●Lå Fė§ţå●(1)

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《Namjoon basta. Non ci vado, punto.》

Si lamentò per quella che era l'ennesima volta da quando suo fratello si era messo in testa di convincerlo ad andare ad una festa, da più di un'ora stavano discutendo per questo e nessuno dei due osava cambiare opinione o, almeno, provare a trovare un compromesso.

Quella sera, Kim Taehyung, avrebbe organizzato una festa nella sua maestosa villa con tanto di piscina, e aveva invitato tutta la scuola per festeggiare l'ennesima vittoria della sua squadra.
Tuttavia, Jungkook, non aveva nessuna intenzione di andarci per doversi poi ritrovare a fare una delle sue, ormai quotidiane, figure di merda.
Eppure suo fratello non era dello stesso parere, avrebbe fatto di tutto pur di vedere Jungkook uscire da quella casa tanto accogliente quanto disordinata per vederlo svagarsi almeno un pochino, non ne poteva più di vederlo incollato alla televisione o a libri fantasy come un nerd asociale e fissato con i videogame.

《Mi spieghi perché non ci vuoi andare?》

Riprovò ancora Namjoon, era stanco di insistere e ricevere comunque un 'no' come risposta. Era tutto il pomeriggio che ci stava provando, ma era più duro del muro quel ragazzo.
Era esasperante, non sapeva più che pesci prendere.

《Forse perché è una festa? Forse perché è una festa a casa di Taehyung? Forse perchè la festa, quindi, è di Taehyung? E forse perchè ci sarà Taehyung?!》

Urlò l'ultima frase per poi scomparire sotto le coperte blu del suo letto, tralasciando fuori solo qualche ciuffetto scuro dei suoi morbidi capelli, profumati di cocco.

《Sei una zucca vuota! Quando ti ricapiteranno occasioni come questa eh?》

Sbuffò sconfitto il maggiore e solo lì sentì un leggero singhiozzo uscire dalle labbra del fratellino.

《Kookie stai piangendo? Perché?》

Si sedette sul letto togliendogli la coperta di dosso e scoprendo un tenero coniglietto con le lacrime agli occhi, purtroppo in determinate situazioni Jungkook era un vero e proprio ragazzino veramente troppo sensibile. Ma non poteva farci niente.. quando si trattava di Taehyung il suo petto faceva così dannatamente male che faceva fatica anche a respirare.

《Joonie.. vuoi capire che Taehyung non mi noterà mai? Lui è etero, detesta le persone gay.. non mi guarderà mai, e se mai lo farà sarà solo uno sguardo disgustato. È per questo che non voglio andarci, finirà male. Lui se la riderà con gli amici ed io tornerò di corsa qui a bagnare le lenzuola come una quindicenne innamorata. E non mi va, primo perché sono maschio e secondo perché sono stanco di stare male..》

Il piccolo Jungkook si asciugò le lacrime che avevano preso ad uscire senza sosta e si sistemò i capelli che, sdraiandosi, gli erano finiti davanti agli occhi. Il fratello, dal canto suo, voleva davvero dire a Jungkook che non era vero, che sarebbe andata bene, che in realtà Taehyung non era così, ma non lo conosceva e non poteva dirgli qualcosa di cui non era sicuro nemmeno lui. Sapeva che in quel modo il suo fratellino avrebbe sofferto di più e non voleva vedere quel viso angelico rovinato da delle brutte lacrimone salate.

《Ti capisco, Kookie. Ma provaci.. per favore, fallo per me. Ti prometto che non andrà così male.. se non rischi nella vita, che senso ha?》

Riprovò il ragazzo più grande, poi si disse che se non fosse riuscito a convincerlo nemmeno quella volta lo avrebbe lasciato stare, dopotutto non voleva obbligarlo a fare qualcosa che lo faceva stare male, voleva solo che si divertisse e si svagasse un po' come un semplicissimo ragazzo della sua età. Non voleva nemmeno essere più pesante di quanto già non fosse, oltretutto. Jungkook lo guardò dritto negli occhi, poi tirò un sospiro sconsolato e annuì semplicemente.
Dopotutto cosa mai sarebbe potuto accadere? In fondo, poteva capire lo stato d'animo di suo fratello, vedere il fratellino minore che fa fatica ad interagire con il mondo non è proprio una delle cose di cui vantarsene con gli amici. Tuttavia non era nemmeno colpa sua, dopo tutto quello che era successo in passato non era poi così strano che si fosse chiuso a riccio in quel modo.

《Va bene... okay. Ti farò contento per questa volta.》

Il piccolo si alzò dal suo letto controvoglia e andò verso l'armadio, Namjoon annuì sorpreso dal ricevere una risposta così positiva per poi alzarsi e aiutarlo a scegliere i vestiti che avrebbe dovuto indossare per la festa.
Per quanto Jungkook fosse un ragazzo così semplice all'apparenza, dentro si nascondeva un vero uragano. A volte, ti lasciava senza parole.. uscivano parti di lui che nemmeno lui stesso sapeva di avere.
Per questo, Namjoon, era rimasto sconvolto per esser riuscito finalmente a convincerlo, e sperava che la serata non fosse finita male,
perché caso contrario si sarebbe sentito in colpa per tutta la vita.
Intanto, Jungkook, prese il telefono dalla scrivania e inviò un messaggio al suo migliore amico spiegandogli che aveva cambiato idea e che sarebbe andato con lui alla festa. Jimin, sbalordito, si appuntò mentalmente di ringraziare di cuore Namjoon immaginando fosse stata opera sua, disse poi a Jungkook che sarebbe passato a prenderlo alle nove.

Jimin e Jungkook si conoscevano da quando erano piccoli, insieme al loro terzo migliore amico, Jung Hoseok. Jimin aveva due anni in più a Jungkook, eppure sembrava molto più piccolo rispetto a lui, sempre a ridere, sempre a scherzare, dolce come non mai. Anche se spesso e volentieri si dimostrava un vero rompipalle. Tuttavia quando avevi bisogno di lui, o quando c'erano delle responsabilità di cui farsi carico, lui era il primo su tutto. Era un amico fantastico, a detta di Jungkook. Ed era vero. Jimin era una persona così buona e dolce. Pensava sempre al prossimo, pensava sempre a far star bene le persone intorno a lui. E soprattutto una tra queste, Jungkook. Jimin amava con tutto il cuore il suo migliore amico, avrebbe fatto di tutto per lui. Era come un fratellino, e lo avrebbe protetto per tutta la vita, o almeno.. ci avrebbe provato, perché anche solo vedere quel dolce sorriso da coniglietto formarsi sul viso di Jungkook a causa sua, era una super vittoria per sé stesso.

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Bello da far male//Vkook. {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora