Nei giorni successivi Jungkook aveva in mente sempre il solito pensiero. Anzi... la solita scena.
Gli occhi di Taehyung, il suo sorriso rettangolare e la sua strana dolcezza.
Come aveva fatto ad innamorarsi in quella maniera così assurda nessuno ancora era riuscito a spiegarselo. In ogni caso, Jimin era comunque dubbioso. Insomma okay, era felice di vedere il suo migliore amico sorridente, ma quello che non gli tornava era che Taehyung non era stato stronzo o meschino come tutti lo descrivevano. Anzi si poteva anche dire che sembrasse quasi dolce? Così aveva raccontato l'amico. Era più confuso che mai, ma nonostante ciò al moro non disse niente. Non voleva deprimerlo con i suoi pensieri egoisti, in fondo potevano semplicemente essere delle stupide paranoie che si stava creando per aver visto troppi film adolescenziali.
{...}
Quella mattina, quando arrivarono a scuola raggiunsero immediatamente i loro armadietti, presero i libri e si diressero verso le loro classi.
《Domani hai qualche interrogazione?》
Jimin attirò l'attenzione del migliore amico, immerso come al suo solito in qualche pensiero particolare, alla quale scosse la testa e si passò una mano tra i capelli, tanto da far sorridere il ragazzo accanto a lui.
《Dovresti smetterla di passarti la mano tra i capelli in quel modo.》
Jungkook aggrottò la fronte e lo guardò confuso, poi il biondo gli fece cenno con la testa di guardare alla sua sinistra e quando il moro lo fece arrossì prontamente e riportò, con particolare velocità, lo sguardo sul suo migliore amico.
《P-Perchè quelle ragazze mi stanno guardando come se fossi un dolcetto?》
Si ritrovò a mugulare e ad alzare gli occhi al cielo quando l'amico scoppiò a ridere.
《Perché sei un coniglietto di cioccolato, Kookie.》
Jimin circondò le spalle del moro e in cambio incassò una leggera gomitata nello stomaco che lo fece ridere ancora di più. Jungkook borbottò qualcosa di incomprensibile e poi girò lo sguardo esasperato.
Incrociò gli occhi magnetici di Taehyung e in una frazione di secondo riuscì ad arrossire e scappare velocemente in classe sotto lo sguardo confuso di Jimin.Due lezioni erano quelle che Jungkook condivideva con Taehyung. Letteratura coreana e Inglese. E Jungkook amava un po' di più l'inglese per due semplici motivi.
Uno. Amava quella lingua a prescindere, l'aveva sempre amata. Sin da piccolo aveva sognato di visitare l'America e magari riuscire ad entrare in una delle prestigiose università presenti nella zona. Namjoon aveva fatto l'università proprio in America dopo aver ricevuto una borsa di studio, era riuscito a pagarsi l'aereo e il dormitorio e si era laureato con il massimo dei voti. Dire che invidiava suo fratello era poco, però allo stesso tempo si riteneva fortunato perché era proprio grazie a lui che era molto bravo in inglese e ne sapeva più degli altri in materia. Sperava davvero tanto di riuscire ad avere la borsa di studio e abbastanza soldi per lasciare la Corea e inseguire il suo più grande sogno. Tuttavia non credeva potesse mai accadere una cosa simile.
Due. A volte Taehyung si sedeva accanto a lui perché era sempre l'unico posto libero che rimaneva quando la prof cambiava i posti a suo piacimento.
La prima lezione era Inglese, Taehyung era accanto a Jungkook.
Il moro stava avendo un vero e proprio tornado di emozioni dentro di sé, il biondo non vedeva l'ora che suonasse la campanella per tornare ad allenarsi in campo.{...}
La fine della lezione, per conto di Jungkook, era arrivata troppo in fretta. Quando uscì dalla classe venne avvolto dal suo migliore amico che gli aveva circondato le spalle.
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Bello da far male//Vkook. {Completata}
Fanfiction▪︎Storia a tematica gay, qualsiasi fatto o detto risalente a persone o gruppi reali sono frutto di fantasia adolescenziale. ●ATTENZIONE: Saranno presenti possibili scene di sesso e violenza, e un linguaggio scurrile.● _《Don't...