Una settimana dopo, Lunedì.
Era passata una settimana da quello che era successo nel bagno della mensa. Jungkook fu ricoverato per quattro giorni, aveva preso una gran bella botta alla testa e in più i calci che aveva ricevuto avevano danneggiato alcuni organi interni, tanto da fargli vomitare sangue in continuazione. Fortunatamente però non era stato niente di così grave, quindi dopo quattro giorni lo avevano rimandato a casa con l'obbligo di riposarsi.
Una volta a casa, Namjoon lo aveva costretto a mettersi a letto e lo aveva viziato in tutti i modi possibili per farlo stare meglio. Jimin non lo aveva lasciato un'istante. Si sentiva tremendamente in colpa. Era già la seconda volta che Jungkook le aveva prese e lui non aveva fatto niente per evitarlo o per difenderlo. Solo che questa volta lo aveva fatto preoccupare davvero tanto, vederlo in quello stato lo aveva spaventato terribilmente. È stata una scena orribile, si era ripromesso moltissime volte che lo avrebbe sempre protetto dal resto del mondo e invece aveva fallito già per ben due volte. Si sentiva uno schifo.
Era lunedì e da lì a poco sarebbe iniziata la prima lezione della giornata. Jungkook era ancora nel letto, non aveva nessuna intenzione di alzarsi. Non voleva andare a scuola. Sapeva che una volta varcato l'ingresso tutti si sarebbero girati a fissarlo. Era ridotto un po' maluccio a partire dal sopracciglio spaccato al labbro, alla guancia viola allo stomaco completamente nero e dolorante. Certo il dolore era un po' diminuito grazie agli antidolorifici ma di poco, il dolore c'era. Più che altro c'era quello emotivo. Oh quello non sarebbe sparito con nessun antidolorifico, purtroppo.
Alla fine, però, decise di alzarsi e si diresse in bagno. Più stava a casa più si sentiva opprimere dentro.
Quando tornò in stanza, si mise una t-shirt nera abbinata a degli skinny jeans neri, le scarpe e una felpa nera molto più grande di lui. Quando fu pronto scese di sotto e si mise a sedere al tavolo dove un Namjoon piuttosto sorpreso e preoccupato lo avvolse in un abbraccio.
{...}
Namjoon fermò la macchina davanti scuola e baciò Jungkook sulla fronte prima che lui potesse scendere.
《Qualsiasi cosa, ti prego.. chiamami. Okay?》
Capì che il fratello era molto preoccupato così annuì e accennò un piccolo sorriso. Dopodiché uscì dalla macchina e andò verso Jimin che era intento a parlare con un paio di ragazzi.
Jungkook abbracciò il suo Hyung da dietro e appoggiò la guancia contro la sua schiena respirandone il profumo.
Jimin inizialmente sussultò ma riconobbe subito le mani del suo migliore amico, così salutò i due ragazzi e si girò verso il più piccolo.《Che diamine ci fai qua?》
Il maggiore lo guardò male mentre il più piccolo infilò le mani nelle tasche della sua felpa enorme. Jimin trovò così tanto adorabile il suo migliore amico che si stringeva in una felpa molto più grande di lui che si chiese chi avrebbe avuto anche solo l'idea di far del male ad una creatura del genere.
《A casa mi annoiavo, e poi sto bene adesso.》
Jimin aprì la bocca per ribattere ma il suo migliore amico lo abbracciò facendogli bloccare le parole in gola.
《Poi mi mancavi..》
Borbottò contro il suo petto e Jimin quasi fece fatica a capirlo, ma lo trovò tremendamente dolce.
《Sei impossibile..》
Mormorò ma sorrise, era felice di riavere il ragazzo di nuovo vicino a sé anche a scuola.
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Bello da far male//Vkook. {Completata}
Fanfiction▪︎Storia a tematica gay, qualsiasi fatto o detto risalente a persone o gruppi reali sono frutto di fantasia adolescenziale. ●ATTENZIONE: Saranno presenti possibili scene di sesso e violenza, e un linguaggio scurrile.● _《Don't...