mi verso una tazza di cioccolata, mi sfioro le labbra con la punta delle dita ripensando al bacio di Nicolae. Senza rendermene conto mi ritrovo a sorridere.

È possibile che provi qualcosa per me? Anche se mi piacerebbe, fatico a crederci.

Persa tra mille ragionamenti, non mi accorgo della presenza di Peter.

"Oh, mi hai spaventata!" esclamo portandomi una mano al petto.

"Perdonami Alice, non ne avevo intenzione. Dormito bene?"

"Per una volta ho passato una notte serena, non posso lamentarmi!" Peter mi rivolge un dolce sorriso che riscalda i suoi occhi verdi e luminosi, e il mio cuore.

"Ottimo! Credo di aver capito che fai spesso strani sogni... è così?" annuisco "Si, dal mio arrivo qui ho iniziato a fare dei sogni parecchio... bizzarri" e, come se non bastasse, ho fatto anche dei sogni lucidi con tuo fratello! Ma ovviamente questa è una cosa che tengo per me.

Peter mi è piaciuto fin da subito, al contrario di Drogo, è sempre gentile e garbato. Sembra una persona premurosa, allla quale importano i sentimenti altrui. Anche se si porta dietro un'aura di malinconia. In un qualche modo, credo di capire la sua tristezza, la sento vicina e simile alla mia. Il tipo di tristezza di chi ha perduto qualcuno di caro.

Nel mio caso si tratta dei genitori, ma lui? Quante persone amate avrà visto morire nel corso degli anni?

A prescindere da questo, sento che Peter nasconde una profonda ferita, e la sua gentilezza mi fa venire voglia di aiutarlo.

"Stai andando al campus?" chiedo.

"Si, potremmo andare insieme se ti va" accetto volentieri. Potrebbe essere una buona occasione per parlare un po'. Magari riuscirò a scoprire qualcosa in più su di lui... o potremmo parlare di Nicolae, un argomento che mi interessa particolarmente. Forse Peter conosce la sua storia e potrebbe fornirmi altri dettagli, così potrei capirlo meglio... e il bacio di ieri...

Finisco la cioccolata con un unico sorso, sperando che Peter non si accorga del mio improvviso rossore sul viso.

Sparecchio le mie cose, prendo i libri e usciamo.

*****

Il tragitto dal maniero all'università non è molto lungo, ma non è nemmeno così breve e l'idea di farlo tutto in silenzio non mi entusiasma. Inoltre, non voglio proprio sprecare questa occasione per scoprire qualcosa di più.

"Sai, Nicolae mi ha parlato della sua fidanza e della nostra somiglianza... immagino ne sia al corrente anche tu" Peter solleva gli occhi dalla strada per fissarmi con quel suo sguardo impassibile. Difficile dire cosa gli passi per la mente, però sono certa di aver suscitato il suo interesse "Perché non mi avete detto niente quando sono arrivata? Almeno avrei potuto... non so... prepararmi" non ricevo alcuna risposta o commento. Peter si limita ad osservarmi, e sono certa di leggere nei suoi occhi leggo una punta di imbarazzo.

Is it Love? NicolaeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora