♡●L'åmørė cøłpï§cė åncørå(45)●♡

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23 dicembre

La sera del 22, l'intero gruppo, aveva giocato ad obbligo e verità nel loro grande salotto per passare del tempo insieme, usarono degli obblighi assurdi e fecero domande veramente stupide arrivando a prendersi in giro e a volte finendo anche per battibeccare, ma a loro andava bene così, perché non c'era cosa più bella che ridere e scherzare tra di loro come una vera famiglia. E la cosa più fantastica era l'atmosfera creatasi, il calore del camino che li avvolgeva, le luminose decorazioni che arredavano armoniosamente l'intera stanza e il grosso albero verde pieno di dolcissime lucine colorate rendeva il tutto veramente caldo e amorevole.
Beh, dopotutto erano nel periodo di Natale.

Uno degli ultimi obblighi fu rivolto ad Hoseok nella quale avrebbe dovuto, la mattina seguente, andare a prendere la colazione per tutto il gruppo. Per lui, però, era un po' una scocciatura perché odiava alzarsi presto e dover uscire con quel freddo invernale di dicembre, lo sconsolava e non poco.

Lui non sapeva, però, che i ragazzi, inconsapevolmente, avevano dato una svolta alla sua vita.

{

...}

La mattina dopo, il 23 dicembre, il ragazzo dai capelli rossi, costretto ad alzarsi a causa della sveglia statagli messa dal minore del gruppo la sera precedente per aiutarlo a svegliarsi, raggiunse il bagno barcollando a destra e manca per il sonno che ancora lo stava rincoglionendo. Riuscì a riprendersi ed uscire dalla camera da letto lavato e profumato in 25 minuti. Scese in cucina, dove con sua grande sorpresa, trovò un ragazzino ancora mezzo addormentato, con il giacchetto e i capelli spettinati, ad aspettarlo. Hoseok lo guardò confuso e gli si avvicinò, avvolgendogli calorosamente le braccia intorno al suo corpo caldo ed estremamente teso. Il ragazzino, senza esitare, poggiò la testa sul suo petto rilassandosi subito e sospirò stancamente, strofinando la guancia contro il tessuto della sua maglietta.

《Perché sei in piedi a quest'ora e indossi il giacchetto, Jungkookie?》

Chiese il maggiore accarezzandogli dolcemente la schiena, il minore inizialmente rispose con un piccolo mugolio, facendo intenerire l'altro, per poi sospirare e staccarsi dalle sue braccia tanto calde.

《Dopo che siamo andati a letto ieri sera, Jimin è praticamente piombato in camera mia urlandomi contro che avrei dovuto farti compagnia stamattina e..》

Il ragazzo si portò una mano davanti alla bocca per cercare di nascondere, educatamente, lo sbadiglio che presto smosse le sue labbra.
Hoseok non poté far a meno di pensare quanta infinita dolcezza potesse trasmettere l'altro con un gesto tanto banale.

《E.. non fraintendermi, sono contento di farti compagnia ma sono le 8 del mattino e avrei di gran lunga preferito rimanere a letto con il mio ragazzo.》

Borbottò assonnato ricevendo in risposta un risolino dal rosso, che con fare affettivo, gli avvolse il braccio intorno alle spalle, nonostante comunque non potesse negare di aver ricevuto una pugnalata dritta al petto.

"Con il mio ragazzo.."

Aveva desiderato di sentirsi chiamare così dal minore talmente tante volte che faceva male soltanto il pensiero che non sarebbe mai stato suo, questo gli bruciava letteralmente i polmoni, a volte, impedendogli di respirare normalmente.

Come aveva fatto ad innamorarsi del minore?
Beh, in realtà la domanda era un'altra. Come diamine si faceva a NON  innamorarsi di Jungkook?

Bello da far male//Vkook. {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora