♡●Cønfü§ïønė ė påürå●♡(20)

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Erano passati due giorni dall'accaduto in ospedale, Namjoon e SeokJin stavano bene, potevano muoversi solo per andare al bagno ma non era così grave come tutti pensavano. Jimin era euforico perché mancava soltanto un giorno alla festa dell'Angelo con la cicatrice di Satana, mentre Jungkook sperava passasse al più presto. Per quanto riguardava quello che era successo tra lui e Taehyung ancora nessuno dei due aveva cennato a tirar fuori l'argomento, Jungkook moriva dalla vergogna e Taehyung non sapeva cosa fare.

In ospedale Jungkook era sotto shock, ciò valeva a dire che non rispondeva del tutto delle sue azioni. Se avesse dovuto provare a dare un bacio a Taehyung come quando aveva scoperto che Namjoon e SeokJin erano fuori pericolo, probabilmente sarebbe collassato in terra ancora prima di fare una qualsiasi mossa. D'altronde non era la stessa paura di cui soffriva Taehyung, lui si sentiva tremendamente in colpa oltre che confuso, per altro. Aveva trattato Jungkook sempre uno schifo per poi ritrovarsi a baciarlo nel bel mezzo dell'ospedale. Non stava capendo più niente. Per quanto avrebbe voluto semplicemente dimenticare il passato e far felice in tutti i modi possibili il più piccolo, non poteva far a meno di pensare che gli aveva causato tantissimo dolore e non se ne poteva essere uscito soltanto con delle stupide scuse fatte in mezzo alla strada, non meritava il perdono di Jungkook tanto facilmente per non dire che in realtà non se lo meritava affatto. Dopo quasi un mese che erano cambiate le cose si era reso conto che non era giusto che la passasse liscia in quel modo, almeno non nei confronti di Jungkook. Non si meritava il suo amore, non si meritava niente di tutto il bene che tutti loro gli stavano offrendo. Si stava sentendo un vero e proprio egoista e voleva smettere di sentirsi così.

{...}

{Casa di Taehyung e Yoongi}

《Taehyung? Posso entrare?》

Il biondo sussultò per l'entrata improvvisa che fece il ragazzo dai capelli bianchi e si ritrovò a maledirsi mentalmente per essere così sovrappensiero, Yoongi era suo fratello e lo conosceva più di qualsiasi altra persona al mondo. Di certo non poteva lasciarsi sfuggire lo sguardo pensieroso del fratellino.

《Yoon. Si, entra. Volevi qualcosa?》

Mormorò passandosi una mano tra i capelli, Yoongi scosse la testa e dopo aver chiuso la porta si mise a sedere accanto al fratellino per capire cosa stesse succedendo in quei giorni.

《Non sono qui per farti la paternale, oppure la figura materna che ti chiede perché il suo piccolo è così triste da quando è tornato da casa dei Jeon ma dal momento che sembra che il fidanzatino ti abbia lasciato, vorrei capire perché sei così triste da quando sei tornato da casa dei Jeon.》

Yoongi ed il sarcasmo tutto suo avevano centrato in pieno, come sempre.
Taehyung spalancò la bocca e non riuscì a capire come il fratello aveva scoperto che era stato a casa loro.

《Come..》

Il maggiore lo interruppe e incrociò le gambe una sopra l'altra in modo elegante.

《TaeTae ti conosco come le tasche dei miei pantaloni.》

Taehyung abbassò lo sguardo sul pavimento e non accennò a rispondere.
Il ragazzo dai capelli bianchi allora sospirò e si girò completamente verso di lui.

《Sai che non sono uno a cui piace confidarsi o sentire le lamentele degli altri, ma tu sei il mio fratellino e sei l'unica cosa buona che ho in questa vita di merda. La tua felicità è l'unica cosa che mi importa davvero, di conseguenza so quando mi stai nascondendo qualcosa e tu, in questo preciso istante, mi stai dando la conferma.》

Da quando erano morti i loro genitori, Yoongi era totalmente cambiato. Prima era un ragazzo solare e allegro, certo aveva sempre avuto un senso dell'umorismo tutto suo però sapeva come divertirsi, era un normale adolescente che amava la musica e tutto ciò che era di colore bianco. Dopo l'accaduto, però, si si chiuse in sé stesso, lasciò la scuola e entrò a lavorare in un negozio di musica per poter mantere lui e suo fratello minore. Dopo aver perso i loro genitori aveva la costante paura di perdere anche Taehyung, il suo fratellino era tutto per lui. Il suo odio verso il mondo era aumentato di dismisura, e l'unica persona che ancora lo teneva fermo con i piedi a terra era Taehyung. E Taehyung sapeva quanto Yoongi stesse male, aveva provato in tutti i modi possibili a riavere il fratello solare di un tempo ma si era arreso quando lo vide rompere a bastonate il suo pianoforte, lo stesso pianoforte che amava molto. Lo stesso che lo aiutava ad evadere dal mondo, che lo aiutava a dimenticare la realtà, che lo aiutava ad amare quel minimo la vita.

Bello da far male//Vkook. {Completata}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora