●Nøn łø cønø§cø.●(11)

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Per le due settimane seguenti Jungkook non andò a scuola.
Aveva pensato che forse era stato troppo presto rientrare solo dopo una settimana dall'incidente. Così decise di riposarsi e cercare di guarire una buona volta. Namjoon aveva avvertito il preside, che si era rivelato molto disponibile in caso ci fosse stato bisogno, ed era rimasto accanto a Jungkook tutto il tempo. Jimin, subito dopo scuola, andava a trovarlo e si fermava spesso a dormire, lo aggiornava con le lezioni in modo da non farlo rimanere indietro e cercava di farlo svagare al meglio possibile. Le ferite sul viso erano quasi guarite del tutto e così anche quelle allo stomaco. Jungkook si sentiva già molto meglio fisicamente.
Fisicamente certo, ma non mentalmente. In realtà, Jungkook era distrutto e non capiva perché ma nonostante ciò che Taehyung gli aveva fatto continuava a stare male per lui.
Si chiedeva perché facesse tanto male. Si chiedeva perché l'amore facesse tanto male.

{...}

Era mercoledì quando decise di tornare a scuola. Aveva deciso di indossare una camicia larga azzurra aperta e una t-shirt nera sotto, degli Skinny jeans neri con scarpe altrettanto nere. Diciamo che effettivamente il colore nero era un po' il suo umore in quel periodo.

Stava raggiungendo il suo migliore amico agli armadietti quando vide Taehyung avvinghiato ad una ragazza davvero molto carina.

Inizialmente Jungkook pensò fosse una delle solite, quindi ci fece poco caso in verità. Poi quando fu costretto a passare più vicino a loro per causa di un ragazzo che lo aveva spintonato, il moro sentì chiaramente le parole "Ti amo" uscire dalla bocca della ragazza. Infatti, il suo sguardo scioccato, cadde sul viso di Taehyung che non rispose ma la baciò.

Il corvino era già distrutto di suo, in realtà pensò che quella fosse la goccia che fece traboccare il vaso perché per l'ennesima volta in quel periodo, si rifugiò in bagno annegando nelle proprie ginocchia in un pianto disperato, appoggiato al muro. I ragazzi continuavano ad entrare e uscire, ma nessuno si preoccupava più di tanto di Jungkook.. gli sguardi preoccupati c'erano ma tutti decisero di lasciarlo stare, come se sapessero che in un momento come quello era meglio starsene da soli e sfogarsi.

E solo quando smise di piangere si rese conto di quanto fosse stupido. Aveva deciso di mettere l'amore per Taehyung da parte per tutto il male che gli aveva causato e, poi si ritrovava a piangere proprio per lui. A volte Jungkook non si capiva, sul serio. Probabilmente se fosse stato un altro ragazzo lo avrebbe mandato a fanculo da un po', ma era Jungkook e Jungkook aveva il difetto di amare pochissime volte, e se amava, amava veramente.

{...}

Alla fine della lezione, scappò fuori dall'edificio per poter raggiungere il campo. Era l'ora di pranzo e probabilmente Jimin lo stava cercando ovunque, ma lui aveva bisogno di aria e di starsene un po' da solo a riflettere.
Doveva capire, in qualche modo, come diamine si doveva comportare per far finire quella storia una volta per tutte.

Si mise a sedere appoggiandosi con la schiena ad uno dei pali della porta, posò lo sguardo sul pallone difronte a lui e sospirò ritrovandosi a scuotere la testa. Si fermò però, quando sentì delle voci molto vicine. Girò il volto e notò Taehyung e la ragazza camminare mano nella mano, ma non si erano ancora accorti della sua presenza, fortunatamente.
Jungkook sentì il cuore ristringersi, faceva male. Dio se faceva male.. era in una guerra interiore, non sapeva se andare da Taehyung ad urlargli in faccia che era tutta colpa sua, che non ce la faceva più e che non era giusto che doveva soffrire mentre lui se la rideva e se la spassava con la sua presunta ragazza.

Avvolto nei suoi pensieri però, Jungkook, non si accorse che la ragazza si era allontanata e Taehyung era rimasto da solo che faceva piccoli giochetti con il pallone.

Bello da far male//Vkook. {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora