Il lunedì mattina, Jungkook, era particolarmente felice. Si era alzato volentieri, cosa stranissima agli occhi del fratello e del migliore amico, perché il minore era sempre stato un tipo da "svegliami presto e ti strappo gli occhi a morsi".
Sapevano benissimo che si trattasse di ciò che era accaduto alla festa, ma non si aspettavano che Taehyung influenzasse in quel modo la quotidianità del moro.《Che palle stamattina ho il compito di matematica.》
Jimin si ritrovò a piagnucolare e a sbattere con forse un po' troppa forza l'anta del suo armadietto, tanto da attirare lo sguardo di alcuni studenti su di loro. Arrossì leggermente girandosi verso Jungkook che intanto era scoppiato a ridere e gli aveva circondato le spalle.
《Tranquillo Hyung, andrà bene. Ieri sera ti sei impegnato molto nonostante la mia continua parlantina monotona e davvero fastidiosa continuava a infastidire le tue meravigliose orecchie.》
Jungkook gli rivolse un sorriso rassicurante alla quale Jimin ricambiò, sentendosi davvero fortunato ad avere un amico del genere.
《Non è questione di voci, Jeon. Tu sei tutto fastidioso, costantemente.》
Lo prese in giro facendogli apparire sul viso un adorabile broncio, il moro si staccò da lui e gli tirò un piccolo pugno sulla spalla.
《Aish! Zitto sgorbio e rispetta i più piccoli!》
Jimin si mise a ridere e aspettò che l'amico chiudesse l'armadietto per poter
andare in classe e magari approfittarne per ripassare per il compito.
Ma evidentemente, questo, non era il piano della mattinata.《Wow Kim è stata la migliore festa di sempre! Complimenti!》
Urlò un ragazzo di qualche anno più grande, proprio dietro di loro. Jungkook appena sentì quel nome, si girò e come immaginava-o come sperava-Taehyung era lì dietro di loro che sorrideva e ringraziava il ragazzo che si era complimentato sulla festa di sabato. Era stramaledettamente bello anche quel giorno con una semplice maglietta bianca. I capelli scompigliati lo avevano lasciato un attimo disorientato ma si sentì bene quando vide il sorriso del ragazzo. Era incredibile come lo stato d'animo di Taehyung influenzasse lo stato d'animo di Jungkook.
Decise di tornare alla realtà solo quando Jimin tossì per attirare la sua attenzione.
《Smetti di sbavare e andiamo in classe che voglio ripassare》
Jungkook alzò gli occhi al cielo e dopodiché chiuse l'armadietto, fece per girarsi e iniziando a camminare qualcosa andò storto.
Qualcuno gli era andato a sbattere contro facendolo cadere a terra e facendolo imprecare per la botta improvvisa.Oh Jungkook e le sue figure di merda.
《Oh, scusa amico.》
"Oh no dimmi che non è lui. Ti prego. Tutti, ma non lui."
Jungkook si ritrovò a pregare mentalmente ogni santo esistente, ma purtroppo quando alzò la testa si rese conto che il destino non era proprio dalla sua parte. Taehyung era davanti a lui che lo fissava con il suo solito sorriso rettangolare in tutta la sua bellezza, ovviamente Jungkook teneva a sottolineare sempre-e dico sempre-quanto Taehyung fosse bello.
《Hey, ci sei?》
Ridacchiò Taehyung allungando la mano per aiutare il ragazzo davanti a sé, che stava ancora per terra con uno sguardo disorientato sul volto, ad alzarsi.
《Oh si, si ci sono.》
Jungkook non aveva idea di come fosse riuscito ad avere il coraggio nel pronunciare velocemente quelle parole, ma ne era felice. Almeno aveva evitato di fare, per l'ennesima volta, la figura dell'idiota. Afferrò la mano di Taehyung, che alla stretta rabbrividì, e si alzò da terra.
《Grazie Taehyung e scusami non ti avevo visto.》
Mormorò il moro appena si era alzato e, con disappunto, aveva staccato le loro mani.
《Scusami tu Jungkook, non stavo guardando.》
Sorrise il biondo radunando i libri di Jungkook, sparsi per terra per la caduta, e porgerglieli successivamente.
Jungkook fu davvero sorpreso, confuso, spaesato, sconvolto. Insomma non stava capendo proprio niente. Stavano succedendo troppe cose insieme e, probabilmente sarebbe finito per svenire.E OHMIODIO SI RICORDA IL MIO NOME.
《Grazie..》
Mormorò e arrossendo abbassò lo sguardo sui libri, prendendoli tra le mani.
《Di niente, ora scusami devo andare. Ci si vede in giro.》
Il biondo, dopo avergli fatto il sorriso più bello al mondo-sottolineando che fosse un semplicissimo sorriso-se ne andò salutandolo con un gesto veloce della mano.
Rimase qualche secondo, forse minuti, a guardare il vuoto e a cercare di realizzare ciò che fosse appena successo, almeno finché non arrivò Jimin a risvegliarlo dal suo stato di trance e obbligarlo ad andare in classe.Beh inutile dire che Jungkook fece la testa di Jimin grande quanto tre elefanti con le gonnelline rosa in equilibrio uno sopra all'altro su una palla gonfiabile che cheerleader spostatevi... (riprende fiato)
(Okay si lo so ho un immaginazione fantastica, niente complimenti.)
Jimin, dal canto suo, era sempre più dubbioso sui comportamenti di Taehyung. Ma di certo non avrebbe demoralizzato il suo migliore amico per qualche suo stupido dubbio, in fondo le cose stavano finalmente andando bene per Jungkook. Finalmente dopo due anni era riuscito a parlare e a farsi notare da Taehyung, la sua cotta. Quindi Jimin si trovò a pensare che forse si stava solo preoccupando troppo per il suo migliore amico, tuttavia voleva solo che in tutta quella storia non fosse proprio Jungkook a rimanerci troppo scottato. Era forse sbagliato preoccuparsi per qualcuno a cui tieni forse più della tua stessa vita?
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Bello da far male//Vkook. {Completata}
Fanfiction▪︎Storia a tematica gay, qualsiasi fatto o detto risalente a persone o gruppi reali sono frutto di fantasia adolescenziale. ●ATTENZIONE: Saranno presenti possibili scene di sesso e violenza, e un linguaggio scurrile.● _《Don't...